La specialità della casa 1982 ( Tv movie)

Regia:Augusto Zucchi

Cast:Vittorio Caprioli, Pino Ammendola, Lucio Beffi, Sergio Ciulli, Tonino Cuomo, Achille Millo, Stefano Santospago, Augusto Zucchi

http://www.davinotti.com/index.php?f=20548

circola codesto? passaggi tv?

Me li ricordo benissimo, davvero bello, raffinato e inquietante.

Mi piacque talmente tanto che poi mi comprai l’omonimo racconto di Stanley Ellin da cui è tratto.
Sarebbe bello rivederlo per gustare le specilità di Sbirro…

Don Carrasco, dato che lo ricordi bene sapresti dirmi se all’interno di questo film è presente la seguente scena:
Un cuoco è intento a preparare un trito di verdure con mannaia e tagliere mentre un malcapitato ha proprio le mani ammanettate sul medesimo in attesa che vengano ridotte a spezzatino.

Shangai, questa scena non me la ricordo proprio, anche se non metterei la mano sul fuoco perché sono passati quasi trent’anni.
I protagonisti, avventori del ristorante Sbirro, sono due gentiluomini colti e raffinati. Le sequenze sono raccordate dalla voce fuori campo del più giovane, che narra i fatti al passato. Il più maturo dei due introduce l’altro alle delizie della cucina sbirresca, ma il fatto che “la specialità della casa” sia in realtà un pasto cannibalico è soltanto suggerito. Non ci sono sequenze esplicite, un po’ alla Val Lewton per intenderci. Inoltre i clienti di Sbirro più fedeli e di lunga data si prestano volontariamente a diventare trippa per gli altri e accettano quasi con entusiasmo la proposta dello strano oste. Infatti mi ricordo benissimo che a un certo punto il cliente più anziano, ricevuta la proposta di Sbirro, sparisce (dopo essersi sottoposto ad una seduta di massaggi tonificanti, sicuramente per rendere più tenero l’arrosto). La sera stessa il giovane gusta da solo “la specialità della casa”. Quando però toccherà a lui diventare carne da macello non se la sentirà e non metterà più piede in quel ristorante. Nella sequenza finale, che non appartiene al racconto originale, vediamo lo stesso tipo, un po’ invecchiato ma sempre figo, scendere in un sottoreaneo dove sono tenuti in gabbia un bel po’ di uomini belli cicci pronti per essere macellati! Ha trasformato lo slow food di sbirro in un bel business industriale.

Ti ringrazio per le informazioni…la scena da me citata è un vero e proprio tarlo mentale. La vidi in tv nei primi '80 e da allora cerco sempre di capire cosa possa essere.