Bellissimo film del francese Olivier Marchal che narra le vicende criminali della famosa banda dei lionesi tra la fine degli anni 60 e l’inizio dei 70, ma indirettamente, nel senso che lo fa attraverso flashback inseriti in una storia contemporanea dove protagonisti sono i vecchi leader della banda, Edmond Vidal e Serge Suttel, tutti di origine gitane. Una storia di amicizia profonda che lega i due nonostante tutto, anche a scapito delle rispettive famiglie.
Profondo, rigoroso, denso di azione ed anche violenza, contiene in sè il polar, il poliziesco, il film d’autore… Bellissimo, lo consiglio caldamente.
Nei panni dei due protagosti, Edmond detto anche “Momon” e Serge troviamo Gèrard Lanvin e il turco naturalizzato francese Tchéky Karyo, due signori attori con le contropalle. La moglie di Momon è la nostra Valeria Cavalli.
L’ho visto in francese sottotitolato in italiano (custom subbed…), ignoro se sia stato pubblicato in Italia e men che meno se esista con il nostro doppiaggio.
P.S. Ho trovato molte somiglianze a questo film nel Vallanzasca di Placido…
Credo sia ancora inedito, da noi. Spero di poterlo recuperare prima o poi, Marchal è forse l’unico autore di polizieschi contemporanei in grado di coinvolgermi con le sue storie.
Bel film, con tutte le caratteristiche tipiche di Marchal e del polar moderno. Attori esteticamente azzeccati, in questo il cineasta francese non sbaglia praticamente mai. Rispetto a 36 non c’è paragone ma per gli appassionati c’è tanta carne al fuoco. Incredibile sequenza di macchine d’epoca, abiti anni '70 ed acconciature in genere, c’è poco da fare sono stati gli anni esteticamente più belli.
Visto nell’ottimo bluray francese con audio francese e subs inglesi con l’accattivante amaray noir, ci sono ben 30 minuti di scene tagliate dal montaggio originale.
Io ho il DVD italiano e condivido i giudizi positivi, bellissimo noir. Incredibile non sia passato in sala da noi, aveva tutti i numeri per piacere al pubblico secondo me.
Poiché “L’ultima missione” non ha fatto un soldo, i distributori nostrani se ne fregano di Marchal. Il master del dvd italiano è nel formato sbagliato : 1,85 anziché 2,35. Ma come spesso, stupidamente e incomprensibilmente, accade, fra gli extra le scene eliminate sono nel formato giusto!
Io ho preso poco tempo fa il bluray della Eagle (anzi della Sound Mirror, distribuita dalla Eagle) quando era incluso in un’offerta della label, ma scopro solo ora il “dettaglio” relativo al formato che è sbagliato: in Italia escono di continuo edizioni fatte coi piedi e ci preoccupiamo di vedere i film in Ultra HD. Personalmente mi accontenterei tranquillamente di dvd e bluray se fosse garantito quanto meno il formato corretto.
Ma, giusto per rimanere un tantino in topic, Les lyonnais l’hai visto o no? Io confesso di non aver mai visto Gangster… anzi, grazie per la segnalazione, corro a recuperarlo.
Non ancora
In realtà si trova in buona posizione nella pila dei papabili alla visione ma adesso che ho scoperto che il formato del bluray nostrano è sbagliato mi sa che resterà indietro
Però che palle: pensavamo di aver risolto con l’avvento dei bluray l’annoso problema dei master “pan e scan 4:3” di cui si abusava nei riversamenti vhs e nei dvd dei primordi invece dopo Dallas Buyers Club (che subì lo stesso trattamento, a cui la Koch rimediò solo dopo le proteste degli appassionati) questa storia che le “bande nere” vanno eliminate ad ogni costo zoomando le pellicole panoramiche per riempire lo schermo degli odierni televisori 16:9 è francamente intollerabile. Anche perché il più delle volte solo le edizioni per il mercato nostrano subiscono queste manipolazioni arbitrarie.
A proposito…
Killer Klown ma il bluray francese in tuo possesso ha lo stesso difetto oppure il formato è quello originario?
Comprato a scatola chiusa e mai scartato ma non c’è problema, mi ricompro il dvd nell’edizione francese che ha il formato corretto. Il film lo stramerita.
“Gangsters”, non Gangster, non facciamo come certi critici del Tubo che recensiscono “i pòlar di Marchant”.
buon film di intrattenimento
non ho apprezzato le musiche, veramente insipide e soprattutto inutili nella loro invadenza, nè la fotografia dei flashback che contribuisce a dare al film un taglio troppo commerciale, quasi hollywoodiano
per il resto mi ha ricordato un po’ Romanzo criminale e i classici di Scorsese (Goodfellas in particolare), insomma niente che ti faccia svoltare secondo me, però ripeto che si guarda bene
