L'Abbazia di Staffarda

Continuano i misteri del Piemonte. Ecco un altro luogo da visitare:

Situata in aperta campagna, a pochi chilometri da Saluzzo (CN).
E’ stata fondata da San Bernardo di Chiaravalle ed era abitata dai monaci cistercensi che vivevano in estrema povertà. Fu innalzata sulle rovine di una costruzione romana, a sua volta costruita su un impianto celtico (secondo alcuni studiosi addirittura pre-celtico). Le mura, le colonne ed i portali dell’abbazia sono riccamente decorati da particolari simboli esoterici, tra cui spiccano il fiore di loto ed il Sole, che nulla hanno a che vedere con la tradizione cristiana (il loto infatti era un simbolo di provenienza orientale, mentre il Sole era un chiaro riferimento al culto pagano del Sol Invictus, che, sotto forme diverse, era sviluppato in molte religione da quella druidica a quella egiziana, a quella romana). Ma la vera particolarità di quest’edificio era costituita dall’orientamento peculiare dell’asse lungo il quale l’architetto ne impiantò la realizzazione.

Esso infatti è ruotato in modo tale da far sì che i raggi del sole illuminino, a prima mattina, l’altare della cappella, ardano, a mezzogiorno sulle pareti del campanile, ed al tramonto, vadano a morire lambendo il portale maggiore.

All’ingresso dell’abbazia, inoltre è un’enorme blocco di pietra monolitico, di cui ancora non è molto chiara la funzione, ma che sembra rafforzare non solo l’origine celtica dell’insediamento, ma anche la sua enorme sacralità (i monoliti singoli eretti verticalmente infatti venivano utilizzati dalle antiche popolazioni neolitiche, avevano lo scopo di segnalare la presenza di un luogo sacro nelle sue vicinanze).

Infine, secondo una leggenda, nei sotterranei dell’abbazia ci sarebbe un’enorme biblioteca di importanti e potentissimi testi magici ed alchemici. Vi si ci accederebbe scendendo una scala a chiocciola, ma l’ingresso alla scala, ammesso che esista, é murato.

Si racconta, inoltre, che l’Abbazia di Staffarda, nel 1690 al centro di una sanguinosa contesa tra francesi e piemontesi, raccogliesse i resti dei cavalieri Templari, cacciati dalla Francia e scomunicati con Bolla papale nel 1312. I Templari si ricostituirono proprio a Staffarda dilagando in tutta la regione lasciando segni inequivocabili nel chierese e nel Canavese.

Fossi in te, segnalerei la storia a “Mystero”, locupletata e programmatica rivista dell’amico Luigi Cozzi.

Questo mistero è vecchio. Era già riportato nell’enciclopedia “Dimensione X”, così come quello del Monte Musinè. :slight_smile:

Comunque trovo impreciso affermare che il culto del sole sia totalmente estraneo alla fede cristiana.Elementi della tradizione mazdea sono presenti nella storia della Chiesa;ad es. alcuni mosaici paleo-cristiani raffigurano il gallo che affronta la tartaruga.E’ appunto un simbolismo persiano;il gallo rappresenta il sole nascente(e i primi cristiani lo identificavano con Gesù),la tartaruga le tenebre scacciate dalla luce.Del resto,il Cristianesimo simbolicamente deve parecchio anche alla religione mitriaca,ma questa è un’altra storia(immagine del Grattarola pensosamente seduto sul trono,con spadone a fianco).

Non ho ben capito, è ancora in uso o abbandonata e sconsacrata?

Ancora in uso. O almeno lo era l’ultima (e prima) volta che l’ho visitata anni fa.

Come mai tutte ste visite in zona mia? :slight_smile:

Dimentichi che ho vissuto per più di 20 anni a Moncalieri :slight_smile:

Boja Faust! :slight_smile: