Les Diaboliques - I Diabolici (H.G. Clouzot, 1955)

Titolo Originale: LES DIABOLIQUES
Regia: Henri-Georges Clouzot
Interpreti: Véra Clouzot, Paul Meurisse, Simone Signoret, Michel Serrault, Charles Vanel
Durata: h 1.54
Nazionalità: Francia 1954
Genere: thriller
Al cinema nell’Agosto 1954

Madonna che bel film.
Noir perfetto come un orologio svizzero. Essenziale come piace a me (anche la colonna sonora è presente solo nei titoli di testa e di coda).
Simone Signoret perfetta.
Nel libretto all’interno del dvd si diceva che Hitchcock dopo averlo visto chiese agli sceneggiatori una sceneggiatura per un suo film. La cosa, dopo averlo visto, non mi soprende affatto.
Bello, bello, bello.

P.s. Vabbè, circa l’edizione del dvd (H & W collezione Noir - edicola): niente extra (solo trailer originale, perlatro molto interessante). Però, data la qualità del film, ci passo sopra

Non a caso Hitchcock portò sullo schermo un altro romanzo della coppia Boileau e Narcejac con La donna che visse due volte. Una pietra miliare del noir, I diabolici; negli anni 70 è difficile trovare un autore di thriller che non vi si sia ispirato, direttamente o meno (Martino e Lenzi lo hanno usato come punto di riferimento per diversi loro gialli). Peccato il finalino “moralista”; preferisco quello più ambiguo e crudele del romanzo.

L’ho rivisto di recente, è una pellicola ben considerata nell’ambito della storia del thriller noir; basta guardare, per quanto fasulla, la classifica di IMDB. Godibilissimo, trama che scorre liscia e sorprese varie. Presentata una Francia tetra, ottime le interpretazioni, le marcate differenze di carattere dei protagonisti. Se mi chiedessero di descriverlo in breve lo indicherei come un prototipo del noir(normali quindi le ispirazioni successive), proprio ciò che si pensa quando si parla del genere. A tratti prevedibile ma stiamo parlando di una produzione del '54…
Tuchulcha: in breve, com’è il finale del romanzo? Non conosco…

Leggilo, lo ha ristampato l’editore Fazi. T’assicuro che non te ne pentirai. Tantopiù che presenta differenze sostanziali rispetto alla versione cinematografica nell’intreccio e nel delineare i personaggi.

Se presenta tutti questi aspetti mi incuriosisce, ho visto la disponibilità della ristampa e penso di includerlo in un prossimo ordine… Tra L’altro non ho mai letto nulla degli autori. Grazie per il consiglio. :wink:
Tornando alla pellicola: parlandone viene fuori il normale accostamento ad ambienti hitchcockiani; senza scomodare il maestro, Clouzot, con quel “tocco francese”, l’ha caratterizzata ed è pienamente riuscita.

Clouzot aveva un approccio personalissimo e innovativo al giallo e al noir. Figurati che a me Il corvo piace perfino più dei Diabolici, quanto a cattiveria e spirito corrosivo. Però è indubbio che I Diabolici abbia codificato in maniera determinante il genere.

Secondo quanto afferma Pascal Mérigeau nel bel saggio dedicato a Clouzot all’interno del volume relativo all’edizione di France Cinema 1998 della Editrice Il Castoro Hitchcock avrebbe voluto assicurarsi i diritti di Celle qui n’était plus,il romanzo da cui Les diaboliques è tratto,ma fu battuto sul tempo da Clouzot.L’altro romanzo di Boileau e Narcejak, da cui il maestro trasse poi Vertigo,D’entre les morts,fu scritto appositamente dagli autori pensando ad Hitchcock,aneddoto rivelato da Truffaut al grande regista inglese e riportato dal critico francese nella monografia citata.

Il romanzo in questione lo edita Sellerio qui da noi. Hitch comunque si prese grosse libertà nella trasposizione cinematografica, anche più di quanto avesse fatto Clouzot con I diabolici.

