La La Land - Damien Chazelle, 2016

http://www.imdb.com/title/tt3783958/

Ho notato che ancora nessuno ha aperto un topic su questo film. Visto ieri al cinema.
Premetto che ero molto scettico pensando ai due generi che imperniano il film (musical e sentimentale).
Personalmente, l’ho trovata una pellicola particolare. Non è propriamente un musical e neppure un film così sentimentale. Quello che ho visto è un atto d’amore verso il jazz e verso l’arte in generale. I colori e certe scene surreali mi ricordano una certa scelta stilistica retrofuturistica. Un omaggio ai '50.

Ho apprezzato la singolarità di certe scene e la scelta sperimentale del film. A volte quasi grottesco. Anche il primo piano sequenza del film nel balletto iniziale durante il traffico è assurdo. Difficilissimo da girare.
Emma Stone è adagio in questo ruolo, con quel viso un po’ “anticato”. Ryan Goslin l’ho sempre visto un po’ ingommato in certi ruoli. Qui appare abbastanza a suo agio e ha una vena malinconica sin dall’inizio, perfetto nel ruolo del pianista ancorato al Jazz classico.

L’ho trovato in definitiva interessante.

Io invece sono rimasto incantato da questo film, e l’ho già visto 5 volte. Stanotte c’è la premiazione degli Oscar. Dall’alto (si fa per dire) della sua (limitatissima) saggezza, “zio Zardoz” prevede che si porterà a casa 6 o 7 statuette. Film, regia e attrice protagonista praticamente matematici. Ne riparliamo domani…

Anche a me è piaciuto. È uno di quei film che non si vedono spesso. Nonostante non sia un fan dei film dove dal nulla si mettono a cantà (a parte ovviamente i musical classici degli anni 40 e 50, che adoro… e i blues brothers!), qui non c’è una canzone che non m’abbia fatto dì: “Oddio che palle mo si rimettono a cantà!” Sono tutte belle. E poi l’aspetto musical non è affatto invadente, pensavo molto peggio, sinceramente. Bellissimi tutti gli omaggi ai musical di un tempo, a gioventù bruciata, a casablanca, bella tutta la parte finale, la fotografia…
Ammetto che col tempo il mio entusiasmo è un po’ calato e si è assestato sull’obiettività, ormai. Ma è bello, dài. Va visto. Di sicuro uno dei migliori dell’anno scorso.

È probabile che si porterà a casa un bel po’ di quelle statuette del cazzo.

Il problema è… in quanti saranno in grado di riconoscere le citazioni e quanti invece penseranno che siano tutte invezioni del regista e degli sceneggiatori? :smiley:

‘La La Land’, il favoritissimo per l’Oscar, è un concentrato di citazioni: eccole, una per una

https://it.businessinsider.com/la-la-land-e-pieno-di-citazioni-eccole-una-per-una/

Nel finale citano anche il palloncino rosso. Quello l’ho colto al volo! Appena ho visto il bambino col palloncino ho detto: “Ah! Il palloncino rosso!” Un bel tocco.

Allora, 6 statuette vinte, fra cui regia e attrice protagonista (applausi per entrambi). Ma premiare come miglior film “Moonlight”, è un eccesso di politicamente corretto abbastanza imperdonabile. Oddio, se la prendiamo come sputazzata a Trump, ci può anche stare. Forse…

Prendiamola come scaracchio a Trump. Per il resto la faccenda dell’errore madornale sembrava fosse nel copione per far capire che La La Land fosse il favorito… (boh?)

Tornando al film: similarmente ad un’altra opera che amo a dismisura, ovvero “In the mood for love”, il soggetto è esilissimo, proprio carta velina. Ma come nel capolavoro cinese, la differenza la fanno la regia, la sceneggiatura, la messa in scena, l’abilità degli attori (e la Stone, qui, spesso mette in ombra il pur ottimo, fighissimo e sexy Gosling). E quando tali elementi sono di alto livello, il risultato finale è vincente, in modo assoluto.
P.S. Hollywoodianamente parlando, questo di Chazelle è il classico “boy meets girl”. Il vincitore (discutibile…) “Moonlight”, invece, possiamo riassumerlo come “frocetto diventa frocione. E criminale”. Mi riguardo “Brokeback mountain”, và…

Assolutamente d’accordo per le trovate della messa in scena e dello stile. Anche The Ghost Writer di Polański non è nulla in sceneggiatura ma io ottimo nella “mise en place”. Sono d’accordo su ciò. Ultimamente credo che chi trova lo stile adatto e non la trovata sulla sceneggiatura originale sia molto molto abile. È più difficile riproporre in maniera originale.

