Le pornoschiave del vizio (Dimitris Galatis, 1974)

Crime movie greco su due gang di trafficanti di droga, arriva da noi nel 1980 rimaneggiato con inserti hard per circolare nel circuito a luci rosse.
Presentato in censura in una versione di 2247 metri (82 minuti circa), viene poi come da prassi clandestinamente infarcito di sequenze porno e distribuito nelle sale.
La versione hard, uscita in vhs per AD distribution, dura 80 minuti, quindi una serie di sequenze narrative furono tagliate per fare spazio agli insert porno.


La versione che ho visto, della quale non conosco la provenienza, dura un’ora e sette minuti scarsi; nei titoli di testa il titolo originale è sostituito da un cartello grezzo e disomogeneo che recita “GLI SPACCIATORI - E kolasmene”. Non solo non ci sono le sequenze porno, ma ogni volta che inizia a vedersi sullo schermo un contenuto vagamente erotico la sequenza viene troncata di netto per passare bruscamente alla successiva. Inoltre, leggendo su internet delle recensioni di chi ha visto la versione hard, mi accorgo che in questa versione più breve mancano anche delle sequenze narrative normalissime che invece nella vhs AD distribution erano presenti (il “party lisergico a base di droga” io non l’ho visto).

Morale della favola, difficile giudicare un film in queste condizioni.
Come messa in scena non mi è sembrato particolarmente originale né accattivante, il tutto penalizzato dal fatto che ho visto una versione monca in cui trama, connessioni logiche e ritmo inevitabilmente vanno a farsi benedire. Come poliziesco l’ho trovato decisamente loffio e poveristico, come droga movie superficiale, banale e privo di interesse.
L’unico punto di forza che posso trovargli sono le musiche, accreditate al maestro Alessandroni, con almeno tre pezzi in stile poliziottesco che spaccano davvero.

Il resto è noia.

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Io ricordo che su Telesette (il giornalino dei programmi) c’era una TV locale romana che inseriva, puntualmente, alle 2 di notte, questo film.

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