La favola del Calais

Venerdì sera mi sono vista in tv Sfide.
Il tema della serata era la storia della squadra del Calais, conoscete questa favola moderna?
Io non ne sapevo nulla e mi sono emozionata tantissimo.
Leggete qua:
http://www.kom.it/eurocalcio/dbase/214.html

Ovviamente il documentario è stato arricchito di interviste ai giocatori e di spezzoni delle partite che il Calais ha giocato nella coppa di Francia del 2000…da brivido, giuro che avevo la pelle d’oca!
Ora la maggior parte dei giocatori conduce la vita di sempre, lavorano, qualcuno gioca e continuano ad andare avanti come sempre.
Ciò che non ho capito però è quello che hanno detto i giocatori ossia: sia che vinceva sia che perdeva la loro squadra avrebbe continuato a far parte della categoria dei dilettanti… come mai? Non ha nessuna importanza vincere la coppa di Francia? Non li avrebbe fatti salire di categoria?
E poi siamo sicuri che quello della finale fosse veramente fallo?
Alla fine hanno perso solo per colpa di quel calcio di rigore, non è che anche li c’è un Moggi che parla francese?
Bhè tutto ciò mi fa ancora più odiare il calcio e soprattutto tutto quello che gli ruota attorno, soldi soldi soldi potere potere potere…che schifo.
Fossi un giocatore mi rifiuterei di partecipare a partite truccate.

La vittoria della coppa di francia, così come la vittoria nella coppa italia, non fa avanzare di categoria: la coppa è un torneo che con il campionato nazionale non ha nulla a che vedere, per questo molte grandi squadre non le danno una grande importanza, mandando in campo spesso le riserve.

Me la ricordo bene questa storia…
Nel mio piccolo mi sono vissuto un’esperienza analoga con l’Ancona nel 93, quando da squadra di serie B diede la scalata alla Coppa Italia arrendendosi nella finale di ritorno a Marassi vs la Samp (merda). Ma credo che la figata provata al Delle Alpi vs Toro (merda), la loro eliminazione, uno stadio contro e la conquista della storica finale me la porterò sempre nel cuore. Che festa!

Sono sempre dolci,commoventi e felici le avventure delle piccole e timide ma fiere cenerentole che sfidano le temute e corazzate regine del calcio.Quasi sempre nelle proprie file annoverano vecchi giocatori ormai trattati come ferrivecchi dalle grandi squadre in cui hanno militato “perchè ormai ha 33 anni e si è sparato le sue cartucce…largo ai giovani stranieri”, dicono, ma che con l’amore e il calore di una piccola squadra riescono a tornare grandi. A loro va tutto il mio massimo rispetto e la mia ammirazione. Sono loro che mantengono vivo quel poco che c’è da mantener vivo in questo mondo di merda. Sono loro che riescono ancora a far sorridere e piangere, e anche se tutto poi finisce o sfuma sanno regalare momenti indimenticabili!

Complimenti.

purtroppo la coppa di lega in Italia è stata retrocessa al rango di prossima allo zero, così come la coppa uefa per non parlare della coppa delle coppe che è proprio sparita, fagocitate dagli interessi che ruotano attorno al campionato di serie A e alla cempions lig dei miei coglioni

io mi ricordo tra gli anni 70 e 80 che queste coppe erano incazzate nere, in coppa italia è vero le squadre grosse mandavano in campo le riserve, però quelle di secondo piano mettevano quasi sempre le formazioni migliori e le partite erano combattute, adesso pure l’albinoleffe mette le riserve in coppa italia e lo spettacolo è quasi sempre ignobilino

mi ricordo comunque diverse squadre di b e c o comunque di secondo piano che sono arrivate molto avanti in coppa italia anche se mi pare non l’hanno mai vinta… dall’ancona al vicenza, dal bari al foggia al palermo tanti anni fa

il pescara mai :mad:

In effetti a me dispiace tantissimo che la cup winners’ cup sia sparita, trovavo molto più divertente vedere le squadre minori d’europa piuttosto che le solite “Grandi” con cui i cosiddetti estimatori del bel calcio si ipsano…

Cazzo ma ve lo ricordate il Vicenza in semifinale contro il chelsea di Vialli? Quel 5-1 nei quarti con rovesciata e Gol di parastinco di mendez?

Rivoglio la coppa delle coppe e istituirei qualche altro torneo internazionale x i club anche x le serie minori…

IL Vicenza l’ha vinta una Coppa Italia nel '96. Anche l’Atalanta vinse una coppa Italia negli anni '60.

Esatto Drughetto;) , precisamente nel 1963 , e in quell’anno c’era un signore di nome Domenghini che segnò 2 gol…(Scuss’ Sè Poc’)…Inoltre ha perso 2 finali nel 1987 e nel 1996…la Dea ha sempre dato il massimo in questa manifestazione, mai considerata di secondo piano a Bergamo.

La Coppa Uefa era splendida, c’era di tutto, squadre che stavano vincendo il loro campionato (quindi da Coppa Campioni) e squadrette di provincia toste, il divertimento era garantito, anche con qualche dolore… (Wareghem, Goteborg, Espanol…)

dico solo una parola per descrivere un’altra “favola” nello schifo del calcio moderno: SAMBA!