Sinossi
Un ex prete strano e disturbato crede di avere il dono di vedere i peccati altrui ed esorcizzare i demoni dai posseduti. Dopo aver assistito a un rituale satanico, decide di esorcizzare alcuni dei partecipanti, infliggendo loro terribili torture, nello stile dell’Inquisizione, che alla fine portano alla morte delle sue vittime indifese…
Il film denuncia l’ipocrisia della moralità religiosa. L’uomo sadico punisce gli altri per peccati che lui stesso è ossessionato dall’eradicazione, mostrando come l’ossessione religiosa possa degenerare in depravazione personale e omicidio seriale.
Presentando un prete squilibrato come il principale antagonista, Franco propone una critica all’istituzione della Chiesa e a come i suoi dogmi possano fomentare la repressione sessuale e la misoginia, portando a comportamenti distruttivi.
Ennesima opera del nostro, con più versioni. Tanto per cambiare. Rimaneggiate e modificate, quasi sempre dal regista medesimo. Io ho il br Severin, ma di recente in Italia è uscito un dvd della Fright Vision che strilla in copertina “doppia versione”. Di sicuro, offre due titoli, coi quali è circolato da noi in sala e poi in home video, ovvero “Le viziose” e “Demoniac”. Il film in sé? Non lo considero granché riuscito. Ma di certo, è curioso ed interessante. In quanto Franco concilia le esigenze “alimentari” della committenza (la famigerata Eurocine’), con quelle sue proprie, oserei dire “d’autore”. Come se , tanto per essere chiari, un Bunuel (con l’iconoclastia e l’anticlericalismo a lui congeniali) incontrasse (anzi, SI SCONTRASSE) col “cinema basso” di un Andrea Bianchi o Bruno Mattei. Un ibrido informe e vagamente osceno, in teoria. Ma a modo suo, e nonostante tutto, il regista iberico portò a compimento un risultato non disprezzabile. E di certo, meritevole di visione.