Regìa di Florestano Vancini, 1966
Con Enrico Maria Salerno, Jacqueline Sassard, Anouk Aimee, Gastone Moschin, Gian Maria Volonté, Valeria Valeri, Checco Rissone, Pietro Tordi, Daniele Vargas, Massimo Giuliani
Drammone sentimentale ma virato sul politico, pesante in modo pauroso anche se tecnicamente parlando è ineccepibile. La trama però non interessa neanche per 30 secondi, ed i continui riferimenti alla disillusione di questi comunisti-che-hanno-fatto-i-soldi nel dopoguerra oggi provocano solo sbadigli. Notevole il cast, ma arrivare alla fine è stato arduo… tutto girato tra Mantova e zone circonvicine.
Buon film, anche se un po’ datato, di Florestano Vancini.
Il protagonista, interpretato dal grande Enrico Maria Salerno, è un uomo in crisi esistenziale che vede sgretolarsi le sue convinzioni politiche e di vita familiare.
Accanto al grande protagonista ottimi nomi francesi come la Aimeè e la Sassard e i bravissimi Volontè e Moschin.
Sceneggiato da Vancini con Elio Bartolini(sceneggiatore di Antonioni e si vedono le affinità con il regista per le tematiche).
Musiche di Carlo Rustichelli
L’ottimo Enrico Maria Salerno fu candidato, per questa sua interpretazione come miglior attore, ai nastri d’argento del 1967(vinse Totò per Uccellacci e Uccellini di Pasolini)