Luigi Zampa: autore completo o semplice artigiano?

eh?!
povero Zampa.
per quanto mi riguarda, è tutt’altro che mediocre…
e film “azzeccati” ne ha firmati tanti… imho.

opinione sacrosanta o meno, potrei citare almeno -almeno- una decina di ottimi film di Zampa.
qui sforeremmo nell’ot e quindi evito… magari quando avrò una giornata meno incasinata di questa apro un topic totalmente dedicato alla questione.

e sempre per quanto riguarda la mia opionione, che non ha cmq la pretesa di essere “sacrosanta”, Zampa è Autore ingiustamente bistrattato e maltrattato dalla solita prassi fighetta della critica (fortunatamente almeno Pezzotta con il suo “ridere civilmente” ha tentato di far giustizia di tanti luoghi comuni).

Non vorrei aver dato l’impressione di essere sarcastico, una cosa che non faccio mai, che detesto proprio. Intendevo dire sul serio: ciascuno ha i suoi punti di vista, non è mia intenzione fare polemiche a vanvera. Mi scuso, comunque, per l’eccesso di zelo.

Non è tanto questione dell’esser “fighetti” di certa critica, quanto, il dato di fatto che Zampa sembra maggiormente abile a rovinare delle buone idee piuttosto che a svilupparle. Infarcisce i suoi film di tante scene e personaggi inutili che poi non riesce a gestire. Se fai la scelta di un soggetto e ne tiri fuori una sceneggiatura, una volta che l’hai firmata e hai accettato di girarla, devi essere sicuro di di essere all’altezza del compito. Zampa commette spesso sempre gli stessi errori, troppi personaggi, troppi registri differenti - come, appunto, in Gente di rispetto che non è proprio un grande film…
Zampa non è un autore, non possiede una sua poetica personale, è solo un mestierante del cinema italiano che col trascorrere delle mode, si è progressivamente adattato e prestato a girare dei film a tema. Ha il suo mestiere, conosce la tecnica, ma non è un grande.

E Alberto Pezzotta, è un critico che stimo parecchio…

Splitto qui la discussione su Luigi Zampa sorta nel thread dedicato al film da cui prende nome questo forum

Questa la scheda di wiki dedicata al regista romano http://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Zampa

questa invece la sua filmografia:

Risveglio di una città (1933)
L’attore scomparso (1941)
C’è sempre un ma! (1942)
Signorinette (1942)
Fra Diavolo (1942)
L’abito nero da sposa (1945)
Un americano in vacanza (1946)
Vivere in pace (1947)
L’onorevole Angelina (1947)
Anni difficili (1948)
Campane a martello (1949)
Children of Chance (1949)
È più facile che un cammello… (1950)
Cuori senza frontiere (1950)
Signori, in carrozza! (1951)
Processo alla città (1952)
Siamo donne (1953) - episodio Isa Miranda
Anni facili (1953)
Questa è la vita (1954) - episodio La patente
La romana (1954)
L’arte di arrangiarsi (1954)
Ragazze d’oggi (1955)
La ragazza del Palio (1957)
Ladro lui, ladra lei (1958)
Il magistrato (1959)
Il vigile (1960)
Anni ruggenti (1962)
Frenesia dell’estate (1964)
Una questione d’onore (1965)
I nostri mariti (1966) - episodio Il marito di Olga
Il medico della mutua (1968)
Le dolci signore (1968)
Contestazione generale (1970)
Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata (1971)
Bisturi, la mafia bianca (1973)
Gente di rispetto (1975)
Il mostro (1977)
Letti selvaggi (1979)

Dite la vostra sul regista e magari segnalate i film in cui per voi si intravede la mano dell’autore oppure quelli che lo fanno avvicinare alla categoria dei mestieranti.

