Manuale d'amore 3 - Giovanni Veronesi, 2011

http://www.imdb.com/title/tt1712187/
http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=53414

Veronesi sta lavorando al terzo capitolo della serie, oltre a Verdone ci sarà anche De Niro, come pare riportare Variety:

http://trovacinema.repubblica.it/news/dettaglio/de-niro-in-manuale-damore-3/393668

Non impazzisco per Veronesi, ma non posso negare che sia efficace, e il film corale ad episodi sia nelle sue corde. Certo, dipinge un’Italia da cartolina di Mulino Bianco, ma la sua vuole e deve essere una commedia d’intrattenimento, rilassante e piacevole senza dover stare a riflettere troppo. In questo senso mi pare che un possibile/probabile punto d’ispirazione (o forse sono solo affinita` elettive) siano commedie come Love Actually. Comunque tutto funziona alla perfezione, da Verdone a Muccino, da Laura Chiatti a Donatella Finocchiaro, da Michele Placido a Bob De Niro (divertente vederli interagire). Furbo? Certamente, ma non per questo da buttare.

Adoro quelli che con spocchia e sicumera mi dicono che i Neri Parenti e i Vanzina (che oramai fanno un film ogni morte di Papa, ma sono entrati nell’immaginario deleterio collettivo) fanno film di cassetta, per soldi, pura fuffa commerciale per il popolino insomma, mentre i Veronesi, già al terzo Manuale d’Amore…ahhh i Veronesi… YEEEEEEEEAHHHHHHHH!!

Mah, sara che trovo meno becero un veronesi come questo rispetto ad un cinepanettone recente. Non solo, anche come prodotto in se, lo trovo migliore, piu cinematografico, meno televisivo: ormai i cinepanettoni sembrano un mix di sketch televisivi appiccicati assieme, questo e un film che puo benissimo non piacere, ci mancherebbe, ma per lo meno e meglio realizzato quanto a montaggio, interpretazioni, riprese…

probabilmente hai ragione, ma Veronesi non è un filantropo…un cast con Bellucci, Scamarcio, Verdone, addirittura De Niro, una serie giunta già al terzo episodio (e non stiamo parlando di Heimat), sicuramente è cinema ben fatto, ma che non sia altrettanto attento al botteghino - cosa normalissima e legittima per qualsiasi film esca al cinema, ovviamente - non direi proprio, ecco.

Completamente d’accordo. Per dirla col Mereghetti:

"Come volevasi dimostrare. Verdone fa sempre ridere, De Niro è sempre professionale e la Bellucci sempre bella. La nuova puntata del ‘Manuale d’amore’ di Veronesi scivola via sui binari previsti e prevedibili del film a episodi ‘made in De Laurentiis’, ormai diventato un brand, un marchio di fabbrica: un cast sontuoso, messo insieme pensando più al marketing che alla sceneggiatura; una storia ‘generazionale’ - anzi tre - per attirare fasce di pubblico differenti; una regia molto incentrata su primi e primissimi piani per ‘vendere’ al meglio i volti delle star. Niente di cui vergognarsi, ma anche niente di cui veramente vantarsi.

Detto questo, qual e la differenza con un Love Actually? Anche li mega castone, storie al limite dell’incredibile (Hugh Grant primo ministro che s’innamora della segretaria, belle facce, begli incassi. Ma Love Actually me lo riguardo con piacere (e anche Manuale d’Amore), i cinepanettoni (o anche i Vanzina di South Kensington, per intenderci) recenti sono di una sciattezza registica enorme. Sciattezza tale, che pure un film come questo sembra chissa che (e non lo e, ovviamente). Un prodotto realizzato solo con l’occhio al pubblico, certo (ma perche, allora Mark il Poliziotto?), pero piacevole e ben realizzato.

ma infatti non intendevo paragonare le diverse tipologie di film, ognuno ha i suoi sacrosanti gusti, né io sono un grande estimatore dei cinepanettoni. E penso anche che “tecnicamente” ci sia la differenza di qualità che tu evidenzi. Sottolineavo solo come il pubblico di Veronesi o di Brizzi sia convinto di vedere Arte che prescinde dall’aspetto commerciale, e al contempo ritiene che il pubblico di Neri Parenti o dei Vanzina si faccia sostanzialmente fregare i soldi dalle tasche. Spocchia insomma.