La terza parte della notte (Andrzej Zulawski, 1971)

Il primo film di Zulawski mette subito in chiaro che il regista polacco non ha scelto questo mestiere per riempirsi le tasche. Il debutto al cinema del maestro è subito folgorante e circondato da un alone di morte e disperazione, caratteristiche che lo accompagneranno nelle future produzioni. L’incipit è spiazzante, accompagnato da una musica tesa da fumoso film horror, Mihail assiste impotente all’esecuzione della sua famiglia da parte di alcuni membri dell’occupazione nazista. L’aria da apocalisse serpeggierà in seguito per tutta la durata del film, dall’ingresso nei ranghi della locale resistenza e soprattutto durante la mortifera pratica che ruota attorno al vaccino contro il tifo, a tratti un Dracula organico, stomachevole e nascosto.

Dialoghi e situazioni sono intensi, profondi e malati, quasi riescono a mettere in secondo piano il comunque denso soggetto a favore di un’atmosfera lugubre, emaciata e pronta ad esplodere in un’orgia di larve, letame e sangue infetto. L’aria rimanda a tratti quella che si respira ne “L’inquilino del terzo piano” di Polanski, edifici polverosi che sembrano scrigni di memorie decomposte ed una cappa grigia che non lascia respiro.

Apocalittico.

DVD inglese Second Run di fattura più che sufficente con audio polacco e subs inglesi. Negli extra un’intervista a Zulawski.

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Segnalo che la sceneggiatura completa fu pubblicata a suo tempo su “L’avant scene cinema” n° 268