Malizia (S. Samperi, 1973)

DVD:
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Comprato stamante in edicola a 5€, era in allegato con “Il messaggero” che ho saggemente lasciato al barista misto edicolante.

Appena lo play-o saprò dirvi qualcosa di più in merito alla qualità dell’ edizione.

E’ ottima e uncut

Ottimo… mi hai risparmiato la fatica :smiley:
Così me lo visionerò con calma a tempo debito.

il master è eccellente. anch’io l’ho preso in edicola

Visionato solo perchè è ambientato “a casa mia” con zero aspettative, invece il film regge alla grande e ha una carica erotica perfettamente giostrata. Non è così spinto visivamente (a parte un po’ il finale, con la divina Laura nuda e inseguita da una flebile luce di torcia elettrica, ma è molto audace nell’atmosfera e gli attori se la cavano egregiamente. Davvero un gran film

Malizia su IMDB

…per quei pochi sul forum che non lo avessero ancora visto, checché se ne possa pensare la prima tetta si vede solo al 73esimo minuto (e che tetta però!), per dire che il film è tutto fuorché volgare o sbracato; anzi, Samperi dà prova di una misuratissima eleganza, complice anche la spettacolare fotografia di Vittorio Storaro e le musiche di Fred Buongusto, ed un erotismo casalingo misto ad una preziosa ironia.

Samperi gioca tantissimo sulla “malizia” e sulle ambiguità, prima fra tutte quelle di Angela La Barbera/Laura Antonelli. La Antonelli consentiva di creare un personaggio molto sfumato e sfuggente, innocente e docile ma anche estremamente tentatore, una donna umile, semplice, ma anche macchinatrice. Samperi descrive la Antonelli come un viso di madonna su un corpo assai meno “sacro”, una porcellana che sotto un’apparente purezza nasconde una carica di femminilità devastante. Nonostante Angela sia sempre dimessa, in ciabatte, scapigliata e con vestitini da serva, il richiamo erotico che esercita sui maschi della famiglia La Brocca (e sullo spettatore) non conosce eguali, proprio per quel misto di sottomissione e dominazione che esercita al contempo. Le sue azioni sembrano disinteressate, ma in realtà un guadagno di Angela c’è sempre in ciò che accetta di fare apparentemente suo malgrado. Ed anche alla fine, tra lei e Ninuzzo non è chiaro chi concupisca chi. Indicativa la scena del black out elettrico (col tipico gioco di luci samperiano) che inizia con accenti fortemente drammatici e poi muta totalmente chiave, diventando dapprima una caccia scherzosa e godereccia, e poi un vero e proprio momento di lussuria, reso ancora più scottante dal fatto che Ninuzzo è appena un adolescente e che la Antonelli lo consola “durante”, ripetendo ossessivamente la frase: “Fotti bambino mio, fotti bambino mio”. Di lì a breve il “bambino” sarà realmente suo, poiché lei ne diventerà la matrigna, creando un corto circuito molto pericoloso. Dal canto suo Ninuzzo, oramai svezzato, si dedicherà ad una procacissima vedova del paese (Angela Luce).
Il ruolo di Turi Ferro fu inizialmente pensato per Tognazzi o Manfredi, così come la produzione avrebbe voluto Mariangela Melato come protagonista femminile, ma Samperi insistè per la Antonelli, che aveva visto ne Il Merlo Maschio con Buzzanca. Segretario di produzione un certo Neri Parenti. Successo esagerato al botteghino. Ninuzzo /Alessandro Momo morì l’anno dopo in un incidente stradale. L’anno dopo Malizia, Samperi tentò il bis con Peccato Veniale, sempre con la coppia Antonelli/Momo, sempre con gli sceneggiatori Jemma e Parenzo, e sempre con le musiche di Buongusto. Nel '91 invece volle girare il sequel effettivo, quel Malizia 2000 - che purtroppo non ho mai visto - distrutto dalla critica di ogni ordine e grado, e che costò alla Antonelli la devastazione fisica.

E purtroppo anche quella mentale. :frowning:

Ma il tempo debito poi arrivò?

Visto, paradossalmente, per la prima volta nella sua interezza ieri sera, nello stesso dvd Il Messaggero di Swat. Master molto buono, peccato per la traccia audio a volte rovinata. Extra assenti, anche se indicati sul dvd (alcune interviste). Da denuncia la scheda autobiografica su Laura Antonelli: “Nata a Pola, Croazia”. Ennò, nata a Pola, Italia, la storia va studiata.

Sul film avete già detto tutto voi, gran ritmo, sorretto grazie alle musiche di Bongusto e al giusto montaggio, bella la fotografia di Storaro, ottimo cast, meravigliosa Laura.

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Laura Antonelli è da urlo ma vogliamo parlare anche del fascino “tardivo” di Angela Luce?

reprise estiva 81

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