Marebito (T.Shimizu, 2004)

DVD

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Trama: Masuoka, un cameraman, è preso dal desiderio della paura. Nelle immagini che gira, ci sono sempre persone spaventate da qualcosa. Pensa di voler vivere la stessa esperienza. Che cos’è la “paura”? Un giorno, viene a sapere del DERO (Detrimental Robot = Robot nocivo) che vive nel mondo che si sta espandendo sottoterra. Ha il senso dell’udito molto forte e cammina con quattro piedi. Se trova DERO, potrà provare la vera paura? Nella grotta trova una strana cosa e comincia ad allevarla.

Visto recentemente e trovato piuttosto originale; mi piace l’uso del digitale che ha saputo fare il regista autore di Ju On; in alcuni tratti le scene le riprese in beta digital sembrano girate in pellicola.

Se non l’avete ancora visto, da recuperare.

Visto una sola volta e gradito molto… lo voglio recuperare e guardarlo di nuovo. Per quanto non mi sia piaciuto ju on (non amo quasi nulla della newwave horror jap!), per quanto mi è piaciuto questo.

anch’io ho preferito di gran lunga marebito a ju-on, molto più stile. Il digitale qui è usato in maniera molto intelligente.

Avevo il DVD Dolmen sigillato sulle mensole da almeno 2 anni, Marebito è scritto sulla costina talmente scuro quasi a volersi nascondere.

Condivido pienamente l’ entusiasmo del Nazariota, mi aspettavo un film molto più pigro e prolisso, invece no nel suo essere cupo e malsano riesce ad essere anche intrigante, sin dall’ inizio c’è quel quel tassello mancante utile alla comprensione del disegno del film che si attende con ansia di vedere terminato.

Inoltre, non so voi, ma ci ho trovato davvero tanto H.P. Lovecraft in sto film:

Mi riferisco al vortice di pazzia che trascina il protagonsita verso il baratro e a ben più ovvie citazioni (parlo del toppiaggio italiano), montagne della follia, strutture costruite da esseri superiori, quei dero che mi ricordavano tanto i Deep One di Lovecraftiana memoria.

Approfitto della zona oscura, quando arriva nella “Hollow earth” per un film claustrofobico come questo, il modo in cui viene rappresentata è davvero qualcosa che non ci si aspetta, per non parlare poi della potenza scenica della ragazza nell’ alcova.

Nota utile alla comprensione del film: “Marebito” è uno spirto dello shintoismo, letteralmente significa “Spirito Raro”, una divinità che si diceva arrivasse da lontano portando grande saggezza e felicità.