La lupa mannara (Rino Di Silvestro, 1976)

Si parla di un film girato in digitale, a basso, bassissimo budget.
L’idea (che conosco solo in parte ma che non posso svelare) promette molto bene. Ha tutta la mia fiducia.

io invece mi fido dei tuoi pareri, dunque incrocio le dita vagheggiando e attendendo questo film.
auguro a Di Silvestro di riuscire a realizzare questo nuovo progetto, e spero tanto che sia la volta buona per tornare finalmente al cinema a vedere qualcosa che, appunto, abbia a che fare con il cinema. oggi come oggi sappiamo bene qual’è la situazione.

il fatto, inoltre, che tu mi dica che trattasi di un budget piccolo mi fa davvero ben sperare.
ché quando i budget sono piccoli i registi (quando sono registi, e Di Silvestro lo è) sfogano la fantasia e la creatività.

oggi mi hai dato davvero una bella notizia;)
speriamo bene:rolleyes:

Barca piccola, grande marinaio.

Quello che mi ha colpito di questa pellicola è davvero una certa perizia tecnica ed un modo di affronatare il tema principale che non ti aspetti; l’animalesco prologo faceva presagire a trasformazioni con più peli e meno psicologia. Dato l’anno, penso siano evidenti i richiami al cinema di possessioni. Invece mi hanno sempre deluso delle sequenze eccessivamente pedanti e, ahimé, varie situazioni che strappano il sorriso, in questo caso concordo con altri pareri del thread: una scelta coraggiosa che ha pagato qualche scotto.
Comunque rivedere un genuino come De Silvestro alla regia sarebbe gratificante; si sa più nulla?

grande film e dignitosissimo dvd (anamorfico) con l’intervista a di silvestro che è davvero eccezionale… non so se la protagonista fosse davvero affetta da licantropia ma la parte la fa alla grandissima :slight_smile:
e visto che in questo topic si parlava di budget aggiungo che fare un film del genere con i presumibilmente pochi soldi che aveva di silvestro non deve essere stato facile

Tecnicamente dignitosissimo, anche abbastanza divertente, ma le giustificazoni alte di di silvestro si perdono in una bolla di sapone…con la scusa della picanalisi la protagonista si impegna a mostrarci vagonate di carne nuda (bel corpo comunque)…mi aspettavo di più dopo l’interessante incipit, ma alla fine si può parlare di un porno-demoniaco (non hard) alla malabimba

Ecco le tre fascette rare della cinehollywood:

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Sia la cover azzurra che amaranto hanno la stessa durata di 88 minuti, mentre la cover bianca ha una durata di 107 minuti!

Pare che la Raro farà uscire il blu ray.

L’ho visto per la prima volta nel dvd francese (in italiano).

Non il film folle che immaginavo, ma comunque interessante e persino originale nello sviluppo. Penso che buona parte della sua riuscita sia comunque dovuta all’aver azzeccato la protagonista, questa Borel: molto bella ed in parte.

Forse lo sai già ma il mitico Rino Di Silvestro scelse la Borel proprio perché era sicuro che lei fosse una vera licantropa o che comunque nei geni della sua famiglia ci fosse quello della licantropia.
Lo ripeteva sempre nelle interviste e all’inizio io credevo che lo facesse per fare un po’ il personaggio.
Poi quando ho cominciato a frequentarlo regolarmente anche in occasioni non di lavoro mi sono reso conto che era serissimo, ne era assolutamente convinto. Per quanto possa sembrare strano e delirante lui era davvero convinto di aver fatto quasi del “cinema verità” visto che per un film che “trattava la licantropia come patologia endoreattiva” (Rino dixit) aveva come protagonista un’autentica lupa mannara.
Grandissimo Rino!

