Il film è bello, la struttura è solida e tradizionale, con tanto di indagine, diversi confronti tra protagonista ed antagonista e climax di morti; solo che il mostro da sconfiggere non è un serial killer o un essere sovrannaturale, ma appunto l’ascensore.
Quella che negli anni '80 poteva sembrare unicamente una’ingenua teoria campata per aria o un volo pindarico fantascientifico (i microchip molecolari in grado di autoriprodursi e prendere il controllo dell’essere ospitante) è oggi il peggior incubo dei no vax, se vedessero questo film ne potrebbero fare un baluardo della loro causa. Da non linkare ad Enrico Montesano.
Del film esiste un buon remake americano (ciò si spiega solo per il fatto che è stato realizzato dal regista stesso e a distanza di un discreto lasso temporale), Down discesa infernale.