Manhattan (Woody Allen, 1979)

Titolo: Manhattan
Regia: Woody Allen
Anno: 1979
Paese: Usa
Durata: 96’
Cast: Woody Allen, Diane Keaton, Michael Murphy, Meryl Streep, Mariel Hemingway
Produzione: Jack Rollins & Charles H. Joffe Productions

Link IMDB

Rivisto in bluray, consigliato caldamente perché è una vera gioia per gli occhi, nonostante l’assenza di extra ad eccezione del trailer del film.

A mio parere il capolavoro di Allen, una dichiarazione d’amore a New York, ma anche al cinema. Formidabile eleganza dell’immagine, delicatezza di tocco, perfetta sinergia tra dolcezza ed amarezza, risata e malinconia, dramma, sentimentalismo e comicità.
96 minuti intasatissimi di dialoghi, come sempre del resto; sono i rumori di fondo di una città che vive la sua giornata, i personaggi ed i discorsi dei protagonisti del film costituiscono l’anima di New York, il suo pulsare, il suo ciclo vitale dall’alba al tramonto, dopo il quale tutto ricomincia da capo. Una cosmogonia di figurine verso le quali si prova affetto e trasporto, paralizzate dalle loro mille paranoie, manie, ossessioni.
Dialoghi e fotografia sono le virtù principali del film, irresistibili i primi (ancorché verbosi), iconica la seconda, immersa nel meraviglioso bianco e nero di Gordon Willis, che trasforma New York nella vera protagonista del film. E poi c’è la musica di Gershwin, degnamente sceneggiata dai fotogrammi di Allen, quasi come se il film fosse una lunga coreografia per le note del compositore americano. Allen ha sempre dichiarato che l’idea stessa del film è scaturita proprio dal suo amore per Gershwin.

Tantissimi i momenti entrati nella storia di Allen, dalle scene girate al planetario, al dialogo tra lui e Murphy nell’aula scolastica con gli scheletri, o anche l’occasione in cui Allen conosce la Keaton, e tutto il seguente sproloquiare sui “geni sopravvalutati” dell’arte, della letteratura, della musica, nella quale Allen “combatte” con i propri mostri sacri, mettendo in bocca all’arrogante Diane Keaton parole di fuoco. E poi c’è la scena in cui Allen ripete ad un registratore per cosa “vale la pena vivere”, la sua estetica della bellezza: Groucho Marx, Joe Di Maggio, il secondo movimento della sinfonia Jupiter, “Potetohead Blues” di Armstrong, i film svedesi, “L’Educazione Sentimentale” di Flaubert, Marlon Brando, Frank Sinatra, le mele e le pere dipinte da Cezanne, i granchi da Sam Wu.
Un classico! :slight_smile:

Uno dei 2-3 film per cui Allen merita un posto di riguardo nella storia del cinema. Semplicemente meraviglioso, non aggiungo altro, anzi sì: se non l’avete mai visto (nel forum c’è qualcuno?!), fatelo immediatamente. Se l’avete visto 1-2 volte al massimo, RIguardatelo ancora, e ancora…

splendido film di Allen, l’unico (non a caso) girato in Cinemascope

Per me uno dei 20-22 Allen migliori… :-p

No vabbè, nel senso che adoro il regista e ho visto tutti i suoi film più volte; questo è senz’altro uno dei migliori ma non mi è semplice fare classifiche.

Io sono quel qualcuno, o meglio lo ero fino a qualche giorno fa :-p

Allen è uno di quei mostri sacri dei quali per un motivo o per l’altro non ho visto granchè, a dire il vero prima di Manhattan dei film diretti dal buon Woody avevo visto solo Pallottole Su Broadway e La Dea Dell’Amore.

Per quanto riguarda Manhattan ho poco da aggiungere a quanto già scritto da D-Fens che ha ottimamente evidenziato tutti i pregi e tutte le scene più belle di questa splendida gemma. Non mi resta che ampliare la mia conoscenza sulla cinematografia di Allen, prossimo passo (dato che mi arriverà il blu ray a giorni) Io & Annie :wink:

Il br MGM, preso di recente a Milano, vedi www.dvdbeaver.com/film/dvdreviews15/manhattan_dvd_review.htm Bellissimo prodotto (anche se ha solo un trailer come extra: ah, Woody…) per un’opera titanica, che non invecchia.
P.S. Il PRIMO girato in formato scope, comunque.

Non ha mai voluto fare niente per i dvd, solo il trailer e l’audio in mono! Grande! :smiley: Quindi penso che pure per i blu ray sia la stessa cosa.

Ovviamente parliamo di un capolavoro. Solo vederlo è qualcosa di incredibile. La fotografia dell’immenso Willis, uno dei più grandi direttori della fotografia di sempre, è indescrivibile! E il formato dà ad ogni inquadratura un respiro quasi epico! L’introduzione con rapsodia in blu mi mette i brividi ogni volta. E il finale la stessa cosa, una delle cose più romantiche che si siano mai viste al cinema, secondo me. Le battute memorabili non si contano… vabbè, una delle sue vette, in assoluto, di che stiamo a parlà? Grande woody! Lo amo!

Secondo me i film di woody allen andrebbero visti a prescindere. È uno di quegli autori che, senza accorgertene, ti fa diventare inconsciamente più intelligente. Perché ti fa entrare sotto pelle la vita, la morte, la religione e l’ateismo, la letteratura, la poesia, il jazz, il grande cinema, la cultura, l’arte… Non potrei non adorare un autore del genere. Quanto farebbe bene a sti cerebrolesi di oggi vedersi un bel film di woody allen!

Quoto tutto, caro Tony. E approfitto delle tue bellissime parole per rammentare a tutti i forumisti che a fine mese esce da noi il nuovo film del genio newyorkese, “Cafe’ society”. E per la prima volta, Storaro cura la fotografia di una sua opera. .