Mary Poppins - Robert Stevenson, 1964

http://www.imdb.com/title/tt0058331
http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=22153

E’ lei? (Mary Poppins)

In settembre, seconda serata, facenzo zapping fra i canali (era Rai 2 o Rai 3) mi sono imbattuto in queste sequenze:
un uomo con i baffetti si avvicina ad un palazzone. E’ notte, siamo in una città probabilmente dei primi decenni del secolo passato. L’uomo si ferma un attimo dinnanzi alla grande scala, ampia e completamente deserta, che conduce al portone del palazzo. Ai lati giganteggiano classicissime colonne stile Panteone…poco dopo (perchè nel frattempo probabilmente avevo nuovamente cambiato canale) l’uomo è seduto ad un lungo tavolo ove sembrerebbe essere interrogato da altri uomini dall’aria severa e borghesemente vestiti. Ad un certo punto il protagonista, parlando a questi, pronuncia la famigerata parola magica: supercalifragilistichespiralidoso.

Dato il colore e la pastosità degli stessi si tratta quasi certamente di una produzione dei sessanta o giù di lì.
E, dati i toni, certamente di una commedia.

Nessuno sa dirmi in quale film mi ero cacciato?

Per caso Mary Poppins?

E’ Mary Poppins.

Ma cazzo Marcé, vuoi forse dirmi che non hai MAI visto Mary Poppins???

Te lo meriti proprio tutto quell’avatar che c’hai, te lo meriti.

L’ho visto…l’ho visto.

Una sola volta però, era circa il '71, dal Super 8 del cuginetto.

Capirai che certi particolari non li rammento più molto…di fosforo me ne butto in corpo a lotti però, con tutti i film che mi sono farcito dopo (comprese quelle immondizie dalla dubbia moralità che il Gratta mi costringe a visionare la notte), la memoria ce l’ho piena di altro.

In più ti confesso che da bambinetto, mentre molti miei compagni di educazione fisica si trastullavano le gonadi sognando la dolce Julie Andrews, io, da Mister No quale sono sempre stato, mi accarezzavo i maschi pendagli sognando la fustissima ed eroticissima Esther Williams.

Mica per nulla che poi son diventato campione di stile libero…

Uno dei più grandi successi della Disney, uno dei maggiori incassi del 64, secondo solo a Goldfinger, uno dei film più amati da bambini ma anche da grandi, e alcune delle canzoni più memorabili. Alla scrittrice non piacque, però si portò a casa un sacco di soldi. E Disney grazie a quei 100 milioni di dollari si comprò mezza Florida per farci Walt Disney World. Rivisto con le pupe lo scorso w-e, nello splendido bluetto del 50esimo anniversario, è una favola per occhi e orecchie. E la lacrimuccia è scesa inesorabile sul finale con “Let’s go fly a kite”.

Una nota sull’audio Italiano, che ho messo solo per far sentire alle bambine “Basta un poco di zucchero”, è un 5.1 molto chiuso, a differenza delle altre traccie in Dolby Digital. Meglio comunque l’Inglese in DTS-HD.

Film che adoro. Lacrime e risate fin da bambino… uno dei vertici Disney, per me.

La scena che citava Marcyello, quando il signor Banks va a farsi licenziare di notte nella City, con quella musica in sottofondo, è ancora un colpo duro allo stomaco per il sottoscritto… :frowning: :frowning:

Al contrario, la scena con lo zio di Mary che svolazza ridendo come un pazzo e trascinando con se tutti quanti è spaventosamente divertente :smiley:

Capolavoro.

Visto da ragazzino, quasi 30 anni fa. Sinceramente, già allora le canzoni tradotte mi facevano girare parecchio i coglioni, di modo ché non ho mai apprezzato davvero il film. Indi una REvisione in dvd o meglio ancora br sarebbe d’obbligo. Anche se in effetti Julie Andrews, ottima attrice e cantante e donna non bellissima ma interessante, mi ha spesso “stuzzicato” nonostante i ruoli “pulitini” dell’epoca. Insomma, diciamolo: anche Mary Poppins, sotto il gonnellone, aveva le sue sacrosantissime “esigenze”, noo?!

