A fine settembre uscirà una nuova edizione a doppo disco del film di Dario Argento, edita dalla Blue Undergound.
Il film sarà presentato con un nuovo transfer in 16:9 supervisionato dal direttore della fotografia Peppino Rotunno.
Ci sarà anche l’audio italiano (stereo d’origine o Dolby Digital 5.1).
Oltre al film nel primo disco ci sarà il trailer.
Il secondo dvd conterrà le interviste, realizzate dal sottoscritto e da David Gregory.
Gli intervistati sono:
[ul]
[li]Dario Argento[/li][li]Sergio Stivaletti[/li][li]Luigi Cozzi[/li][li]Massimo Antonello Geleng[/li][*]Graziella Magherini (la psichiatra e psicoanalista che ha scritto il libro sulla Sindrome di Stendhal che ha ispirato Argento)[/ul]
Sarò sincero…
Per quanto riconoscessi che l’intervista alla Magherini sarebbe stata sicuramente un extra molto interessante avevo comunque molti dubbi.
Sono stato totalmente smentito. La Dott.ssa Magherini si è rivelata interessantissima e la sua passione per l’argomento era assolutamente coinvolgente. Non avrei mai creduto che l’argomento potesse appassionarmi così tanto.
Comunque l’intervista migliore del lotto è certamente quella del prode Cozzi, senza rivali.
Vedere per credere.
Arrivatomi Stamani il BRD Blue Underground, Velocissimamente, via UK-Ebay:
…Analoga Edizione nei Contenuti, credo da quanto scritto da Altri prima giacché non lo possiedo, al dvd della Medesima Casa Statunitense…
…peccato che nonostante il dichiarato uso (da parte della Casa Produttrice) del BRD 50 (a Doppio Strato), si ripropone lo Stesso (Unico) Vizio della BU con molti dvd: il non riuscire ad attenuare gli effetti della Compressione Fastidiosa Alquanto in questa Edizione (che comunque attenuo, Personalmente e di tantissimo, adoperando al massimo i Filtri Video del Mio TV) con effetti di gran lunga maggiori rispetto all’altro Film di Dario Argento BU in BRD (Blu Ray Disk) “THE BIRD WITH CRYSTAL PLUMAGE”…
…queste le Caratteristiche Tecniche, tutto anche in Italiano Ovviamente (come nel dvd):
FEATURES
Director: Dario Argento;
Inspiration: Psychological Consultant Graziella Magherini;
Special Effects: Sergio Stivaletti;
Assistant Director: Luigi Cozzi;
Production Designer: Massimo Antonello Geleng;
Theatrical Trailer;
Ho finalmente visto l’edizione Blue Underground e volevo fare i complimenti a Federico per l’ottimo lavoro svolto, gli extra sono quasi più interessanti del film. Sono rimasto un po’ così quando Geleng ha sentenziato che 2019 Dopo La Caduta di New York fa “cacare” tanto è “inguardabile”… vabbè
Il film non mi piace, ma lo riguarderei volentieri in br, poco ma sicuro. Diciamo che la parte iniziale (i primi 20’?o 30’?), finchè Argento non deve gestire la trama e i dialoghi, sono davvero belli: la visita al museo, la Argento che si sente male, il rapimento, lo stupro e l’omicidio in auto. Dopo son dolori: bisogna FARE UN FILM, e già allora (1995) il regista mostrava seri problemi in tal senso. Dimodochè abbiamo interpreti “cagneschi” (Marco Leonardi!) o mal utilizzati (il solitamente ottimo Bonacelli). Per non parlare degli ultimi 15’, deliranti e bruttissimi, con Asia che dà il peggio di sè. E non aveva manco 20 anni: così giovane, così incapace…
P.S. Comunque, è l’ultimo lavoro di finzione con la fotografia del sommo Giuseppe Rotunno. L’anno dopo, fece il documentario su Mastroianni “Mi ricordo…”, dopodichè il ritiro dalle scene. Anzi, dalle luci…
Ti ringrazio.
I meriti vanno però divisi con David Gregory che ha fatto il lavoro con me.
Fare questi extra è stato abbastanza divertente, Argento non era proprio al top (come avrà notato chi ha visto gli extra) ma tutti gli altri erano decisamente in forma.
L’intervista con Geleng fu divertente anche perché lui è sincero quando parla male di certi film e si stupisce che la gente li ricordi con piacere.
si si, che Geleng fosse genuino nel dire quello che pensava era evidente, solo che va giù troppo duro. Intendo, è chiaro che parliamo di cinema di genere spesso a bassissimo budget, per cui ad esempio i nostri post atomici - filone che richiede una certa ambientazione, scenografie, effetti speciali, eccetera - possono risultare un po’all’amatriciana; tuttavia, da “operatore del settore”, avrebbe potuto distinguere tra la povertà fisiologica di certi film, il loro essere naive, e la vivacità autorale, la creatività artigianale comunque espresse da pellicole come 2019. Che poi Carpenter con altrettanti pochi mezzi tiri fuori roba epocale è altrettanto vero. Poi vabbè, al netto di tutte le elucubrazioni, de gustibus non est disputandum, mi è solo dispiaciuta quella frase così netta.
Beh, di Geleng è rimasta celebre (almeno tra i miei amici) la frase che mi disse quando lo chiamai per chiedergli un’intervista su un film che non nomino: “No, dai, ti prego… Quella cagata no. Speravo avessero bruciato i negativi”.
L’ho rivisto ieri dopo 10 anni dall’ultima visione.
Per me è altalenante in maniera davvero spaventosa. Alterna grandi momenti a roba improponibile, così per tutto il film.
Però non mi sento di dire che è brutto, non in maniera assoluta, almeno. È molto ambizioso e quasi sempre viene schiacciato dal peso della sua ambizione. Asia si impegna molto e fa quello che può anche perché i comprimari non la aiutano molto (a parte Bonacelli).
Le scene con la CGI (che era ai primordi) sono francamente terribili. Lo erano anche all’epoca, eh, ma adesso sono davvero strazianti (ma hanno quell’ingenuità che fa tenerezza). Le pillole che scendono nello stomaco, lo sparo attraverso le guance, il quadro che si scioglie… Altri tempi, ovviamente…
A me piace anche se debbo ammettere che si perde (e dilunga parecchio) nella seconda parte.
L’inizio è molto molto bello: intendo tutte le sequenze fino al primo stupro della protagonista. Ma questo si sapeva.
Asia è brava e parecchio in parte quando interpreta il personaggio che assume la personalità di un uomo.
Marco Leonardi è quel che è ma la sequenza in cui Asia vuole ingropparselo (e chi ha visto il film sa a cosa mi riferisco) è strepitosa.
Sempre bonissima (seppur in poche scene) la conturbante Cinzia Monreale…qui parecchio Milf!