L'Ora Del Mistero - Hammer House Of Mistery And Suspence (1984)

È la storia di una campionessa di golf americana che durante una tournée in Inghilterra viene fatta sparire da un riccone che ha bisogno del suo sangue per sopravvivere con continue trasfusioni (il suo gruppo sanguigno è rarissimo).

Stasera ho visto In Possession. Bellissimo, angosciante e terrificante, per adesso, assieme a Child’s Play è di gran lunga l’episodio migliore. E anche questo è diretto da Val Guest. Davvero bello, tensione a mille e angoscia a secchiate.

Ah sì, l’episodio della campionessa di golf è quello da cui manca l’audio italiano, c’è solo la traccia inglese. Molto bello in effetti. Lieto ti sia piaciuto In possession, a me come dicevo regalò qualche notte insonne.

Visto ieri, i fratelli però si chiamano Verne, non Vernon :rolleyes:

Mi è piaciuto, molto rock and roll nella colonna sonora e con una prima parte molto misteriosa. Poi diventa un po’ prevedibile ma regge bene fino al finale (non proprio a sorpresa ma godibile).

Ho anche visto parte degli extra con le ottime interviste a Val Guest e John Hough, ben condotte e molto interessanti.

Ho questo episodio in italiano.

Proseguo inesorabile con la visione dei vari episodi. L’ultimo che ho visto è stato “The Sweet Scent Of Death”, diretto da Sasdy. Non lo metto tra i migliori, parte bene ma poi diventa prevedibile e poco coinvolgente.

In ogni caso il livello medio della serie (mi mancano 3 episodi) è davvero alto.

Sì, alcune cose le trovo perfino più inquietanti rispetto alla precedente Hammer House Of Horror.

Visto un altro episodio: “Paint Me A Murder”.
Carino, non straordinario ma godibile.
la protagonista (bella e brava) è una delle cantanti dei The Mamas and The Papas.
La storia è vagamente sovrannaturale ma per quasi tutta la sua durata è abbastanza “realistica”.
In questa serie la mia predilezione va agli episodi apertamente fantastici.

Piccola curiosità su questo episodio: i titoli di testa hanno una musica diversa dal resto della serie ma solo nella versione in lingua originale. In quella doppiata c’è la stessa musica di sempre.

Visti i primi 7 episodi su 13, a me personalmente la serie per ora pare MOLTO inferiore rispetto alla precedente Hammer House of Horror (da noi I racconti del brivido). :frowning:

Condivido con chi scrisse che avendo ospiti/stelle statunitensi in questa seconda serie, il taglio era appunto molto più americaneggiante, televisivocommerciale e blando della prima. Spero gli ultimi 6 mi facciano cambiare idea… :o

Lieve OT: due serie che pagherei oro anzi petrolio (visto il prezzo attuale) per avere in italiano sono l’australiana “Il tocco del diavolo” del 1973-74, quella introdotta e chiusa da un luciferino Anthony Quayle e ovviamente “Thriller” di Brian Clemens del 1973-1976 che qui in Italia ricordo con sigla finale di Riccardo Del Turco “Winter Flower” :D. Ricordo anche su Canale 5 o Telemilano 58 (?) a fine 70 o inizio 80 una serie chiamata “Thrilling” ma non so che diamine fosse… :confused:

Visto un altro episodio ancora: “The Corvini Inheritance”.
Non male anche se il finale era molto prevedibile.
Quest’episodio era diretto da una donna (Gabrielle Beaumont), il cui nome non mi diceva nulla. Scorrendo la sua filmografia ho visto che è una veterana della tv americana (ma lei è londinese) e che ha diretto episodi di un sacco di serie diverse

E poi il protagonista è il mitico Acciaio della serie Tv Sapphire & Steel… vero, finale scontato. Però nell’insieme l’ho trovato inquietante lo stesso.

Sì, la storia regge, il finale era telefonato ma alla fine tutto resta molto compiuto e anche un po’ inquietante.

Il protagonista lo ricordo anche come interprete di Giuda in un film su Gesù di quelli col cast spaziale. Forse era “La Più Grande Storia Mai Raccontata”.

Attualmente fa il coroner in non ricordo quale serie tv poliziesca, 'na roba che va in onda sulla RAI credo.