AAAAH eresia Zardoz. Pèntiti, pèntiti!

Per chi ha amato il film da bambino, come quasi tutti qui dentro perché gente già adulta nel 1964 non credo ce ne sia molta su GdR, la Andrews è totalmente asessuata! Non spezzare la magia, ti prego…

Idem per me, impressionante come in un film del genere e per un tale pubblico riuscissero a mettere scene così devastanti.

Era la Disney che “desessualizzava” anche gli esseri umani. Ma nulla mi toglie dalla capoccia che miss P. si facesse togliere la…cenere dal buon spazzacamino! Dick Van Dyke faceva solo finta, di essere scemotto, ma in realtà era un gran paraculo…
P.S. Gratti giusto un mm della superficie di tante cose all’apparenza “innocenti”, e sotto trovi le maialate…

Sei un incorreggibile dissacratore… per me, considerazioni come queste equivalgono a bestemmiare in vaticano in faccia al papa.

E lo dico da ateo, come sai

Più che altro sono esternazioni ad minchiam. Zardoz, riguardatelo e poi commenta sul film, grazie.

Comunque ho rivisto alcuni dei pezzi musicali doppiati in Italiano (il doppiaggio dell’epoca) e la maggior parte sono semplicemente agghiaccianti, non solo perché raramente alle parole non corrispondono i movimenti della bocca, ma anche per ritmo e musicalità. Forse il peggio del peggio lo si raggiunge con Fly a kite, col ritornello completamente stravolto, sia nel significato che nella musicalità, tant’è che al momento del coro, prima dei vecchietto, il ritornello è mantenuto in Inglese (evidentemente alla Disney italiana volevano limitare lo scempio):

https://www.youtube.com/watch?v=HBoJFb9G5mM

Io alle mie figlie l’ho fatto vedere in Inglese, e punto.

Un omaggio per Renato, un singalong dei fan fuori dalla prima londinese di Saving Mr. Banks:

[video]https://www.youtube.com/watch?v=56GRSGxe5nI[/video]

Facezie erotico-tarantiniane (rammentate la sua “interpretazione” dei significati nascosti di “Top gun”?)a parte, il buon Al ha centrato in pieno la questione per cui non posso unirmi all’entusiasmo per il film: semplicemente, nell’edizione nostrana tutte o quasi le canzoni fan cagare! Alle tue figliole hai risparmiato un bello strazio. .
P.S. Però, Al, fatti una risata: sai bene che amo fare l’iconoclasta. Specie se si tratta di una MEGA multinazionale come la Disney. .

Eh, ma pure la versione originale ha delle gravi pecche. Nella parte di Bert c’è Dick Van Dyke, del Missouri, perfetto per la parte fino a che non apre bocca, rivelando uno pseudo accento Cockney da far rizzare i capelli.

Con Oreste Lionello problema risolto :smiley:

Per Al: infatti in Gran Bretagna, sulle riviste di cinema, quando si tratta di fare classifiche sugli accenti più ridicoli e/o fasulli, il povero Van Dyke, ancora a distanza di decenni, è nella “top 5” come minimo. Dubito che mai gliela perdoneranno, gli “albionesi”…
P.S. Per Renato: ecco, questo invece è uno di quei (non rari, in verità) casi in cui il doppiaggio riesce a limitare i danni. Comunque, c’è da dire che gli attori yankee con gli accenti britannici, che siano quelli più aristocratici (anzi, “posh”), o i popolari (il londinese, il cockney per l’appunto), hanno quasi sempre seri problemi, ancora oggi. Insomma, è più facile per un attore di Liverpool simulare una cadenza del Texas che non il contrario, poche balle…