In effetti Clouzot si prese molte libertà nella trasposizione del romanzo,a partire dall’ambientazione.Racconta infatti Pascal Mérigeau che gli autori del romanzo furono molto sorpresi alla notizia che Clouzot stava provinando bambini in quanto la storia originariamente non si svolgeva all’interno di un collegio privato.A Clouzot del resto più che l’intreccio thriller in se stesso interessava molto di più il discorso della mistificazione presente nella fonte letteraria.Interessante anche la storia delle riprese del film,durate 16 settimane invece delle previste otto, con la creazione da parte del regista,grande manipolatore, di un clima di tensione,testimoniato in più occasioni dalla Signoret, tra gli attori principali che aiutò a rendere più autentici i rapporti tra i personaggi sul grande schermo.

Non solo: nel romanzo non assistiamo a quella separazione netta fra buoni e cattivi (ancorchè pronta al delitto, la protagonista del film è in fondo una vittima) presente nella trasposizione filmica. E i risvolti saffici sono decisamente più espliciti.

Tra le altre curiosità relative al film c’è la partecipazione,non accreditata, di un poco più che undicenne Johnny Hallyday,il cantante-attore francese,che molti forumisti ricorderanno come protagonista de Gli specialisti di Corbucci,nel ruolo di uno degli allievi dell’istituto Dellassalle.

Non ho letto il romanzo, ma comunque ho apprezzato molto il non esplicitare questa tematica, che rende il film ancora più morboso. Visto oggi per la prima volta (di Clouzot avevo visto altro) dopo che ne avevo sentito parlare da anni. Un CAPOLAVORO thriller. Alla fine sembra tutto completamente assurdo, ma tiene incollati allo schermo per quasi due ore. Un meccanismo ad orologeria. Mi ha letteralmente entusiasmato. Il remake con Sharon Stone dev’essere una cosa ripugnante…

Capolavoro, perfetto midnight movie, una sceneggiatura a orologeria che monta una tensione insostenibile. Film a cui tutti hanno tratto scene a piene mani, su tutti Kubrick che a mio avviso ha copiato abbastanza esplicitamente la scena della vasca da bagno alla fine, per non parlare della foto con la sua faccia che compare dietro, ripresa sia da Fulci che da un sacco di film asiatici. Noir, thriller con vene di horror che spaventano molto di più di tanti filmetti attuali. Signoret sublime, del remake meglio tacere. E comunque a mio avviso il finale lascia un dubbio: ma sarà veramente morta?

Mi son deciso e ho acquistato il bluray targato Criterion,
“ovviamente” senza traccia italiana, ma in francese (con sottotitoli in inglese).
Prodotto eccellente, sia per quanto riguarda il master che per il comparto degli extra, corposi e interessanti.
Un must.

Recensione del bluray:

http://www.blu-ray.com/movies/Diabolique-Blu-ray/20816/#Review


http://www.imdb.com/title/tt0046911/?ref_=fn_al_tt_1

Capolavoro noir, cattivissimo e angosciante, dell’ottimo Henri-George Clouzot (autentico genio del cinema, chissà perché non lo ricorda mai nessuno…).
Rivisto negli scorsi giorni dal buon dvd italiano (che contiene anche il doppiaggio originale anche se va detto che quello italiano è eccellente) e mi ha appassionato come la prima volta anche se ovviamente sapevo come andava a finire.
Un noir bellissimo, con una fantastica fotografia in bianco e nero e due interpreti femminili (Simone Signoret e Véra Clouzoz, moglie del regista) assolutamente perfette.
Il colpo di scena finale è stato preso in prestito da tanti altri film venuti dopo e ancora adesso ha il suo perché (ho visto il film con una persona che non l’aveva mai visto e alla fine le si stava slogando la mascella per la sorpresa). Tra l’altro il finalissimo (proprio gli ultimi secondi del film) è fantastico perché apre un nuovo spiraglio inquietantissimo alla storia.

Ricordo che da ragazzino vidi il film e rimasi terrorizzato da una scena:

quando stanno per buttare il cadavere in piscina e si vede la faccia del morto - che poi morto non è - con gli occhi bianchi. Non me la dimenticherò mai. E anche il finale con lui nella vasca che poi si toglie le lenti a contatti mi impressionò tantissimo.