Il successo di La La Land sarebbe una buona occasione per far rivedere in TV il film che l’ha ispirato, Les Parapluies de Cherbourg.
Non so, magari un sabato o una domenica su Fuori Orario
Oppure per farlo uscire nuovamente su DVD. Io non lo trovo coi sottotitoli in italiano.
La trama dei due film è molto simile. Anche i colori molto accesi.
Una ventina d’anni fa quel film passò in TV ed era veramente struggente, più di La La Land, complice soprattutto la musica, bella ma carogna, di Legrand. Mentre La La Land da questo punto di vista è più misurato. Comunque è un bel film. Non avevo mai visto nulla di Chazelle e temevo una cosa alla Buz Luhrmann, invece si vede con piacere e non dà l’impressione di voler essere moderno a tutti i costi.

A proposito di oscar e di premiazioni politicamente corrette, credo che anche La La Land non sfugga a questa regola. E’ una sensazione mia, perché non so se esiste già una quota afro-americana nei film, come le nostre quote rosa quando si fa un governo. (si sceglie chi è bravo, o brava, non a percentuale) So che se ne parlava per i film hollywoodiani.
La mia impressione è che nel film ci sia qualcosa di simile. Ad esempio nel primo ballo sull’autostrada (scena abbastanza inutile) o durante le feste, insomma in almeno 4 o 5 occasioni, ho notato che c’è quasi la stessa percentuale chirurgica di attori neri, anche fra le comparse. Una percentuale che sembra quasi fissa. Poi, i due protagonisti sono bianchi? E allora metti John Legend. E il fidanzato della sorella lo scegli di colore. Sembra che durante la lavorazione qualcuno abbia detto: “Oh, Chazelle, in questa scena siamo sotto il 30%. Vedi tu, se vuoi l’oscar…”
Sembra tutto poco naturale, una distribuzione quasi forzata. Ripeto, magari è una sensazione mia.

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Esce fra un mesetto anche da noi. Nel frattempo, c’è già il br U.S.A. Vedi www.dvdbeaver.com/film6/blu-ray_reviews_76/la_la_land_blu-ray.htm
P.S. Spero che la nostrana 01 impieghi un master analogo. Il film merita di essere trattato nel miglior modo possibile…

purtroppo ne dubito fortemente. sarà il solito master DCP con gamma sballato ed encoding pessimo… felice di essere smentito ad ogni modo…

Preso ieri il br 01. Di gamma ed encoding me ne intendo quanto di fisica nucleare, so solo che il master (italiano) è molto bello, impeccabile a livello di definizione, nitidezza ed equilibrio cromatico. Sottotitoli non sempre perfetti, e avrei gradito ci fossero stati pure quelli inglesi. Come extra, trailer più featurette varie per un totale di oltre 80’. Peccato per l’assenza del commento audio del regista (che c’è nel disco yankee…), altrimenti sarebbe un’edizione praticamente perfetta.

Visto da poco dal blu ray italiano (che ha gli odiosi titoli e cartelli in italiano, quindi è verosimilmente un transfer da DCP - anche se buono non è la stessa cosa del transfer delle edizioni estere)

Mi è piaciuto nonostante il mio odio per Gosling.

La cosa che però mi ha colpito più di tutte è un’altra.
In tanti mi parlavano dello struggente finale dolceamaro e bla bla bla.

Sì ok, ma nessuno che dice che è uguale a
Sapore Di Mare???
Ryan Gosling come Jerry Calà.

caruccio dai, mi ha riportato a 30 e passa anni fa quando ero così preso dal cinema americano da passare le serate in biblioteca a guardare i film di Vincente Minnelli
oggi un prodotto come questo non mi tocca granchè però devo ammettere che, nella sua semplicità di scrittura e grande cura formale, l’ho trovato piacevole

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