Rivisto di recente nel dvd Raro (preso a poco più di 3 euro), fin troppo buono e curato per una roba simile. Sì, perchè il filmetto resta davvero pessimo, non si salva praticamente niente, a parte - un lampo di serenità creativa?! - i pochi minuti con la Borel e Ross nel villaggio western. Per il resto: il trucco iniziale da lupa mannara assolutamente “stracult-trash” (ma è stato “omaggiato” dal grande Rob Zombie nel suo meraviglioso falso trailer di “Werewolf women of the SS”!!!), attori sprecatissimi (i teatranti Carraro e Ruggieri, e pure il non eccelso Stafford arranca: in pochi anni, passare da Hitchock - era protagonista in “Topaz”, a Di Silvestro!), ridicolo involontario a strafottere, una protagonista cagnissima (altro che “lupa”!) con la faccia da mozzarella lessa (anche se dal collo in giù è apprezzabilissima, questo sì). Ma il tutto è niente, in confronto al SOLILOQUIO del regista, come extra: la dimostrazione di quanto fosse un balordo, megalomane, presuntuoso, cazzaro, “montato”, delirante, il signor Di Silvestro. Tocca dare ragione al defunto Bruno Mattei (regista incapace, ma MAI presuntuoso!), che giustamente ne parlava malissimo, proprio a livello umano.
P.S. E nel frattempo, mentre i film di Fellini e Pasolini NON escono in br da noi, la Raro ci pensa a editare in hd 'sta “perla”. Non ho parole…

Sì Giorgio, sapevo della cosa della licantropia avendola letta non so più dove. Fatta l’ovvia premessa che io non l’ho mai conosciuto di persona, mi sono fatto di Di Silvestro l’idea che qualche rotella fosse partita col tempo, o non fosse mai stata al posto suo… ma in fondo chi se ne frega. I suoi film che ho visto, non moltissimi, mi hanno intrattenuto e divertito. Questa Borel poi l’ha scelta con grande gusto, quali che fossero i motivi.

Poi per me in questo film c’è il momento stra-stracult quando sbucano dal nulla i mitici Salvatore Billa e Pietro Torrisi con un altro tizio per violentare la ragazza, il tutto condito da dialoghi assurdi a dire poco… e poi parte la scazzottata con Howard Ross.
Varrebbe la pena di vedere il film solo per quello :smiley:

Sì, quella scena vale, se non altro per ammirare l’agilità, a dispetto della corporatura possente, di Torrisi. Ma ripeto: “lampi”, in mezzo allo squallore generale.
P.S. Billa è micidiale: un incrocio fra Ron Jeremy giovane e un cliente dei leather-bar di “Cruising”!!

Sì, Rino era effettivamente “mezzo matto”, detto con tutta la simpatia e l’amicizia del mondo.
Il primo incontro con lui fu davvero devastante, eravamo in 4 (e due erano americani e neanche capivano quello che diceva) e ci stordì con discorsi davvero deliranti, su qualsiasi argomento. Però affascinava, era uno genuino anche nel suo delirio, non cercava di venderti fumo, lui ci credeva davvero, qualunque cosa ti raccontasse.

Capisco che poi i suoi film, i suoi discorsi e i suoi libri (per i coraggiosi che li hanno letti) non possano piacere ma posso assicurare che umanamente era una persona deliziosa. Io ho avuto anche modo di frequentarlo a lungo nel difficile periodo della malattia e non ha mai smesso di pensare, anche quando era in fase terminale, al suo ritorno sulle scene, con un film (Megalopolis) assolutamente delirante, del quale parlava in continuazione.

Comunque lui era proprio fissato con i dialoghi dei suoi film, ne andava fierissimo, compresi quelli de La Lupa Mannara che reputava “straordinari”.
In ogni caso se trovate fuori dalla realtà i dialoghi di questo film vuol dire che non avete ancora visto Baby Love, i cui dialoghi fanno sembrare quelli di questo film scritti da Shakespeare.

“Megalopolis”…appunto! “Delirante”…ma infatti! Insomma, un uomo a modo suo coerente. Ti dirò, Giorgio, che nel citato sololoquio proprio “a livello umano” Di Silvestro mi ha fatto davvero schifo. Poi, magari, aveva nella vita pure qualche momento di lucidità, non si sa mai…

ovviamente non mi farò sfuggire il bluetto di questo gioiello assoluto dell’exploitation italiana, Di Silvestro frulla in maniera originale generi e sottogeneri realizzando una delle pellicole più bizzarre e affascinanti del nostro glorioso Cinema Bis.
ho una venerazione totale per La Lupa e per tutto il cinema di Di Silvestro.

un appello alla Raro, se ci legge: vogliamo anche un’edizione italiana di Le Deportate della Sezione Speciale SS!!!

A 'sto punto, anche un bel restauro per “KZ9-Lager di sterminio”! Qualche fesso disposto a prenderlo ci sarà…

Il blu ray americano dovrebbe uscire in tempo per Halloween 2014.
Rino vive!!! :giorgiob:

però il “rarissimo trailer” che han messo su youtube è un fake clamoroso, staremo a vedere

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