Matrimonio al sud (Paolo Costella 2015)

Sì, ma quelli erano franco e ciccio e totò, e non boldi e quell’altro o i soliti idioti o ruffini e matano, e i registi erano dei signori registi, per non parlare della manovalanza. È vero, erano film popolari spesso brutti ma che ci stavano, perché dev’esserci anche quel tipo di cinema per il popolino con cui il produttore voleva giustamente guadagnare, per produrre però, poi, anche roba seria. Ma era un’epoca diversa. La gente che andava a vedere il filmetto di totò per farsi due risate, il giorno dopo, magari, andava a vedere quello nuovo di Fellini, di Antonioni o di Visconti e poi ne discuteva con gli amici per averci un dibattito, c’era tutta un’altra cultura. Anzi, c’era cultura, quella che oggi è morta. Si respirava arte ovunque, a teatro c’avevamo Carmelo Bene, c’era Pasolini che scriveva e dirigeva, a Roma veniva il mondo, praticamente… Il pubblico di quegli anni veniva da tutto un altro background. Per dire, il padre di Verdone all’epoca lo portò a vedere i beatles, oggi un padre di mo il figlio lo porta a vedè chi? I kolors? La gente che oggi va vedè sta merda, è gente che è cresciuta e che s’è formata nel periodo dei paninari, della tv spazzatura, delle tettone di drive-in. Il popolo diventa ignorante e c’ha i gusti di merda ergo si produce la merda. È proprio il paese che è andato a puttane, e questi so i frutti.

Quoto gli ultimi interventi di Tony e Cosmodrome: sì, pure 50 anni fa personaggi di tutto rispetto come Totò e soprattutto Franco & Ciccio giravano filmetti superflui. Ma c’era un’industria, c’erano gli Autori, c’erano TANTE sale, c’erano MOLTI più spettatori, insomma la “ruota cinema” girava. Comunque attenzione: il cinepanettone vero e proprio (produzione Aurelio De Laurentiis) è in pieno sbaraccamento, gli ultimi “Colpi di…” non hanno infiammato nè il pubblico nè probabilmente adeguatamente soddisfatto il produttore. Quest’anno la lotta (si fa per dire…) sarà fra “Natale col boss” (uno dei trailer MENO invoglianti della storia del cinema…) e “Vacanze ai Caraibi” con De Sica e Ghini (prodzione Medusa): sono pronto a scommettere che entrambi, ognuno a suo modo, usciranno con le ossa quantomeno…fratturate. Tra “Star wars” e Zalone a partire dal primo gennaio, saran volatili per diabetici…
P.S. Siamo andati OT, mi sa: partendo da “Matrimonio…” siamo rapidamente giunti all’analisi degli “stati generali” della commedia italica e sue DEgenerazioni.