Preso il dual disc Uk marchiato Eureka!. Prodotto splendido, come quasi tutte le uscite della serie “Masters of Cinema” della benemerita label inglese, comprensivo di corposo libretto e vari extra, così come il riversamento del master restaurato: solo i titoli di testa risultano eccessivamente granulosi - tanto che mi han fatto sudare freddo almeno all’inizio :-p - ma non appena finiscono si può notare come il resto del film presenti un quadro davvero impeccabile.
Il film, liberamente tratto dal romanzo di Cesare Pavese “Tre donne sole”, è uno di quelli che viene - ingiustamente - ricordato di meno tra i lavori di Antonioni, benché all’epoca abbia ottenuto il Leone d’Argento in quel del 20° festival del cinema di Venezia.
Pur non avendo ancora finito di vederlo - ieri sera mi sono addormentato per pregressa stanchezza personale e non a causa del film - posso affermare che, a differenza dei successivi film del regista ferrarese, ha dialoghi abbastanza frequenti e ritmo tutt’altro che soporifero, perciò rimanete sintonizzati per la recensione
Finito di vedere ieri sera: ottimo film che, nonostante risulti un po’ datato sotto qualche aspetto (ma avendo più di 50 anni mi sembra francamente inevitabile), raccontando le dinamiche di coppia all’interno di un gruppo di amici/conoscenti della medio-alta borghesia torinese, illustra in maniera eccellente la vacuità e la meschinità di certe persone.
Non avendo letto il romanzo di Pavese non so quanto ci abbia messo di originale Antonioni, tuttavia, considerando anche gli anni in cui è stato girato il film, direi che l’indagine psicologia su questo gruppo di personaggi risulta riuscita e in anticipo sui tempi.
Su Wikipedia c’è scritto che il film è stata una delle fonti di ispirazione per il serial Sex and the City, a sua volta molto innovativo come prodotto tv all’epoca, anche se in realtà Carrie & Co. mi sembrano decisamente più affiatate e collaborative rispetto al gruppo di “amiche” del film di Antonioni.
Di prim’ordine il cast, dove per una volta non è Franco Fabrizi (purtroppo doppiato) a risultare il più “stronzo” della compagnia
Piccola parte per Franco Giacobini e, stando al Mereghetti, anche per Isabella Biagini (ancora come Concetta Biagini), ma sinceramente quest’ultima non sono riuscito a individuarla
Come anticipavo nel primo post il master dell’edizione Eureka! è eccellente: solo in un paio di punti ho notato come un annebbiamento/sfocatura dell’immagine. Alla fine del film comunque vengono elencati i singoli interventi e integrazioni effettuati sulla pellicola al momento del restauro. Non ho visionato la versione dvd contenuta nel secondo disco ma immagino che la resa sia altrettanto splendida. Tra gli extra presenti, oltre al booklet di 28 pagine con saggi dell’epoca e una lettera di Antonioni a Calvino, ci sono due video con il medesimo critico che introduce il film e parla della carriera di Antonioni in generale. Entrambi sono in inglese senza sottotitoli, ma non difficilissimi da comprendere in quanto il parlato inglese è abbastanza lento, probabilmente perché il critico non è di madre lingua inglese.
In conclusione, considerando anche che il dvd italico è marchiato 01 :D, si tratta di un acquisto imprescindibile per gli estimatori del regista ferrarese e del cinema italiano in generale.
- posso affermare che, a differenza dei successivi film del regista ferrarese, ha dialoghi abbastanza frequenti e ritmo tutt’altro che soporifero, perciò rimanete sintonizzati per la recensione 
