Long Weekend (Jamie Blanks, 2008)

Non male questo remake del bel film “ecologista” (sui generis) di Colin Eggleston del 1978.

La storia è quella di una coppia in crisi che si trova a passare un weekend in prossimità di una spiaggia isolata. Tutte le loro piccole e grandi mancanze di rispetto verso la natura avranno gravi conseguenze.

Per quasi tutto il film ci sono solo due attori (e un cane) e i loro personaggi, per usare un eufemismo, sono odiosi (ma è giusto così). Lui è interpretato da Jim Caviezel, (sempre più vittima della "sindrome di “Robert Powell” perché, come l’attore del Gesù di Zeffirelli, dopo aver interpretato Cristo ha avuto una carriera al ribasso) mentre lei non ricordo di averla vista altrove.

Il film comunque è teso, costruisce bene il crescendo finale e riesce ad essere inquietante (a suo modo) col suo messaggio ecologista e la natura che si ribella. le dinamiche della coppia in crisi sono molto semplificate ma vabbeh, è così.

Nonostante esista pure un doppiaggio italiano e il film sia passato più volte in tv (sia in Rai che su Sky) non mi risultano edizioni dvd o blu ray qui da noi.

Io l’ho visto in inglese su Netflix. A proposito, fate attenzione perché su Netflix c’è un errore nella locandina e nella trama: hanno sbagliato e hanno messo immagini e crediti di una commedia omonima ma il film visibile è questo di Jamie Blanks.

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L’originale è uscito anch’esso da noi, non al cinema, ma direttamente in tv… Pochi passaggi, purtroppo… Chissà se un giorno spunterà fuori.

Visto su Rai 4, mi sembra. Mai visionato l’originale, posso dire che questo remake l’ho trovato realmente angosciante e ben fatto. Ricorda un po’ il Weir de L’Ultima onda, ma fa più paura.


(A ben vedere, sembra quasi una rivisitazione ecologista de L’Angelo sterminatore di Bunuel)

Visto il remake. Un eco thriller veramente angosciante. Allora ho recuperato quello dei '70 arrancando i subs in rete… devo dire che è uno di quei pochi esempi di remake paralleli per qualità all’originale. Il primo comunque ha un “peletto” in più di suspence. Pochi fotogrammi cambiano tra i due. C’è molta fedeltà nella seconda trasposizione. Consigliatissimi comunque.