Le Strisce di Tex!

Da oggi, martedì 12 ottobre 2021, in edicola arrivano “Le strisce di Tex!”, la collana settimanale abbinata a ‘La Gazzetta dello Sport’ e ‘Corriere della Sera’ (in collaborazione ovviamente con Sergio Bonelli Editore) che ripropone nel formato originale le prime storie di Tex; si tratta di una collana mai uscita prima che propone la riproduzione fedele ed integrale delle storie nel formato originale del 1948.
Ci saranno 3 Strisce in ogni uscita per un totale di 66 uscite a circa 6 € l’una.
Periodicamente usciranno dei raccoglitori con 13 buste trasparenti cadauno (prezzo 10 € circa ogni raccoglitore) che potranno contenere le Strisce, il primo raccoglitore in edicola dal 18 ottobre.
Per contenere l’intera collezione serviranno 6 raccoglitori.
L’opera dovrebbe concludersi intorno alla metà di gennaio 2023.
Senza dubbio un’opera maestosa per gli amanti di Tex.

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L’ho vista oggi in edicola al prezzo di lancio mi sembra di 4,90 euro. Da collezionista di Tex (ho tutti i numeri) mi sono domandato il senso dell’operazione. Credo che avere copie anastatiche di quanto già posseduto solo per la curiosità del formato originale non giustifichi l’investimento ma è solo un’opinione personale.

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Non sono un collezionista di Tex, lo è sostanzialmente mio padre.
Mi piace leggerlo di tanto in tanto.
Ma tu le storie editate sulle strisce (che adesso verranno rieditate in questa collana) dove le hai?
Sono già uscite in altri formati?
Grazie :+1:t2:

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I Tex come li conosciamo oggi nascono come raccolta di quelle strisce (infatti si chiamavano Tex Gigante). Solo dal numero 97 sono state scritte storie originali per il formato attuale.
Per farti un esempio, il numero uno di Tex è “La Mano Rossa” ed è diviso in diversi capitoli che non sono altro che le singole strisce del 1948. Infatti il primo di questi capitoli è proprio “L’Idolo Misterioso”, la prima storia di tex in assoluto.

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Diciamo che, per la prima volta in modo ufficiale, escono le strisce tali e quali a come uscirono all’epoca, nel 1948: quindi senza tutte le censure che cominciarono ad apparire già sulle raccoltine a striscia e poi negli albi d’Oro, nella prima serie gigante 1/29 e, purtroppo, nella serie gigante tutt’ora in edicola. Di quest’ultima solo le primissime stampe dei primi 14 numeri riportano ancora i dialoghi originali tali e quali apparsi sulle strisce, seppur con già alcune modifiche grafiche (per correggere errori dovuti a lastre rovinate nella stampa delle strisce e degli albi d’oro precedentemente) ed i primissimi interventi censori (che sarebbero poi esplosi e proliferati in tutte le nuove tirature dei primi 14 albi giganti già pochi mesi dopo la loro prima stampa ormai già esaurita. Successivamente, dal numero 15 del Tex gigante in poi non si presenta piu problema: non esistono prime stampe incensurate e stampe successive non censurate: uscivano già in prima stampa censurati rispetto alle strisce originali che raccoglievano).

A livello anastatico erano già uscite per Piacentini a fine anni 80 e quasi tutte le strisce riproponevano fedelmente quelle originalim, quindi quelle non censurate perchè le anastatiche venivano fatte “fotografando” le strisce originali di prorpietà e collezione di Piacentini stesso, salvo alcuni numeri di cui non disponeva: in quest’ultimo caso allora venivano utilizzati per le anastatiche albi o materiali reperiti qua e la già censurati (all’epoca ancora si sapeva pochissimo delle infinite e sterminate varianti censorie sugli albi di Tex)… la prima serie nella ristampa anastatica “originale” di Piacentini è esattamente fedele alla prima serie originale a striscia, quindi con tutti i dialoghi ed i disegni rigorosamente non censurati, le donnine semisvestite, la coda del cavallo a pagina nonricordoquale non ritoccata (solo nella striscia originale compare difettosa perchè la lastra di stampa si era sciupata: in tutte le altre edizioni esistenti è stata ritoccata tipograficamente), la presenza del nome “Tex Killer” in alcuni dialoghi (anch’essi eliminati in tutte le edizioni successive, in qualsiasi formato) e altri dettagli che nel corso degli anni, tra raccoltine a striscia, albi d’oro, tex giganti prima e seconda serie, ristampe per il servizio arretrati furono pesantemente modificate, censurate, manipolate…