Una cosa che ho pensato da poco riguarda il titolo ma è meglio metterla sotto spoiler.

In francese (e quindi in originale) il titolo è molto ambiguo perché “Les Diaboliques” può voler dire sia “I Diabolici” al maschile o riferito a un genere misto che “Le Diaboliche”, quindi al femminile.
Quindi funziona molto meglio perché fino al twist finale il titolo italiano non ha molto senso dato che sarebbe stato più giusto intitolarlo “Le Diaboliche”.
Non so se mi sono spiegato…

Il dvd (che se non erro era allegato a FilmTv) non contiene extra se non il trailer originale che però è bellissimo.

Del remake con Sharon Stone è meglio tacere.

Non viene ricordato per la nomea di essere stato collaboratore dei nazisti ai tempi della Francia occupata… ma mi ricordo di aver letto da qualche parte che in realtà “collaborò” solamente per avere la possibilità di finire di girare uno dei suoi film (non ricordo quale titolo purtroppo)

Ricordi bene… e aveva una copertina molto bella… in realtà in seguito uscì per Dolmen anche in versione ufficiale (oltre che incluso tra i titoli della serie “noir francese” della H&W), ma con la fascetta differente: questa seconda edizione dovrebbe avere in copertina, se non ricordo male, la locandina che hai postato tu qui sopra… riguardo gli extra credo non si andasse oltre qualche scheda e/o filmografia

Il film di cui parli era IL CORVO ma comunque ha girato almeno 5 film assolutamente memorabili che andrebbero ricordati a prescidere dal suo presunto passato da collaborazionista.

Ma su questo punto sono più che d’accordo, il problema è che il giudizio su di lui continua ad essere influenzato dalla messa all’indice attuata dalla vecchia (e parte anche da quella meno vecchia) critica di sinistra, per cui spesso anche gli autori di capolavori venivano automaticamente “oscurati” per via delle, presunte o veritiere che fossero, vicende extra artistiche. Un po’ quello che è successo da noi con le splendide opere di molti architetti del razionalismo italiano, lasciate marcire fino ai giorni nostri solo perché costruite ai tempi del fascismo. O con registi importanti come Blasetti e in parte Camerini, riscoperti solo in anni più recenti.

Tornando al cinema… probabilmente direi che di capolavori ne ha girati anche più di 5… senza contare il documentario su Picasso, purtroppo uscito da noi in dvd con formato sbagliato. :mad:

Uno di questi è senz’altro Vite vendute, precedente ai Diabolici, visto proprio nei giorni scorsi nell’edizione pubblicata in dvd da Sinister. Clouzot è stato un maestro del cinema, i suoi personaggi sono privi di qualsivoglia morale, e per loro non c’è speranza di redenzione… si veda Yves Montand in Vite Vendute… è capace di investire con il camion il suo compagno di avventure pur di ottenere la soddisfazione dei suoi bisogni.

Grandissimo film.
Segnalo l’assurdo finale nella versione italiana,

in cui il ragazzino dice di aver visto la direttrice, ma l’anziano insegnante gli risponde che è impossibile, perché la direttrice è malata e non può muoversi, essendo a letto in camera sua.

Mentre nella versione francese,

la direttrice sarebbe morta, anche perché prima si vede il marito direttore che le tasta il polso, i due amanti felici e contenti, poi Vanel che esce dall’oscurità e prevede per loro 15-20 anni di galera.

E quando il bambino dice

di averla vista, nonostante sia morta e sia già stata portata via, fa la stessa affermazione di prima, quando diceva di aver visto il direttore nel collegio, nonostante la moglie (e noi) credesse di averlo ucciso.

Al doppiaggio così hanno creato un altro colpo di scena, solo per noi italiani.
Però è senza senso rispetto a quello che si è visto appena prima.

Clouzot non era amato dai giovani critici/registi del cahiers du cinema. Non credo per le accuse di collaborazionismo del ‘43.
E’ capitato nel periodo cinematografico sbagliato. Come René Clement, ad esempio.

(Ho rispolverato questo topic perché ho rivisto di recente il film, ma più che altro per inserire un po’ di tag spoiler, non l’avevo mai fatto)