Splendido il film e splendida Ingrid Pitt, di un erotismo pazzesco. Deliziosa messa in scena tipicamente “hammeriana”, dove le atmosfere sono tutto a fronte di uno script pieno di ingenuità e leggerezze.
Travagliatissima la vera vita della Pitt, all’anagrafe di Treblinka nota come Ingoushka Petrovnata, classe 1937, di padre tedesco e madre ebrea polacca, durante la guerra finì in un campo di concentramento. Sopravvissuta si trasferì a Berlino, dove sposò un militare americano col quale si trasferì in California. Pochi film all’attivo, prevalentemente horror, altri due matrimoni, la partecipazione all’album “Cruelty And The Beast” dei Cradle Of Filth - un concept sulla Bathory - come voce narrante (1988), quindi un collasso che nel 2010 la stronca a Londra all’età di 73 anni.