L'occhio selvaggio (Paolo Cavara, 1967)

Non ricordo se sono già stati nominati in precedenza ma questo si potrebbero considerare mondo?:

“L’occhio selvaggio” di Paolo Cavara,1968

L’occhio selvaggio non è un mondo, ma un film sui mondo! Come si fa a discriminarlo illudendosi di poter dormire la notte? Ah, eterno dilemma…
Pitt

Il dvd tedesco (senza audio italiano):

Descrizione articolo: Edizione d’importazione tedesca per questo film italiano - introvabile. Sceneggiato anche da Alberto Moravia e diretto da Cavara ( che collaborò con Jacopetti in alcuni mondo movie ).

http://www.kultvideo.com/articles/ArticleSheet.aspx?aid=4819

Doppiaggio:
Philippe Leroy: Giuseppe Rinaldi
Delia Boccardo: Maria Pia Di Meo
Gabriele Tinti: Cesare Barbetti
Lars Bloch: Pino Locchi
Giorgio Gargiullo: Sergio Tedesco
Luciana Angiolillo: Fiorella Betti
L’attore che interpreta la guida in Malesia è doppiato da Oreste Lionello
L’attore che interpreta il soldato della MP è doppiato da Luigi La Monica

Quando ero su a Helsinki l’avranno trasmesso 30 volte al festival dei documentari, tra gennaio e febbraio. Rigorosamente in italiano sottotitolato, in copia restaurata. Doveva uscire il DVD per la IIF mi sembra ma non so poi se è veramente uscito o no

Segnalo l’uscita (tanto sorprendente quanto gradita) di un libro interamente dedicato a L’Occhio Selvaggio, edito da Bompiani.
Contiene la sceneggiatura del film, il trattamento e numerosi interventi critici.
Davvero un libro prezioso, l’ho ricevuto ora e a una prima occhiata sembra davvero eccellente.

ma del dvd non si sa piu’ niente? Strano perche, come detto, la copia vista a Helsinki l’anno scorso era in italiano e restaurata…

Prossimamente

Oggi ho girato una lunga e interessante intervista con Pietro Cavara (figlio di Paolo) per gli extra del nostro blu ray. È il secondo extra che abbiamo preparato.

Intanto è uscito il DVD italiano del film, edito da Mustang.
Il master è molto buono, non avevo mai visto il film così bene, è stata quasi una prima visione per me. È la copia restaurata dalla Cineteca e l’ho trovata estremamente soddisfacente. L’unico microscopico difetto è stato dato dal blocco dei titoli di testa che sono lievemente zoomati. La cosa non si noterebbe nemmeno ma il cartello col nome di Leroy presenta un evidente taglio in basso. Una piccolezza, ovviamente, che senza quel cartello non si sarebbe mai notata.
Noi non abbiamo ancora finito il master del nostro blu ray quindi non posso dire se questo piccolissimo difetto viene dal negativo o se si tratta di un problema di transfer. Ma, ripeto, è un’inezia.

Gli extra consistono in una presentazione del film da parte di Emiliano Morreale della Cineteca Nazionale (una decina di minuti, ma quelli effettivi sono meno), una fotogallery e una featurette con Alberto Pezzotta, Philippe Leroy e Lars Bloch di circa 25 minuti (non effettivi).
Le dichiarazioni dei due attori mi sono sembrate le stesse contenute nel libro curato da Pezzotta ed edito da Bompiani contenente (tra le varie cose) il trattamento e la sceneggiatura del film.

Su Cavara esiste anche un ricco libro di Fabrizio Fogliato del quale uscirà tra pochi mesi una versione riveduta e ampliata.

Grande film, atto d’accusa di Cavara nei confronti del genere “mondo”, o meglio a come venivano girati i film da Jacopetti e soci (quindi anche da lui). Visto in una copia da vhs, credo.

Il dvd MUSTANG

AUDIO ITA
SOTTOTITOLI ITA
VIDEO 2.35:1 16/9
DURATA 1h33m41s
EXTRA: Intervista a Emiliano Morreale (8min), intervista a Philippe Leroy-Lars Bloch-Alberto Pezzotta (24min), galleria fotografica

Appena rivisto nel bel bluray targato Scorpion release, con audio italiano.
Come extra: il trailer e un’intervista a Lars Bloch realizzata a Roma.
Il film è sempre bello da rivedere. Bloch afferma che il film secondo lui poteva essere una vendetta
di Cavara nei confronti di Jacopetti, ma è una sua interpretazione, perché con il regista non parlò mai di questo.

Rivisto ieri sera nel bluray, un film potentissimo e crudo, un must see per gli amanti del cinema tout court a mio avviso, poiché la riflessione che fa sul genere mondo movie può anche essere estesa alle dinamiche produttive della settima arte in generale.
Philippe Leroy maestoso in uno dei ruoli più belli della sua carriera, un personaggio cinico ed irrisolto interpretato in modo perfetto, senza la minima sbavatura.

Devo dire che rispetto alla prima visione (che feci all’epoca della prima uscita in home video) nel finale non ho per niente empatizzato per la morte della Boccardo… Va bene il fascino magnetico, ma uno stronzo così se l’è scelto ed ha deliberatamente deciso di farsi sottomettere ed utilizzare da lui (ferendo contemporaneamente chi gli voleva bene, ovvero il marito), non era plagio, ne era consapevole… cazzi suoi!

Bello come Leroy cerchi di realizzare esattamente le tipologie di scene che effettivamente poi ritroviamo nei veri mondos dell’epoca: non solo le usanze brutali (la clinica riabilitativa per fumatori d’oppio), la natura crudele (la gazzella che muore di crepacuore), la sanguinosa guerriglia, ma anche le sequenze poetiche e toccanti (il sultano caduto in malora che muore di fame e cerca di acchiappare le variopinte farfalle per mangiarsele).