L'Esigenza di Unirmi Ogni Volta con Te (Tonino Zangardi, 2015)

http://www.imdb.com/title/tt4115786/

Visto distrattamente durante un passaggio su Sky. Il titolo, talmente ridicolo (omonimo del romanzo scritto dal regista), mi ha obbligato a vedere di cosa si trattasse. Non so cosa volesse essere, so cosa di sicuro non è: non è un noir (nonostante un Marco Bocci stropicciato e tenebroso), non è un erotico (nonostante le scene d’amore e di autoerotismo), non è un road movie (statico come una lumaca), non è un film sentimentale (davvero troppo stupido anche per quel traguardo). E’ un pappone indigeribile, con gli attori talmente impegnati ad essere soffertamente in parte da finire fuori parte. La Gerini tiene da sola in piedi tutta la baracca con la sua fisicità dirompente (più ingombrante del film stesso), ma confesso di non essere arrivato neppure in fondo. Peccato perché il finale, pure quello, regala grandi momenti di imbarazzo. Operazione pretenziosa, velleitaria e tuttavia vacua, recitazione sotto i livelli di guardia (Bocci è veramente una macchietta), dialoghi un tanto al kg, ridondanti di ampollosità e prevedibilità. Non gradire il film ed essere accusati magari di scarso “romanticismo” è un attimo, ma siamo alla versione di 3 Metri Sopra il Cielo per cassiere disperate.

Colto da una irrefrenabile voglia di guardare il Trailer su Imdb scopro che il Trailer non è presente ma che nel cast è accreditato anche Antonino Iuorio , attore napoletano piuttosto noto, che interpretava uno dei “Nonni” (Marini, quello grasso e pelato) di Soldati 365 all’alba.

Nonostante questi 2 attoroni l’ho trovato di una noia pazzesca scene di sesso ridicole, una ennesima bella cartolina della Puglia!!!

Poi mi chiedono perché quasi non guardo più film italiani. Cazzo, un titolo così ti fa cadere le palle e ti allontana da una sala appena lo leggi! Cinema italiano. …prrrrrrrr!!!

Quando vidi la locandina la prima volta e lessi il titolo pensavo di aver letto male. Poi l’ho riletto e sì, c’avevo azzeccato. Per tirare fuori un titolo così, secondo me devi essere o completamente fuori di testa oppure… boh, non riesco a trovare altre motivazioni. Non scherzo se dico che mi fa accapponare la pelle. Giuro, penso che sia il peggior titolo di un film italiano che abbia mai visto. Roba da mettersi le mani nei capelli. Non lo vedrò mai, neanche sotto tortura. Oddio, se vorrò farmi quattro risate, forse.

Per dirla alla apocalypse now: “L’orrore… l’orrore…”

Terribile. Semplicemente terribile.

Purtroppo non fa ridere. Il titolo è un autogol, incredibile non rendersene conto. Ma non è la cosa peggiore. Il broncio perenne di Bocci e le sue movenze meccaniche…pare il bimbo a cui la mamma aveva promesso la PlayStation 4 e invece, siccome era in offerta al Centro Commerciale, ha comprato la 3. E lui si era già vantato con tutti gli amici. Certi dialoghi poi (il migliore, credo, quello tra cassiere sulla scopata dopata da una sera e via…mah :confused: ) Sono riusciti a imbruttire pure la Gerini, che non capisco perché si presti a simili schifezze.

Appunto: la Gerini, come donna e come attrice, meriterebbe film ben migliori. In quanto al titolo, non è il peggiore in assoluto: per il cinema italiano, la “pernacchia d’oro” va a “Nessuno mi pettina bene come il vento”, di Peter Del Monte. Imbattibile, direi. .

Direi di aggiungere questi titoli anche alla discussione sui titoli di film più strambi o una roba del genere.

Ah, assolutamente! Ci vanno a pennello!

no assolutamente a The pills, veramente oltre il confine dell’impossibile non solo per il titolo .

Ma nel caso di quello dei TP si tratta di un filmucolo a prescindere. Quelli di Zangardi e Del Monte son opere con pretese…

purtroppo no, c’è la pretesa di essere stracult con citazioni e strizzate d’occhio a Tarantino e al cinema di genere

Ma è pur sempre altra cosa dal voler essere “seriosi”, inseguendo magari i perniciosi esempi di un Antonioni…