L'uomo con la macchina da presa

Titolo originale Celovek s kinoapparatom
Produzione URSS
Anno 1929 b/n
Regia :: Dziga Vertov

Interpreti
Genere Documentario/Sperimentale
Durata 67’

ven, 7/4 - 04:55, RaiTre

Bel film di cui starei a chiaccherare ore se domani non avessi un esame e se non dovessi ancora riguardarmi due libri!

PS Io sposterei questo thread nella sezione tutto il resto :wink:

Un bel trip, tra l’altro era uscita pure la versione ottimamente musicata dai Cinematic Orchestra. Fondamentale.

Dev’essere la stessa che passa su rai 3!

Quelle musiche davvero evidenziano in maniera eccezionale le qualità puramente formali del film, non l’ho mai visto muto ma penso che non sarebbe la stessa cosa!

Il film è stato proiettato qualche mese fa in un cinema d essai qui a Forli per la rassegna: GLI INSOLITI NOTI - I GRANDI FILM DEL CINEMA MUTO - CARTA BIANCA A MARIO MONICELLI E GOFFREDO FOFI. Doveva aprire la rassegna Monicelli, con una presentazione. Poi si ammalò e diede comunicazione di non poter presenziare. Quindi, forse stupidamente, non andai per niente.

IMPRESCINDIBILE

stanotte a fuori orario

orario Ghezziano ore 5.55

(io metto il timer dalle 4 alle 7…tanto per non sbagliare…:smiley: )

In tv passa la versione COMPLETAMENTE muta.

Confermo.
Versione COMPLETAMENTE muta

Non ho mai visto il film di Vertov. Dovrebbe essere il capostipide del cinema cosiddetto diretto, insieme a “Nanook, l’esquimese” di Flaherty, se non ricordo male. L’arte vertoviana caratterizzata da un cinema al servizio della rivoluzione. Bah!
Comunque per chi, come me, non l’avesse mai visto, questa notte lo passano a FUORIORARIO, insieme a “Sciopero” di Ejestein e a “Taurus” di Sokurov.

Buona visiooonneeee…!!!:smiley:

Ho visto non molto tempo fa il film di Vertov e secondo me è molto diverso da “Nanook of the North” di Flaherty. Il film di Flaherty ha una struttura narrativa che manca a quello di Vertov. “Nanook of the North” è un film/documentario sugli inuit che sfutta le potenzialità del mezzo cinematografico, “L’uomo con la macchina da presa” è cinema che parla principalmente di se stesso.

Infatti in questo modo bisogna vederlo perché il regista (come scritto nel cartello all’inizio della pellicola) ha concepito il film proprio in questa maniera, senza nessun commento musicale di sottofondo… Ghezzi lo sa per questo lo passa sempre totalmente muto.
Diffidate quindi, nel caso aveste intenzione di visionarlo, da versioni musicate in video o “dal vivo” che tradiscono il progetto originario di Vertov e del suo cine-occhio

E io infatti ho sempre diffidato vedendo Chelovek s kinoapparatom solo in versione completamente muta, ma ho scoperto da poco la versione musicata dai Cinematic Orchestra (credo): una soundtrack pazzesca, lo slap del basso la fa da padrone, pare un mix tra i Bauhaus e i primissimi Spandau Ballet; poi Vertov si rivoltera’ nella tomba…ma questa ‘‘nuova versione’’ devo dire che mi ha fatto ancora di piu’ apprezzare il film.
Scusami Dziga!

Questo è il classico esempio di un film sul cinema, sul fare cinema, senza teatri di posa!! L’ammirazione di Vetrov per la macchina da presa, questo mezzo nuovo per l’epoca, lo riallaccia a quelle che sono le teorie ed il manifesto del Futurismo.

Presi tempo fa un’edizione DVD patrocinata dalla tv franco-tedesca ARTE. Un’edizione coi fiocchi. Un restauro perfetto, calcolando che il film è degli anni 20. Contiene anche un documentario sul film , se ricordo bene è sui luoghi dove e stato girato il film rivisti e rivisitati oggi, tutto in tedesco naturalmente. Contiene diverse colonne sonore, quattro piste diverse…mi sembra, comunque concordo con quanto detto sopra: il film è pensato - girato - editato - SILENT quindi cosi dev’esser visto. Ma basta abbassare tutto l’audio e vedi l’originale.