Ho volutamente evitato di aprire un poll per alimentare la discussione e non confinarla ad una semplice battaglia pro o contro.

ah, avevo frainteso… pardon allora.
scusa anche me quindi!

su tutto questo dissento totalmente.
e mi spiace davvero tantissimo non potermi permettere oggi di continuare il dibattito, ma purtroppo sto aspettando un render che finirà entro pochi minuti e mi toccherà sconnettermi.

in ogni caso su una cosa sono totalmente d’accordo: ognuno ha i suoi gusti :wink:

Anni difficili (1948)
Processo alla città (1952)
Siamo donne (1953) - episodio Isa Miranda
Anni facili (1953)
Questa è la vita (1954) - episodio La patente
La romana (1954)
L’arte di arrangiarsi (1954)
Il magistrato (1959)
Il vigile (1960)
Anni ruggenti (1962)
Il medico della mutua (1968)
Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata (1971)
Bisturi, la mafia bianca (1973)
Gente di rispetto (1975)
Il mostro (1977)

già questi, tanto per cominciare, per me sono film che vanno dal buono all’ottimo… Gente di rispetto compreso.
se poi prendessimo in esame L’Arte di Arrangiarsi, Il Vigile, Bisturi e Il Mostro… beh… direi che l’Autore c’è tutto.

mò devo abbandonare per forza però :frowning:

Ma la tua opinione è sacrosanta!
Solo che dovresti elencare i tanti film riusciti… :-p (non qui che siamo gia OT)
A parte Gente di rispetto,per esempio, Una questione d’onore è un film riuscito? L’onorevole Angelina è carino ma, secondo me, Zampa è sempre stato un mestierante della commedia all’italiana e niente di più.

Nessun problema, davvero! :partyman

Tornando in argomento (e ringraziando mister.steed, per aver rimediato al quasi-OT) insisto nel difendere il mio punto di vista: scorrendo la filmografia, mi sembra evidente come Luigi Zampa mano a mano si sia adeguato ai tempi passando dalla commedia neorealista sino ad arrivare a un certo tipo di cinema con velleità politico-civili.

Sono costretto a tirare in ballo altri registi a mo’ d’esempio altrimenti non riesco a impostare il discorso, so che non è proprio regolamentare ma cercherò di non divagare: onde evitare di esser frainteso, ricordo che i miei registi di culto sono: Luigi Bazzoni, Mario Bava, Corrado Farina (anche se ha fatto solo due film, la stoffa c’è), Eriprando Visconti, Antonio Pietrangeli e tanti altri poco conosciuti e studiati…

Ecco, faccio subito un esempio: quando, Pietrangeli, un autore sempre snobbato, con i pochi “scomodi” film che è riuscito a fare, parlava di isolamento, di alienazione, della falsità dei rapporti interpersonali in una società di cui si intravvedevano certe derive (tutto questo, soprattutto, visto dall’ottica femminile) veniva demolito da recensori e critici dell’epoca e quasi contemporaneamente, un regista come Mario Bava si trovava quasi costretto a vendere la macchina per riuscire a finire un film, Luigi Zampa girava con i soldi di Cristaldi e/o Ponti: perché mai? Evidentemente, Zampa faceva parte del giro giusto, non è che - IMHO - fosse più bravo…

Zampa non si può dire nemmeno che avesse un suo stile: Dario Argento, aveva un suo stile; Sergio Leone, aveva un suo stile; persino un regista a volte discutibile come Lucio Fulci aveva un suo stile! Fulci mi sembra, poi, l’esempio più particolare, dato che nella seconda parte della sua filmografia, si trovò quasi ai confini con un certo autorialismo, perché nei suoi film sono effettivamente presenti dei temi ricorrenti, uno su tutti quello dell’occhio, dello sguardo brutalizzato, di cui è stata fatta da diverse parti un’interpretazione in chiave psicoanalitica (chi ha la possibilità, si ri-legga il bellissimo volume di Albiero e Cacciatore dedicato a Lucio Fulci con le letture dei suoi film che trovo molto interessanti)
Si può dire lo stesso di Luigi Zampa? Secondo me no: il termine mestierante non lo uso in senso dispregiativo, d’altronde, tutti i registi di genere erano/sono dei mestieranti, dal più abile al meno abile. Luigi Zampa che è stato anche piuttosto discontinuo a livello qualitativo, a parte pochissimi film azzeccati, non mi pare fosse meglio dei registi che, per esempio, ho citato in alto.
Tutto qui. :cool:

