Lisa e il Diavolo

Quoto in pieno Tuc. Anche se la sceneggiatura non è curatissima, il film si fa rivedere sempre volentieri. Merito dell’ambientazione suggestiva, della regia convinta e perfino raffinata, dell’impianto tecnico (fotografia e scenografie innanzitutto). Aggiungiamoci un grande (sul serio) Savalas, l’indubbia avvenenza del duo Sommer-Koscina (tutt’altro che incapaci anche attorialmente), un finale da applauso, ed ecco che il “cult” è pronto e gustoso.
P.S. Certo, Alessio Orano era un cagnaccio, ma almeno un difetto va trovato, su…