Nemmeno a me è dispiaciuto, alla fine.
Un filmetto leggero, con un paio di momenti più o meno divertenti. Paragonato all’orrendo film che l’ha preceduto (quello con la Cortellesi, non ricordo il titolo) questo film sembra un film di Lubitsch.
Vabbeh, ho esagerato ma era per ribadire quanto fosse orrendo il film precedente.
Questa commedia ha il vantaggio di avere una buona intesa tra i due protagonisti (non sempre, però quando la coppia funziona funziona) e dei personaggi di contorno non insopportabili.
Visivamente è un passo avanti enorme rispetto all’altro film (almeno sembra un film vero) anche se tecnicamente siamo davvero all’abc. Anzi, per dirla tutta c’è una cosa che va detta… Quando uscì il trailer mi si slogò la mascella vedendo un errore apocalittico nel montaggio di un semplice campo e controcampo, con i campi completamente sballati, una roba davvero assurda, nemmeno un ragazzino scemo che fa un corto col cellulare farebbe un errore così assurdo.
E allora tutti a dire: ma no, sarà un errore del trailer, avranno dimenticato di specchiare un’inquadratura, avranno usato un’outtake a caso…
Beh, mi spiace dirlo ma la scena incriminata c’è pure nel film, identica a cosa si vede nel trailer.
È un dialogo tra Verdone e Albanese, poco prima che quest’ultimo gli mostri di essere superdotato.
Non è questione di essere fissati, di essere nerd, di essere dei talebani… Certi errori non sono accettabili da professionisti con una lunga (e gloriosa) carriera alle spalle, punto.
Comunque, ripeto, il film non mi è dispiaciuto anche se ovviamente il Verdone degli anni d’oro è lontano anni luce.
Peccato per la coda finale davvero loffia, però, con quel “messaggio” appiccicato con lo sputo.
Simpatico il cameo di Giuliano Montaldo e mitico come sempre il mio amico Corrado Solari.