Visto ieri sera in dvd, molto bello l’ultimo film del maestro iberico, un film sul cinema e sul dolore/amore che è la costruzione di un film, i compromessi con i produttori, lo sfacelo che può provocare un montaggio sbagliato, realtà e finzione e omaggi/citazioni/comcatenazioni. Si va dalle citazioni dirette a Donne sull’orlo di una crisi di nervi, al Viaggio in Italia di Rossellini, a Fritz Lang & Louis Malle, per non parlare della bravissima Penelope Cruz che gioca a fare Audrey Hepburn e Marylin. Un tour de force emozionale, bellissimo. Da segnalare anche Rubén Ochandiano, già “scoperto” da Salvatores in Amnésia, sempre inquietante.
sì anche a me è piaciuto abbastanza, anche se devo dire che nel finale secondo me svacca pesantemente, tra spiegoni e lungaggini che dopo due ore di film andavano quanto meno limate se non evitate
comunque Almodovar rimane un regista di gran classe e questo film vale la pena di essere visto anche solo per l’atmosfera e la forma
Rivisto di recente nel dvd Warner. Forse mi ha impressionato leggermente meno rispetto a quando lo vidi in sala, ma la sceneggiatura che sapientemente “oscilla” fra due epoche, la storia in sè, e le prove attoriali, lo rendono sicuramente un film notevole, appetibilissimo anche per gli spettatori non “almodovariani” fanatici. E lode eterna a Pedro per aver ben spogliato la Cruz…
P.S. Inoltre, un fatto “storico”: per la prima volta nel suo cinema, Almodovar mette al centro dell’azione un uomo, eterosessuale. Per lui, fatto clamoroso a dir poco…