Marcellino Pane e Vino (Ladislao Vajda, 1955)

Ho disseppellito questa pellicola dal dimenticatoio, proprio ieri vedendolo disponibile in un ottimo master su prime.

Da bambino mi inquietò terribilmente e non posso che trovarmi in linea con l’inappellabile giudizio di Albus @Giorgio_Brass Silente, è un horror, un horror tout court, il finale non da speranze è di una violenza psicologica inaudita, chissà come sono i giudizi della chiesa al riguardo?

Ho notato un altro dettaglio raccapricciante che da bimbo mi sfuggì, ossia le mani del Cristo in croce, stigmatizzate e senza unghie!

Mi reputo una persona di fede e ci sono film religiosi che adoro, ma questo lo reputo abominevoli, al pari di Anna dei Miracoli.
Qual’era il messaggio? Ti viene a mancare una persona cara? ADDA MURI’!

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