continuo a pensare che il suo cinema sia stato ed è ancora frainteso, nella maggior parte dei casi.
e mi tocca necessariamente citare Pezzota quando insinua un dubbio sacrosanto a quanti continuano a dire che il regista in questione non ha stile.
ovvero (non cito testualmente eh): ma siamo sicuri che queste regie spesso essenziali e apparentemente prive di stile non corrispondano invece ad una precisa scelta stilistica?
e cmq, fare paragoni con Fulci etc etc mi sembra inutile… perché dover fare paragoni e stabilire se Fulci è meglio di Zampa o se Zampa è meglio di Argento etc etc ?
il punto è capire, partendo dai suoi film, se è davvero così mediocre come viene dipinto o se, invece, come penso, sia un Autore.
per me, e ribadisco per me, Zampa è a tutti gli effetti un Autore.
passi falsi nella sua carriera ne ha fatti così come è successo a Fulci e tanti altri… restano invece i TANTI film buoni e un manipolo di titoli notevolissimi su cui è inutile glissare.
io ho stilato una lista di una decina di titoli che reputo sbagliato sminuire…
L’Arte di Arrangiarsi, Processo alla Città, Bisturi, Il Mostro PER ME sono dei gioielli assoluti e fanno di Zampa un Signor Regista nei confronti del quale bisognerebbe soltanto portare il massimo rispetto.
punti di vista.

In questo caso sono d’accordo con te, infatti, non critico Zampa da quel punto di vista. Lo rispetto e vedo i suoi film senza problemi; dico solo che non è stato un grande regista come alcuni sostengono e che deve il successo di alcuni suoi film più che altro alla presenza di attori/attrici come Sordi, Tognazzi, Manfredi e Magnani.

Non paragono Luigi Zampa a (esempio) Lucio Fulci: faccio solo notare come registi magari bistrattati da recensori e critici dell’epoca, avessero maggiori credenziali di tipo autoriale rispetto a un regista spesso approssimativo che, tutto sommato, ha fatto cinema di genere né più-né meno come Bava e/o Corbucci.
Secondo me lo stile è importante, come la classe, non è solo una questione di tecnica: anche Joe D’Amato conosceva la tecnica cinematografica, ma non è stato un grande regista tantomeno un autore…

Processo alla città è un altro film di Zampa tra quelli che salverei (ma non dimentichiamoci della collaborazione, fondamentale, di Francesco Rosi), assieme - l’ho gia detto - a Il medico della mutua (film molto importante che creò dibattito anche a livello politico).

Da menzionare anche la collaborazione con Vitaliano Brancati nei tre film Anni difficili, Anni facili eL’arte di arrangiarsi. Un mini ciclo a cui aggiungere il gustoso Anni ruggenti.

niente Vianazzi, massimo rispetto per le tue opinioni ma abbiamo concezioni totalmente diverse.
anche rispetto al caso citato sopra sono in disaccordo.
ma evito di far aprire a Steed un altro topic su D’Amato grande regista o meno :smiley:

tornando a Zampa, ha ragione Mark a sottolineare la collaborazione -preziosissima- con Brancati… e la triade citata è, infatti, un altro esempio abbastanza esplicito di quanto sostengo.
e cioè che Zampa non è un regista mediocre.

Provando a sintetizzare quanto emerso da questo dibattito, credo si possa dire che Luigi Zampa, quando si è trovato a collaborare con scrittori come Rosi (poi diventato egli stesso grande regista e autore) e Brancati, è riuscito a confezionare (poiché, credo che quella di “confezionatore” fosse la sua giusta dimensione) film di un discreto livello ma venendo a mancare quella collaborazione IMHO fondamentale, si è ridimensionato come uno dei tanti registi di genere italiani, vivendo un po’ della luce riflessa di quei film di successo.

Ma è perfetto! Ci sta, siamo su un forum, l’ho detto tante volte, è normale avere punti di vista opposti, avere anche delle basi diverse sulle quali ci si è formati. E’ giusto sia così.

Guarda Herzog e Kinski: alla fine di ogni scontro, anche dei più violenti, andavano a cena assieme. :wink: