L'isola delle svedesi (Silvio Amadio, 1969)

Italia
Anno 1969
Regia :: Silvio Amadio

Interpreti :: Wolfgang Hillinger
:: Nino Segurini
:: Ewa Green
:: Catherine Diamant

Genere Erotico
Durata 84’

mer, 6/9 - 03:15, Rete4

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Per la cronaca, è appena uscito in Giappone, purtroppo solo con audio inglese.

per cosa e’ uscito? E’ per caso quel “Le calde notti di Lady Hamilton” uscito per Avanz Entertainment? Perche’ non mi riesce assolutamente aprirne la scheda informativa sul sito

Si, è stato pubblicato dalla Avanz

Lesbo-story malsana quanto basta e figlia legittima di un periodo socio-culturale che scopriva ‘certa’ trasgressione anche, e soprattutto, attraverso il cinema; vedi ‘Le salamandre’ di Cavallone… e il cavalloniano ‘Le altre’ di Renzo Maietto.
In Francia andò in sala nel ‘70, titolato ‘Les biches suédoises’, due anni dopo ‘Les biches – Le cerbiatte’ di Claude Chabrol, improntato su tematiche analoghe.
Eccellente performance di Catherine Diamant, un po’ dimessa invece Ewa Green. A mio avviso, da non perdere.

La regia di Amadio de ‘L’isola delle svedesi’, prelude già alla realizzazione dei due capolavoli giallo-erotici ‘Il sorriso della iena’ (1972) e ‘Alla ricerca del piacere’ (1972).

si,ma sarà tagliatissimo

Io ho una registrazione che passò qualche anno fa, sempre su Rete4:
la sua durata è di 1:78:19 a fronte degli 84 minuti dichiarati su cinematografo.it e sul Giusti.
Il film è per buona parte abbastanza lento, si risolleva nel finale con il classico colpo di teatro. Splendide le location:
l’isola di Caprera sarebbe l’isola delle svedesi! e splendide anche le due protagoniste, Ewa Green (Eleonora) e Catherine Diamant (Manuela), anche se a comparire nuda è sempre Manuela…
Il film mi ricorda molto l’altrettanto lento Interrabang di Giuliano Biagetti, anch’esso ambientato su una bellissima isola, con belle ragazze e molta lentezza.
Molto belle le musiche di Roberto Pregadio, il simpatico direttore d’orchestra della Corrida di Corrado.
Il Giusti segnala la presenza di una canzone cantata da Mina: “Non credere” di Mogol-Ascari-Soffici: onestamente io non l’ho sentita…che abbian tagliato pure questa??? :slight_smile:

eh, temo proprio di si: praticamente quasi 6 minuti di tagli

Eleonora e Manuela di fronte al monumento in onore di Garibaldi.
Correggo, non è Caprera ma la Maddalena.

Ah, che posti…

Catherine Diamant biotta come mamma la creò:

E’ un film che amo molto e che spesso riguardo in una splendida stampa super 8 che esalta la bella fotografia di Massaccesi. Anche il super 8 comunque non mi sembra integrale.

Fu tagliato in origine dalla censura ministeriale, come documenta Alfredo Baldi nel suo “Schermi proibiti”.

Purtroppo il libro di Baldi non è sempre attendibile, perché in alcuni casi i tagli segnalati non si riferiscono all’edizione originaria ma a riedizioni posteriori (come avevo documentato non mi ricordo più con chi, forse Pezzotta).

In questo caso specifico, però, potrebbe esserlo, visto che i tagli televisivi sono altri rispetto a quelli apportati dalla censura ministeriale.

In altri casi - vedi, ad esempio, “Il solco di pesca” - il libro di Baldi è realmente inattendibile.

Sono d’accordo, il tomo baldiano non sempre è attendibile, come forse ho scritto parecchio tempo, avendo avuto per le mani parecchi “nulla osta” ministeriali e avendo riscontrato numerose differenze con quanto riportato da Baldi.

Sembra, comunque, che il film di Amadio durasse in origine 97 minuti. Quindi su Rete 4 è tagliato di 16 minuti, dato che dura 78 minuti, quindi in realtà 81 minuti.

Tagliato abbastanza rozzamente, se la memoria non m’inganna (possiedo infatti una registrazione di qualche anno fa che non ho più rivisto).

Il ciociaro Silvio Amadio (Frascati, Roma, 8 Agosto 1926) promuove tra l’atro la tensione erotica, miscelando elementi ‘gialli’ all’erotismo. Nei suoi film capita sovente che spetta ad un rendez-vous sessuale innescare la violenza e la tragica, irreparabile chiusa. Credo che ‘L’isola delle svedesi’ funzioni anche così, e che in tal senso sia un esempio ben riuscito.

Circa i tagli maldestri di quella malattia neoplastica del cinema italiano, leggasi ‘censura’…beh, per fortuna che qualcuno ha preservato molte scene oramai andate perdute: il mitico Cinesex; ecco una manciata di fotogrammi, tra i tanti ritenuti taboo.

Cinesex - anno II - #28, 1-15 Dicembre 1970.

Silvio Amadio è morto a Roma il 19 agosto 1995 (notizia data in esclusiva dal sottoscritto in “Cine70” n.3).

Silvio Amadio, da alcune testimonianze da me raccolte ad un Festival del cinema, mentre passavo il mio tempo a leccare culi (Ippise dixit), era, sul set, persona sgradevole e maleducata.

Il periodico mensile Cinema (#1, Gennaio 1970)
http://www.bcult.it/schedap.asp?Id=17678

riporta un dato interessante circa il sequestro-censura della pellicola, e la sua successiva reimmissione a distanza di dieci giorni… probabilmente a danno compiuto.

Infatti dopo il sequestro è tornato in circolazione con una durata di 84 minuti (fonte durata: Segnalazioni CCC).