"La Terza Madre": lo scoop de "L'espresso"

Segnalo che nel numero in edicola de “L’espresso”, ovvero uno dei più diffusi ed autorevoli settimanali italiani (anche se, mi rendo conto, non certo paragonabile ai cataloghi di certi festivalini paolinostracultistici, tutti a base di masturbazioni non propriamente intellettuali), un servizio anticipa trama e personaggi di “La Terza Madre”, l’attesa (si dice sempre così) ultima fatica di Dario Argento.

Al di là dello scoop vero e proprio, che chi vuole si potrà leggere investendo pochi euro, è interessante apprendere che “il film (…) doveva uscire in questi giorni ma è stato rimandato al 31 ottobre: proprio mentre sarà in tourneé il musical di Marco Daverio ispirato da “Profondo rosso”. Dopo aver visto la versione della “Terza Madre” voluta dal regista, la casa di distribuzione, Medusa, ha chiesto e ottenuto tagli massicci alle scene più violente. L’appuntamento col pubblico quindi è rimandato ad Halloween: dopo i tagli che lo renderanno adatto a un pubblico di ragazzini (sic), è facile prevedere che sarà il film più gettonato della “notte delle streghe”. I fan puri e duri, invece, dovranno aspettare l’uscita del dvd, già preannunciato: lì potranno finalmente vedere la versione integrale approntata dal regista con la collaborazione del fido Sergio Stivaletti, maestro degli effetti speciali horror” (Angiola Codacci-Pisanelli, Bella Strega d’Argento, in “L’espresso”, 05.04.2007, p.140).

Ormai è politica comune, finalizzata al lucro, tagliare scene nella versione cinemografica di un film, con il preciso intento di inserirle nei DVD. I DVD dei films recenti contengono o scene tagliate fra gli extra o sono editi in versione “extended cut” (addirittura venti minuti di film in più nella versione extended de “Il codice Da Vinci”!).
Probabilmente, quando girano un film i produttori dicono al regista “gira qualche scena in più valà che così la inseriamo nel DVD”.
Comunque se è così “La terza madre” non lo vedrò di certo al cinema!

Certo, senza per questo trascurare l’altrettanto lucrosa problematica dei così detti “diritti d’antenna”.

Mi domando che senso abbia, 'sta politica dei tagli da reintegrare in digitale. Io per esempio ho smesso da un pezzo di entusiasmarmi per il cinema argentiano, al limite questa terza Madre potrei giusto sorbirmela in sala per curiosità morbosa. Ma se mi levano il gore non ci penso proprio a spendere altre svanziche per acquistare il DVD; e d’altro canto c’è il rischio che i fans duri e puri disertino le sale e puntino sull’uscita in digitale (io mi sa che evito entrambe le versioni; andare al cine e spendere per un film che so già essere potato mi scazza non poco). A parte il fatto che tanta preoccupazione per i ragazzini mi pare fuori luogo; la censura è diventata assai blanda, un film come Saw III a stento lo vietano ai minori di 14 anni e in generale il divieto ai 18 è diventato una rarità.

> Mi domando che senso abbia, 'sta politica dei tagli da reintegrare in digitale.

Così si incassa il doppio, anzi il triplo, se consideriamo anche i summenzionati “diritti d’antenna”.
Ti pare poco, Corry?

Eeeeh, no, in effetti… però ti fan passare la voglia d’andare al cine, se sai già che il film esce cut. E’ pur vero che, come giustamente sottolineato, magari certe scene “recuperate” in realtà le girano d’avanzo già pensando alle edizioni in digitale, quindi non è che poi uno vada a vedere un film “tagliato”. Bof, se aspettano che corra a vedere il nuovo Argento fan prima a tagliarsi loro i polsi. Senza offesa per gli argentiani, eh.

Il discorso è interessante, anche perché secondo me non è detto che l’operazione reintegro in dvd sia necessariamente negativa. Magari un film come LA TERZA MADRE (diamogli almeno il benficio del dubbio prima di stroncarlo a priori, sto poveraccio, che in HITCHCOCK qualcosa di buono l’aveva pur fatto rivedere), che in epoca di sfruttamento televisivo intensivo mai avremmo comunque pututo pretendere di vedere al cinema nella sua integralità, si potrà almeno vedere in dvd nella sua bella director’s cut. L’operazione è furba, certo, ma nei Novanta, per dire, la versione integrale chi mai l’avrebbe vista? Si sarebbe persa e basta. A noi sarebbe arrivata solo quella monca e buonanotte ai suonatori (Goblin, of course). Insomma, almeno grazie a certi dvd possiamo tenere in casa le versioni più filologicamente corrette dei film, la qual cosa non mi pare proprio negativa.

Mi da tanto l’idea di una cazzata di trovata commerciale…
Primo; se vuoi evitare flop non fai certo trapelare che il film è cut.
Secondo; figuriamoci se la censura interviene, ne avrebbe avuto da tagliare in tanti altri film e non lo ha fatto.
Terzo, annunciare il dvd uncut prima che esca il film cut denota solo che gli esperti del marketing non capiscono una sega, chi vogliono pigliare per il culo?
Ti pare che se so per certo una cosa del genere vado al cinema?
Quindi, in un modo o nell’altro, o vado al cinema, o compro il dvd,
Col cazzo che si pigliano due volte i miei soldi.
Poveri stronzi.

Che onestamente visto come ha lavorato a Frankestein tutto sto maestro non mi sembra…

Hem, non sapevo di una sua collaborazione in tal senso. Di quale Frankenstein parli? :confused:

Vistosi “bruciato” dalle anticipazioni (concordate?) de “L’espresso”, il Darione nazionale ieri ha rilasciato un’ampia intervista a “Il Messaggero” in cui si dilunga con dovizia di particolari su personaggi ed interpreti del film.

http://www.mediaset.it/brand/italia1/programma/schedaprogramma_978.shtml
:wink:

Sono d’accordo con te. Tutto sta a vedere adesso se è davvero come ipotizzi tu, perché se così non fosse effettivamente ci sarebbe molto da pensare, su quelli che vanno al cinema convinti che il cinema ancora sia il luogo ideale in cui godere al meglio un film. E sarebbe interessante capire quanto queste fantomatiche scene ultragore siano state concepite da Argento in vista di un recupero in dvd o meno.