L’ospedale in sè è un luogo pubblico. Non puoi fumare in una stanza d’ospedale, la legge lo vieta; e tempo fa un’infermiera italiana di fede musulmana ha protestato contro i dirigenti dell’ospedale in cui lavorava perchè voleva rimuovessero il crocefisso dalla stanza mortuaria. Se per te son cazzate…
E’ una cazzata non capire, o far finta di non capire, che una cosa è un crocifisso appeso alla parete di uno stanzone o, nella fattispecie, di una camera mortuaria, e un’altra cosa un crocifisso adagiato sul proprio comodino. Che fai il gioco dei tre muli, prima dici una cosa e poi ne scrivi un’altra?
Non direi: in Francia con l’attuale legge son già volate accuse di discriminazione religiosa, e da parte di musulmani. Trattavasi del velo femminile, che come tu stesso concorderai è un abbigliamento e aldilà della simbologia religiosa uno ha il diritto di vestirsi come cazzo gli pare. Eppure secondo qualche illuminato in luoghi pubblici una donna musulmana non potrebbe vestirsi in un certo modo. Puoi verificare, ne avevano parlato alla tele in non ricordo quale programma un paio d’annetti fa per sottolineare come tale legge non scontenti solo i cristiani. Altro che comodini… mo’ vado a lavorare, ne riparliamo più tardi.
Ecco qual è il tuo il problema: vedi troppa televisione. Evita, dai retta a me, che nei così detti programmi-chiacchiera (in italiano talk-show) si dicono tante ed esecrabili cazzate. Quasi come in noti periodici.
(Vedi che fai il gioco dei tre muli? Prima parli di comodini, poi di camere mortuarie e, infine, di veli).
Grazie Franco per questo intervento, con cui m’identifico completamente. ben vengano i giudici come questo che si impuntano su cose che possono sembrare “cavilli” ai più, ma in realtà non lo sono.
o, giustamente, un’associazione a delinquere.
Sergio Romano colpisce ancora, il re dei distinguo…
Per un ateo fetente come me,è bello sapere che ci sono in giro persone come Franco e Almayer.Grazie di esistere,boys!
P.S.E proprio nelll’Internet Point in cui mi trovo c’è un crocefisso alla parete.A che pro,non l’ho ancora capito…
un uomo senza fede, sarebbe come un pesce senza bicicletta.
P.S.E proprio nelll’Internet Point in cui mi trovo c’è un crocefisso alla parete.A che pro,non l’ho ancora capito…
A proteggere dai virus infedeli…
E dai defacer turchi…
Ah,mò è chiaro,grazie…
Meglio perdersi nei distinguo che nei manicheismi, come qualcuno di mia conoscenza è solito fare. Quanto alle cazzate televisive, se alla tele riportano una notizia ho l’abitudine di concedere quantomeno il beneficio del dubbio, anzichè negarne la fondatezza a priori. Poi fate un po’ voi. :roll:
Da “ipse dixit” a “l’ha detto la televisione”. Un bel passo avanti, non c’è che dire.
Scientology funziona così: dammi una marea di soldi e ti do un (finto) dio. Se esci dal nostro gruppo e ci gira male minacciamo i tuoi cari. Non la definirei propriamente una religione…
Anche l’“Opus Dei”, per quanto riguarda la pecunia, funziona così, ma nessuno si azzarda a definirla “setta”.
Più che altro un passo indietro, visto che avevo già scritto nei post precedenti che trattavasi di trasmissione andata in onda alla tele, con tanto di interviste a musulmani con cittadinanza franzosa. Poi fa’ come credi; io t’avevo posto una domanda precisa sull’attuale legge d’oltrealpe, a cui avresti potuto rispondere con un lapidario “sì” o “no” (il di più viene dal Muligno) invece di arrampicarti sugli specchi (che poi non ho capito perchè sarei io quello dei distinguo, visto che 'sta differenza fra comodini e pareti non m’interessa. Ho semplicemente domandato se la legge franzosa 'ste distinzioni le fa oppure no). La discussione è arrivata ad un punto morto, non m’interessa più e sarai punito per la tua malmostosità. Amen.
Leggi tra le righe, se la cosa non ti crea difficoltà, e vedrai che la risposta al tuo quesito la troverai senza affanno. In quanto all’arrampicamento sugli specchi, di questo sport, come ognuno può giudicare, sei un primatista mondiale.
Se davvero un capezzoniano doc. :mad:
Liberati dalla muleria, e il mondo ti sorriderà! (Pannelliano mai, capezzoniano forse)
In realtà la legge francese distingue tra simboli ostentati e simboli “discreti”: quindi ostentazione come provocazione. In Francia la separazione Stato - Chiesa e i dissidi con la Chiesa Cattolica hanno origine molto antica; in Italia credo sia molto più complesso arrivare alla promulgazione di una legge simile.
La formula del giuramento da pronunciare in aula è stata modificata solo grazie alla Corte Costituzionale, intervenuta altre volte in materia.
Le norme sul crocefisso hanno natura regolamentare e quindi non suscettibili del sindacato di legittimità costituzionale: andrebbero riformulate mediante legge, sulla base di previe intese con le varie confessioni religiose.
A quel punto potrebbe intervenire la Consulta.
Qualche riferimento di diritto costituzionale:
http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/dibattiti/laicita/
In senso critico verso la legge francese:
http://www.olir.it/areetematiche/72/documents/FerrariS_Velo_000.pdf
> In Francia la separazione Stato - Chiesa e i dissidi con la Chiesa Cattolica hanno origine molto antica; in Italia credo sia molto più complesso arrivare alla promulgazione di una legge simile.
Il punto è proprio e solo questo, il resto è fuffa da talk-show.
Per questo è utile sostenere e pubblicizzare iniziative benemerite come quelle del giudice Tosti. Tanto più che ci sono sentenze della magistratura che vanno verso questa direzione.
Proprio l’esempio che citavo io: con l’attuale legge franzosa uno non può vestirsi in un certo modo in luoghi pubblici come scuole et similia, poichè anche il velo islamico è un simbolo religioso. E sparavo cazzate, hum? Alla faccia della libertà d’espressione. Per carità, liberissimi di contestare l’imposizione del crocefisso nei luoghi pubblici; ma da qui a lodare la legge francese - che io giudico illiberale, e credo sia un mio diritto visto che in Italia la libertà d’opinione dovrebbe vigere ancora - ne corre. Altro che talk-show che sparano cazzate. Comunque mi astengo da ulteriori discussioni in questa sede, onde evitare ulteriori scontri che onestamente non m’interessano (le crociate le lascio a chi le vuole).
Ringrazio Mark per la disponibilità con cui ha fornito i link, che quantomeno dimostrano come il programma televisivo da me seguito non dicesse nulla di falso o disprezzabile, bensì fatti concreti legati all’attuale legge francese in tema di simboli religiosi (ovviamente ognuno può valutare come crede le proteste di chi tale legge non l’accetta. E’ democrazia anche questa).