La Guerra Dei Mondi - The war of the worlds (Byron Haskin, 1953)

Anno: 1953
Titolo Originale: The War Of The Worlds
Genere: Fantascienza
Regia: Byron Haskin
Cast: Gene Barry, Ann Robinson, Les Tremayne, Bob Cornthwaite
Paese: USA

Uno dei film più importanti della cinematografia fantascientifica americana. Il plot segue il più classico canovaccio delle invasioni aliene (questa volta ad opera di marziani che sembrano delle gigantesche aspirapolveri) condito ad un certo modo di fare cinema tipico degli anni 50. Molti hanno accostato l’invasione aliena ad una possibile invasione russa (visto che all’epoca in cui fu girato il film si era in piena guerra fredda) e, effettivamente, per certi versi è un vero e proprio film di propaganda (come del resto lo furono parecchi film del dopoguerra che portarono alla creazione del sogno americano) che spinge all’unione del popolo a stelle e strisce, alla visione futura di un’invasione il tutto farcito da una forte retorica cattolica che (almeno io) l’ho trovata parecchio fuori luogo. Ma vabbè, gli anni erano quelli.
Il film non è malvagio, però mi sarei aspettato un qualcosina di più.

//youtu.be/P9T9f3UbGuo

Io direi il contrario, vedi la scena del prete bruciato, per l’epoca il film era molto avanti, tutto il contrario del timido e borghesotto aborto sfornato da Spielberg in seguito.

non lo so… non li discosterei più di tanto sinceramente
questo film lo vedo come il prototipo dei blockbuster americani, tanti effetti speciali, umanità in pericolo e buoni sentimenti
non lo riesco a vedere nell’ottica che dici te, magari quella scena potrebbe essere azzardata per l’epoca ma una scena non fa tutto il film
il finale poi m’ha riportato al 2012 di emmerich dove il berlusca prega con il suo popolo sperando nel miracolo

In che senso?!? :confused:
Soggetto (non originale) ottimo, buona sceneggiatura, ottima fotografia in spettacoloso “Technicolor”, buoni gli interpreti, buon ritmo, buoni gli effetti speciali. Un super-classico non solo del genere fantascientifico ma del cinema in generale. La retorica reminiscente di cattolicesimo (che ha un po’ fatto storcere il naso anche a me, non lo nego), è presente giusto nella scena finale, quando anche un solo barlume di speranza per il genere umano sembra essere del tutto svanito.

Il tema dell’invasione era il fulcro centrale di certo cinema di fantascienza americana degli anni '50 ma trovo che Steven Spielberg, per esempio, non sia andato molto più in là con il rifacimento di War of the Worlds (2005): i suoi invasori non hanno più bisogno di arrivare da Marte il pianeta “rosso”, bensì sono gia all’interno degli USA, operano dal di dentro, sono perfettamente integrati. Gli alieni emergono addirittura dal sottosuolo, sono lì da chissà quanti millenni così come i nuovi nemici degli USA, nemici dai nomi e tratti somatici orientali che da generazioni sono presenti sul sacro suolo americano, the Land of the Free.

Ecco, posso dire che la mia personale chiave di lettura del film si allinea a quella di chi ha intravisto nella versione spielberghiana del romanzo di H.G. Wells una materializzazione in celluloide delle nuove angosce dell’americano-medio all’indomani del disastro delle “Twin Towers”. E mi pare che il tema dell’invasione, in generale, stia tornando un po’ in tutta la Sci-Fi e l’horror occidentale (la “paura dell’altro” è sempre tanta), niente di nuovo, dunque, dall’epoca del film del mitico Haskin che rimarrà sempre un grandissimo film e come dice Almayer, per certi versi era un film piuttosto “avanti” rispetto ad altri prodotti coevi.

Non sono d’accordo: il 2012 di Emmerich, casomai, possiede le connotazioni di puro e semplice blockbuster così come lo intendi tu (se ho capito bene: intrattenimento fine a sé stesso), non mi pare il caso di War of the Wolrlds, prima e seconda versione cinematografica.

e che senso può avere sta frase? :smiley: nel senso che ha deluso le mie aspettative, pur considerandolo un discreto film non m’ha preso. non ci posso fare niente, sono sensazioni a pelle. e poco c’entra l’anno o il tema proposto in quanto, ad esempio, mi piace tantissimo ultimatum alla terra o la cosa da un altro mondo (anche questo precedente e che, a dirla tutta, trovo molto più “avanti” di the war of the worlds), sebbene abbia praticamente gli stessi tratti somatici della pellicola di haskin. ma come detto in precedenza quello era il cinema americano in quegli anni.
comunque nemmeno a me il remake è dispiaciuto!

