Di solito non ci facciamo caso ma ho notato che la fotografia di molti plizieschi spesso non è ben curata…
Ma quella di milano odia (federico Zanni) è spettacolarissima, i colori sono eccezionali e rendono il film molto moderno…soprattutto le sequenze girate nella barakka dove tengono nascosta marilù…c’è quel contrasto di forte scuro e e forte luminosità…anche se i colori sono + accesi mi ricorda vagamente il tipo di ombreggiatura che usava caravaggio nei suoi quadri…
di x esempio lenzi ultimamente ho rivisto il giustiziere sfida la città…la fotografia è davvero skifosa.
sono belle quelle dei film di Di Leo anke se i contrasti non sono così notevo.ad ogni modo mi ripeto tra tutti i film del genere a mio avviso quello ke ha la fotografia + bella è milano odia.
Beh, una scena molto “poetica”, estetica, è quella tratta da “Paura in città”, di Giuseppe Rosati (1976), nella luce fumosa e polverosa di un casolare abbandonato.
Bellissima.