fonte: http://liberoblog.libero.it/cultura_spettacolo/bl5516.phtml
Imbarazzante intervista della Ventura a Mickey Rourke a “Quelli che il Calcio e…”. Lui, irriconoscibile nel fisico e insofferente nell’atteggimento, risponde svogliato, insulta Gene Gnocchi e poi chiede “Ora me ne posso andare”? E vi ricordate di John Travolta?
Ma perchè la Rai si ostina a invitarli ( e strapagarli)?
Avevamo appena digerito (e ci erano voluti parecchi mesi) l’intervista fatta da Victoria Cabello a un insofferente John Travolta all’ultimo San Remo , che ne abbiamo dovuta ingoiare un altro, di boccone indigesto. Ovvero: l’intervista fatta ieri a Mickey Rourke da Simona Ventura a “Quelli che Il calcio e…”.
Premessa: per tutti i fan del vecchio Mickey (Da Rusty il Selvaggio a L’anno del dragone, tanto per intenderci) già solo vederlo è stata un trauma. Gonfio e rifatto, era letteralmente irriconoscibile. Più che il bello e dannato di Nove Settimane e ½ sembrava il figlio di Cher in The Mask.
Ma questo era nulla in confronto all’atteggiamento che Mickey ha tenuto per tutta l’intervista. Che non fosse una pasta d’uomo, si sapeva, ma che arrivasse a tanto, nessuno (in primis la Ventura e i vertici Rai) lo avrebbe immaginato. Svogliato, insofferente, a tratti arrogante, ha risposto malamente a tutte le domande di “SuperSimo” che si arrampicava sugli specchi pur di cavargli qualcosa di bocca. E che ha usato per 10 sofferti minuti tre soli aggettivi : “Grandissimo”, “bravissimo”, “fantastico” (e anche inopportunamente, del tipo: “E’ vero che sei stato un pugile professionista? “Sì”. “Bravissimo”. Ma de che?). Lui , d’altro canto, è riuscito a sprizzare antipatia e arroganza da tutti i pori e a inanellare un gaffe dietro l’altra. Alcune chicche:
Ventura: “So che una mia cara amica ti sta accompagnando in questi giorni in giro per Roma, è vero”? (tanto per instaurare un clima confidenziale da vecchi amiconi)
Rourke: “Sì, l’ho lasciata in albergo ubriaca” (!!!)
Ventura: “Kim Basinger ha detto che baciarti sul set di Nove settimane e 1/2 era terribile, come baciare un posacenere…”
Rourke: “Appena conosciuti le ho chiesto se potevo andarci a letto e lei non l’ha presa bene”
Gene Gnocchi: "Mickey, mi presteresti i tuoi occhiali da sole "?( che l’attore ha tenuto per quasi tutta l’intervista)
Rourke: “Suck my….”
Ventura: “Progetti per il futuro”?
Rourke: “Non ho progetti.” (alzandosi) “Ora me ne posso andare”?
Gene Gnocchi ( e per fortuna che c’è lui): “Simona, non credo che Rourke tornerà presto a trovarci…”
Ora, tralasciando l’aspetto tragicomico delle vicenda, e alla luce di un altro “grande” attore che invitato ( e strapagato) a San Remo aveva tenuto tutto il tempo un atteggiamento tra l’insofferente e l’arrogante, ovvero John Travolta, ci chiediamo perché la Rai si ostini a invitare e pagare con cachet milionari questi personaggi che non solo si rivelano una delusione, ma dimostrano poco rispettosi nei confronti delle aziende che li invitano e del pubblico che li segue.
Lasciamoli dove sono, e con i soldi risparmiati che la Rai si impegnasse a promuovere qualche giovane promessa del cinema italiano. Che è meglio.
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