(Era anche il protagonista di uno dei miei eco-thrillers preferiti, Dogs - questo cane uccide)

La serie a cui ti riferisci è NCIS… ma David McCallum, oltre ovviamente a “Zaffiro e Acciaio”, è stato anche uno dei protagonisti della mitica serie “The man from U.N.C.L.E.” e ha interpretato un sacco di film più o meno importanti, come protagonista o comprimario, anche il nostrano “La cattura” di Paolo Cavara

tra le altre curiosità… ha inciso diversi album per la Capitol prodotti dal grande David Axelrod ed è stato il primo marito di Jill Ireland, dalla quale ha avuto 3 figli

Negli anni sessanta, McCallum ha registrato alcuni album per la Capitol Records con il produttore David Axelrod: A Bit More of Me (1966) e It’s Happening Now! (1967). Il più noto dei suoi pezzi è probabilmente The Edge, eseguito anche dal Dr. Dre così come il riff di The Next Episode. Musicista di formazione classica, ha concepito in questi album un suono in cui si fondono oboe, corno francese, chitarra e batteria.

Nel 1963 McCallum partecipò con Charles Bronson al film La grande fuga. Sul set presenta l’allora sua consorte Jill Ireland a Bronson. Jill in seguito lo lascerà per sposare proprio lo stesso Bronson. Dopo la morte di James Garner e Richard Attenborough, da Agosto 2014 MacCallum e John Leyton sono gli unici attori superstiti del film.

Visto ieri “L’eredità Corvini” e anche io l’ho trovato molto inquietante e disturbante, dal prologo (quasi alla “Uccello dalle piume di cristallo” uomo nero vestito incluso) alla fine. Sinora per me uno dei migliori e più riusciti episodi visti (mi mancano gli ultimi 3), soprattutto dopo il fiacco “L’uomo che dipinse la morte” ed il carino ma nulla più “Il dolce profumo della morte”.

Ho visto l’unico episodio che ancora mi mancava: And The Wall Came Tumbling Down.
Non male, abbastanza inquietante e cattivo. Buffo come l’attore che interpreti il capocantiere assomigli tantissimi a Gualtiero Jacopetti (capelli a parte) e invece quello che interpreta il prete satanico sia una specie di Nello Pazzafini.
Comunque è un buon episodio, sicuramente nella media.

Alla fine tirando le somme devo dire che questa serie mi ha fatto buona compagnia per parecchie sere, i due episodi migliori sono senza dubbio In Possession e Child’s Game (per i miei gusti, dico) e anche Mark Of The Devil mi è piaciuto parecchio.

And The Wall… lo considero il più “americano” degli episodi, nel senso che lo trovo in sintonia con tanti horror a stelle e strisce anni 80 come storia e atmosfere. Anche se indubbiamente il tocco british si avverte pure qua.

concordo, diciamo buono con un ottimo attore protagonista (il “maratoneta” col caschetto, per quanto corre in tutto l’episodio) ma rovinato da un’imbarazzante Barbi Benton addirittura come protagonista (una delle attrici più insulse, inespressive e improbabili della storia, non a caso ex coniglietta di Playboy chissà messa li da quale produttore…), che il capocantiere (già ne “Gli infallibili tre”) si vede chiaramente vuole solo portare a letto, e come biasimarlo. :slight_smile:

Un mito il sosia di Tony Iommi dei Black Sabbath (o viceversa) nel ruolo appunto del prete satanico: il maranzissimo Peter Wyngarde! Insomma piccolo capolavoro del trash questo episodio, che in tal senso fa coppia con l’ultimo del campo da Tennis :rolleyes: :smiley:

Ho finito di vedere i primi 3 episodi, molto belli anche se “Accade a Praga” è parecchi gradini sopra. Non so se è stato già segnalato ma nel primo disco la schermata menù degli episodi 2 e 3 sono sbagliati.

Ho un ricordo molto distinto di una cosa che mi segnò profondamente quando ero piccino, era tarda mattinata o comunque l’orario era intorno a mezzogiorno ed in TV trasmettevano questo telefilm che cominciai a guardarlo con una certa curiosità ed un senso di angoscia e paura che ricordo ancora oggi a distanza di quasi 30 anni. Non sono mai riuscito a capire di cosa si trattasse ma i ricordi erano piuttosto chiari, una famiglia rinchiusa in una casa murata. Ancora di più ricordo che cercavano di scappare scavando un buco nel pavimento e si trovavano la strada sbarrata da una lastra in metallo con impresso un simbolo ricorrente. Avevo chiesto anche lumi sul forum se qualcuno ricordava qualcosa e con mio rammarico i risultati erano pari a zero. Stasera proseguo la visione de “L’ora del mistero” cominciata una settimana fa e con grande emozione mi rivedo quel piccolo film che tanto mi aveva turbato. La capacità di spaventare è rimasta immutata, l’angoscia è sempre presente e mi sono ritornati in mente il dettaglio del blob verde ed il finale beffardo.

Sono commosso.


Confermo che era il 1986 o 87, ora di pranzo o tarda mattinata. Ne sono sicurissimo perchè ricordo mia madre che preparava il pranzo che mio papà stava per arrivare.