Visto ieri sera. Le citazioni ‘alte’ in un film del genere sono solo irritanti. La protagonista, per essere una hostess ex spogliarellista, pare essere più acculturata di un professore universitario; ma è ovvio che sono solo citazioni a casaccio. La Wilson, quando non è nuda, cambia vestito ad ogni scena (e per essere una hostess ne ha di completini di lusso). Mi piacerebbe sapere cosa in realtà si dicevano le due visto che neanche nella traccia in inglese si rispetta il labiale. D’Amato doveva particolarmente essere attratto dal numero con le palline da ping pong. Si sente Evening allo sfinimento.
p.s.: Con questo film ho concluso la quadrilogia dei ‘mondo porno di notte’. Così ho finalmente capito che i numeri realizzati nel night club vicino via Veneto (così come quelli dei sado-masochisti), quello col pavimento a disegni geometrici e con i caratteri cinesi sulle pareti, li girarono tutti insieme. Non solo si riconosce Curia con i capelli tirati e senza baffi, (che in una scena schiocca un bacio in bocca con la lingua ad Arcangeli!), ma sono arrivato a riconoscere tra il pubblico una coppia di anziani che si vede in tutti e quattro i film. Oltre a una bionda e una mora spogliarelliste che si vedono almeno in questo film e in Follie di notte.
p.s. n.2: Dimenticavo, un altro luogo che si vede attraverso i quattro film è un teatrino di volta in volta spacciato di qua e di là. Mi piacerebbe sapere quale era. L’unica cosa che veniamo a sapere dagli scarnissimi titoli di coda è che le scene con Ajita e Marina vennero girate all’Holiday Inn di Fiumicino. Marina non è accreditata. L’unico nome che appare è quello di Ajita.