Lo spaccone (The hustler, R. Rossen, 1961)

www.imdb.com/title/tt0054997/?ref_=fn_tt_tt_1

Visto che si parlava del sequel diretto da Scorsese, mi pare doveroso rammentare il film da cui tutto ha avuto inizio. Un’opera assolutamente splendida, che funziona sia a livello ludico (le riprese del gioco sono ancora esemplari), che come tormentata storia d’amore (intensissima Piper Laurie). Ed è soprattutto un film amaro, pessimista, cupo, dove perfino il protagonista alla fin fine è una figura discutibile (presuntuoso e cinico com’è) e meschina (gli ci vuole un lutto per “aprire gli occhi”…). E se la regia di Rossen è grande per (sapiente) “invisibilità”, gli occhi sono ovviamente per gli attori: la succitata Laurie, George C. Scott (in un ruolo di rara antipatia e sgradevolezza), e soprattutto un giovane e gigantesco Newman. Però, ragazzi, quando in scena c’è Jackie Gleason, gli altri rimpiccioliscono clamorosamente: notissimo in patria come comico e showman televisivo ciarliero, il suo Minnesota Fats è un capolavoro di sottigliezza. Poche parole, abiti elegantissimi (ah, quel garofano all’occhiello!) ma sobri, mai uno scatto d’ira o impazienza, è lui il VERO giocatore di biliardo. Monumentale e indelebile, tanto che un quarto di secolo dopo Newman medesimo, all’idea di reintrodurre il personaggio nel film di Scorsese, non ne volle sapere. Oscar alle scenografie e alla fotografia in bianco e nero, che risalta non tanto nel vecchio dvd Fox (poco definito), ma scintilla addirittura nello strepitoso (e consigliatissimo) br: vedi www.dvdbeaver.com/film/Reviews/hustler.htm#h

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