Esistono però anche “bootleg” di questa ristampa anastatica :smiley: che, per svariate ragioni non bootleggano le anastatiche di “Piacentini” (sebbene vengano spacciate per tali) ma invece utilizzano in molti numeri, impianti di stampa presi dalle versioni censurate dei vari albi perchè forse nob avevano a disposizione le anastatiche abbastanza fedeli di Piacentini, o forse perchè cominciavano a diventare così care da dire “famo in un altro modo senza farci sgamare”

Osservando i commenti degli studiosi di Tex, questa edizione ufficiale delle strisce del 2021 (le Piacentini erano “semi-ufficiali” se vogliamo essere generosi) apparentemente è una ristampa assolutamente identica alle strisce origiali che uscirono da Settembre 1948 in poi e quindi assolutamente unica perchè, come già detto, qualsiasi altra edizione o formato successivo (raccoltine a striscia, albi d’oro, prima serie gigante 1/29, seconda serie gigante tutt’ora in edicola, tre stelle, tutto tex, nuova ristampa, ecc. ecc.), tra edizioni ufficiali Bonelli e ristampe anastatiche, cominciarono ad essere modificati anche in maniera brutale, soprattutto nei dialoghi e si è quasi sempre ricorso in buona fede o in mala fede ad impianti di stampa censurati per proporre le ennesime ristampe o le ennesime riedizioni.
Oggi, per la prima volta, utilizzando le collezioni private di alcuni collezionisti, si può finalmente ricostruire le vere e fedeli edizioni originali delle strisce che uscirono all’epoca (alla Bonelli gli impianti di stampa originali non li hanno più perchè furono modificati nel corso degli anni per sottostare ai vari diktat censori del Comitato di Garanzia Morale e quindi le lastre di stampa originali sono quasi tutte andate perdute o modificate)

Oltretutto, rispetto alle anastatiche Piacentini degli anni 80 (ed ai loro “bootleg”), il formato di stampa è assolutamente identico alle strisce originali: tutte le ristampe anastatiche fino ai primi anni 2000, essendo riproduzioni fatte con tecnica fotografica, per ragioni di stampa e di creazione delle lastre di stampa, sono sempre leggerissimamente rimpicciolite. In alto ed in basso hanno leggermente meno porzioni di disegno (si nota soprattutto in copertina, visto che negli interni comunque ci son i bordi bianchi in ogni pagina) rispetto alle strisce / albi originali (è una questione tecnica di creazione lastre e di taglio) mentre queste ufficiali della Bonelli riprendono anche tutte le copertine e gli interni originali senza nessun “taglio” della porzione dei disegni…

L’unica cosa è la carta utlizzata in queste edizioni 2021: buona, ruvida, ma leggermente troppo spessa: in questo erano meglio le anastatiche anni 80-90 con carta di grammatura più leggera che le facevano assomigliare molto di più ad una vera striscia originale (ed infatti molti ce stavano e ce stanno ancora a prova’ di spacciarle come originali… :smiley: )

Vabè spiegazione tecnico-storica pallosissima ma utile per capre che, fondamentalmente l’edizione merita, soprattutto per leggere Tex come era uscito in edicola nel 1948, con dialoghi che oggi sarebbero veramente contro qualsiasi legge del politically correct (tra “dannato negro”, “sporco indiano”, “sterco”, “maledetto”… cose che da una parte fanno ridere ma dall’altra hanno sempre rappresentato il motivo per cui questi dialoghi originali non si siano mai piu rivisti da quel fatifico settembre 1948…

La serie comunque potrebbe andare avanti se ha successo anche se dubito che riescano a riproporre tutte le 976 strisce (ci vorrebbero anni a 3 numeri a settimana)… comunque visto che esiste una situazone abbastanza cnfusa sulle anastatiche di Piacentini degli anni 80 (quelle “originali” ormai costano parecchio e i “bootleg” non si sa mai se contengono le vere strisce originali o son prese dalle versioni censurate dei vari albi per risparmiare sui costi…) e qualsiasi albo di Tex che vi capiti tra le mani (a parte la primissima edizione dei primi 14 numeri, se avete circa 70.000 euro da spendere) presenta dialoghi e disegni censurati… boh, potrebbe essere una collezione interessante.

I raccoglitori… meglio che ve li facciate a mano come faccio io: quelli in edicola son grossi, occupano troppo spazio e contengono troppe poche strisce: ci vorrebbe una stanza intera per contenerli se mai dovessero andare avanti fino alla 976° striscia…

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