la fabbrica di plastica

Sono conscio del fatto che molti di voi solo a sentire nominare Grignani verranno colti da conati di vomito.

Eppure nel 1996 quando già era proiettato come idolo delle teenager con un album quale “destinazione paradiso”, il Grigna caccia fuori a sorpresa dal cilindro un album di una potenza che ancora oggi rimane ineguagliata un sound acido, distorto, psichedelico con la collaborazione agli arrangiamenti
di Greg Walsh.

Questa è la sequenza dei brani:

  1. LA Fabbrica Di Plastica
    • Famoso Di Gesù
  2. Solo Cielo
  3. Testa Sulla Luna
  4. Fanny
  5. L’allucinazione
  6. La Vetrina Del Negozio Di Giocattoli
  7. Galassia Di Melassa
  8. Rok Star
  9. Il Mio Peggior Nemico

Oltre la notevole title-track l’altro capolavoro è la n°3 SOLO CIELO (“Dio Non Vive Qui Con Me/Ma Dovevo Immaginarmelo/E’ Probabile Che Sia/ Un Bisogno Della Mente Mia”.)

Sicuramente uno degli album italiani più belli di sempre, peccato che dall’album successivo in poi Grignani avrà una debacle inarrestabile.

Consiglio spassionato, visto che quest’album costa 2 lire ormai accattatevelo e mettete da parte qualsiasi preconcetto. Ne rimarrete davvero stupiti.

vero, ottimo album che però pare fece incazzare parecchio la casa discografica che minacciò di farlo fuori se non fosse tornato sui suoi binari.
forse è azzardato dire che è uno degli album italiani più belli di sempre. l’aspetto sperimentale è amplificato dal fatto che si tratta di grignani, se l’avesse fatto un altra band magari sarebbe sembrato commerciale, ciò non toglie che è un gran bell’album, troppo poco conosciuto e che andrebbe recuperato.

Concordo, bel disco, e, come dice Johnny, fu fuorviante proprio perchè venne fuori da Grignani. Avevo vistyo anche qualche filmato dal vivo, mi pareva bello carico. Devo dire che fino a questo disco il personaggio non mi dipiaceva poi tanto, così come non avevo disprezzato Destinazione Paradiso e altri brani del primo album. Poi si è intruzzito da far paura.

All’epoca non disdegnai nemmeno io. Ora non so. Sicuramente dopo le precedenti canzoni da Cioè o Teen magazine è stato un disco che nessuno si sarebbe aspettato.

Un vero peccato che non si sia “ripetuto” su questo registro… all’epoca l’ho ascoltato parecchio e tutt’ora lo reputo un buon album… Curiosamente andai a vederlo in concerto ai tempi dell’album successivo… dopo aver proposto le canzoni tratte dalla “fabbrica di plastica” e accorgendosi del gradimento del pubblico, lui sardonicamente commentò: “Ah, vi è piaciuto allora…!” :cool: