L'incredibile storia dell'Isola delle Rose (Sydney Sibilia, 2020)

La fantastica storia dell’ingeniere Giorgio Rosa e la sua micronazione a largo della costa riminese.
In arrivo su netflix

Storia cara a noi riminesi, ne avevamo già parlato tante volte, nostalgico argomento ricorrente delle bellissime cene ittiche del forum in fase digestiva, aspettiamo di vedere questa curiosa e speriamo meno banale di quanto sembri versione romanzata della storia. Già che l’hanno ricreata in maniera errata mi sta un po’ sul cazzo.

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Se ne parla qua:

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Bocciato, troppo romanzato, troppo commediola, non mi è proprio piaciuto, pessima scelta di Elio Germano, bravissimo attore (vedi Suburra) ma scegliere un laziale per interpretare un bolognese al quale non somiglia per niente era proprio necessario?

A discapito di ciò, detto da me che sono del posto, belle le location, gradevole l’isola, anche se alterata. Notevole la rappresentazione degli Anni60 a parte il solito errore di mostrare auto pulite e tirate a lucido ovunque, ci sono anche degli esterni davvero ben fatti, New York, l’autodromo di Imola, la Ducati…

Il film si lascia guardare, ma per chi come me che sono affezionato alla vera storia, c’è parecchio da storcere il naso.

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Ho retto solo fino al minuto 12…un certo modo di fare cinema all’italiana, coi testi che sembrano scritti da un ragazzino delle superiori, la recitazione alla buona, ecc. non ce la faccio proprio a guardarlo. La stessa impressione di @SWAT insomma.
Peccato perchè i primi 2 Smetto Quando Voglio di Sibilia invece mi parevano proprio aver portato una ventata (vabbè, un venticello) di aria fresca.

La storia rimane comunque interessante, ed immeritatamente caduta nel dimenticatoio.
Per chi volesse approfondire consiglio anche Insulo de la Rozoj. La libertà fa paura [2009-S.Bisulli e R.Naccari]

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Articolo che conferma quanto già detto sopra:

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Visto ieri sera, a me (e signora) è garbato, e parecchio. Ottimo il cast, a partire da Elio Germano (la signora continuava a sghignazzare “sembra proprio Swat quando parla”) a Tom Wlaschiha che recita persino in Italiano, da Bentivoglio ad un irriconoscibile Luca Zingaretti, da Leonardo Lidi a Matilda De Angelis, sempre un piacere vedere François Cluzet; Andrea Pennacchi, che interpreta il padre di Rosa, ricorda addirittura Armando Brancia di Amarcord. La storia dell’Isola la conosco bene grazie a Swat e al forum, col suo zoccolo duro rivierasco, e certamente e ovviamente è romanzata, si è voluto mantenere l’idea di Rosa e le fasi salienti, il resto serve a creare una bella storia che piaccia al pubblico. Le auto pulite e tirate a lucido? Ma è ovvio, gli anni 60 sono visti come un’epoca dorata, in fin dei conti non sono tirate a lucido pure in Once upon a time in Hollywood? Ma nessuno fa le pulci a Quentin…
In sostanza, dimenticatevi i piagnistei dei bagnini del forum, e guardatevelo con spensieratezza. Dopodiché se volete potete approfondire la vera storia col bel documentario nel link postato da Lollo.

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Concordo con @almayer
Il film è ben costruito e funziona, la vicenda è dichiaratamente romanzata e non c’è niente di male, è una caratteristica del cinema fare concessioni alla realtà storica per consentirci di sognare, emozionarci, vivere un’esperienza di immedesimazione.
Ma tutti quanti qui dentro lo sappiamo. Il fatto che la vicenda ad alcuni sta molto a cuore e quindi certe libertà fa loro storcere il naso. Ci sta.

Questo commento però è troppo cattivo Lollo dai… In particolare non concordo su scrittura e recitazione

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Ah di…solo perchè mi stai simpatico prometto che ci riprovo, stringerò i denti per una decina di minuti in più e vediamo un po :wink:

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Spero che supererai il blocco e riuscirai a godertelo… In caso contrario mi fischieranno le orecchie mentre mi siluri con decine di imprecazioni e maledizioni! :joy:

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A me ha soddisfatto ma solo parzialmente. Da un certo punto in poi ho avvertito una sensazione di stanca perchè nella seconda parte il soggetto perde un po’ di mordente.
Carino ma non lo rivedrei.

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