BuryMeNot, perdonami se mi ripeto: soggetto (non originale) ottimo, buona sceneggiatura, ottima fotografia in spettacoloso “Technicolor”, buoni gli interpreti, buon ritmo, (tutto sommato) buoni gli effetti speciali…Aggiungo: in tutto il film non c’è una-che-sia-una inquadratura “di troppo” o messa a casaccio, il montaggio è di pregevole fattura per il tipo di pellicola proposta. Un film con tre chiavi di lettura piuttosto interessanti. Mi domandavo, dati alla mano, cosa ti aspettavi di più da questo film, ecco il senso della mia domanda. Ma dici che non ti è piaciuto poi così tanto, eh vabbe’… :stuck_out_tongue:

mi piace tantissimo ultimatum alla terra o la cosa da un altro mondo (anche questo precedente e che, a dirla tutta, trovo molto più “avanti” di the war of the worlds), sebbene abbia praticamente gli stessi tratti somatici della pellicola di haskin.

Uhm…in questo caso, bisognerebbe mettersi d’accordo su cosa intendi con “stessi tratti somatici” per questi 3 film. Ovviamente vanno inquadrati nell’ottica di cinema di un genere ben definito (fantascienza), però andrebbero analizzati singolarmente in quanto propongono tematiche assai differenti. Non parliamo, poi, delle differenze tecnico/stilistiche.

punto 1: a me ha deluso perchè ne ho sempre sentito parlare tanto come film fantastico ed imprescindibile (e i tuoi svariati “ottimo” lo confermano), mentre per i MIEI gusti è un dozzinale sci-fi. che a te piaccia o ti entusiasmi è tutto un altro discorso. è inutile che mi rielenchi tutti i tuoi pro, non è che così la mia idea cambia. il mondo è bello perchè è vario, e per fortuna leggendo in giro ci sono molti altri che la pensano come me su questo film (altrimenti visto l’andazzo mi sarei sentito un alieno). lo accetti questo o devo farmelo piacere per forza sto the war of the worlds? :smiley:

punto 2: per tratti somatici intendevo lo scenario del dopo-guerra, i messaggi di propaganda, guerra fredda e tutto il resto (praticamente quello che ho scritto nei post precedenti)

ma tu sei sempre così puntiglioso? :smiley:

C’è chi è puntiglioso e c’è chi è superficiale… :smt083

A me non è piaciuto molto. Sarò forse superficiale pure io :smiley: ma mi è parso noiosetto, e soprattutto manca l’inquietudine di fondo che hanno molti altri classici di fantascienza del periodo. Film importante, ma invecchiato.

L’anno scorso la A&R ha fatto uscire un nuovo dvd, con master suppongo ricavato da br estero (Criterion?) . Audio italiano e inglese, subs italiani e english.
P.S. A me, il film è sempre piaciuto molto, pur con alcuni limiti. Anche “ideologici”, se vogliamo. Ma è un vero Classico della fantascienza cinematografica. Col design di dischi volanti e alieni, assolutamente indimenticabile. In confronto, l’ipertecnologico film di Spielberg è una cacatella incolore. Spero di aver reso l’idea… :roll_eyes::thinking::flushed:

Correggo solo una cosa in merito al quella vecchia discussione tra il sottoscritto e @BuryMeNot: la mia affermazione riguardo a una certa “retorica cattolica”; tema che si allaccia anche a quanto si è detto della formazione personale di Paul Schrader nella discussione dedicata al film Hardcore.

Infatti, in entrambi i casi, sarebbe di gran lunga più corretto parlare di “retorica puritana” che, assieme al Giudaismo, è parte fondante della cultura statunitense.

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Confermo. Rivedendo l’ottimo dvd A&R, l’intera opera è in effetti “permeata”, dalle prime immagini all’ultima sequenza, di tale retorica. Sopportabile, diciamo così, grazie all’argomento fantascientifico, alla forza visiva di tante scene (ancora impressionanti, dopo più di 70 anni, le distruzioni…), e l’indubbia abilità registica di Haskin. Questo conferma che comunque, nel bene e nel male, “La guerra dei mondi” è ancora un lavoro di importanza capitale. Forse anche al di là delle intenzioni dei suoi realizzatori…:+1::thinking::cocktail:

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