La tigre del sesso - Ilsa the tigress of Siberia (Jean LaFleur, 1977)

Director: Jean LaFleur
Nazionalità: Canada
Genere: Avventuroso, horror
Durata: circa 86 minuti
Visionato il DVD Olandese in lingua francese, riversamento da vhs
Stars: Dyanne Thorne, Michel-René Labelle, Gilbert Beaumont
VM: 18

Arrivato oggi e subito visionato quest’altro film con la maggiorata Dyane Thorne.Ormai il libriccino della coppia Artale e Di Marino mi sta dando lo spunto per visionare parecchie pellicole.
Il dvd che ho preso in Belgio per 4,90 euro è un mero riversamento da vhs , molto rovinato ma al contempo da alla pellicola quell’effetto invecchiato che la rende ancor più appetibile.Questo nuovo film con la Thorne della serie Ilsa (anche se il nome Ilsa nel film non viene mai nominato) è forse quello che mi è piaciuto di più di tutti; anche la belva del deserto mi aveva divertito ma quest’ultimo è un concentrato di violenza-sesso-avventura più vincente del suo predecessore.I primi 35 minuti sono un frullato di tutto ciò , in più l’ambientazione Siberiana amplifica il tutto rendendolo davvero superbo.
Il film è diviso in due parti, una ambientata nel 1953 ed una nel 1977, la prima parte è bellissima ed avventurosa, la seconda invece è molto spionistica e poliziesca, quasi alla 007, con un finale fantastico, grazie ad una sequenza d’assalto tipo teste di cuoio.
Strepitoso come le forme della protagonista qui davvero da sturbo.

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notevolissimo terzo episodio delle avventure di Ilsa (anche se qui non viene mai chiamata così, ma solo “la cagna di Stalin”). Con una nonchalance notevole la terribile aguzzina passa dal totalitarismo hitleriano a quello stalinista; nessuna spiegazione logica è data allo spettatore, ma del resto è un fumettone, la coerenza dei fatti non ha molta importanza. E poi Dyanne Thorne è talmente “enorme” che il suo fisico basta e avanza a fare da collante tra i vari capitoli della saga. Il suo sadismo, la sua silhouette, la sua prorompente carica erotica la rendono unica ed inconfondibile.

Contrariamente al solito, questa serie ha avuto un crescendo qualitativo episodio dopo episodio. Difficilmente i sequel sono migliorativi dell’originale. Se il primo film - privo magari di una sceneggiatura forte - ha avuto il merito non indifferente di creare il personaggio e fissare dei canoni ben precisi ai quali attenersi, il secondo fa un deciso passo avanti dal punto di vista cinematografico. Un film più “film”, assai più divertente e sostanzioso. La Tigre Della Siberia dei tre è forse il più ricco ed articolato a livello di plot, fondendo scampoli nazierotici e “prigionierstici” con lo spionaggio, l’avventura e il gangsterismo.
Interessante a tal proposito lo spaccato criminale che si vede nella seconda parte del film, i boss sono tutti di origine italiana, bella fama che avevamo…

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