Mediterraneo (Gabriele Salvatores, 1991)

Normalmente solo me piace l’inizio dei films. Con questo film me a accaduto il contrari, me a piaciuto el finale e non l’inizio.

Trovo la storia prevedibile e i caratteri non troppo interessanti (ma il tenente e il sacerdote). Ma, dopo divenne tutti molto più simpatici.

In realtà mi piace molto di più verso la fine, quando uno dei soldati spiega il motivo per cui non ha voluto far ritorno in Italia, e alla fine il discorso dal ex sargento.

Questo non so si perché ora sono vecchio e anche io e cercato di cambiare le cose …

Saluti,

Straniero


In English:

Most movies I’ve seen in my life have an interesting beging (they start with a good idea) but then go to a silly developement and, almost every time a really bad end.

In the case of Mediterraneo I didn’t enjoy the begining and a good portion of the movie, but I really liked the partial end and the epilogue.

The story I find it predictable and in general didn’t like the personalities too much, but the bluetenent (Claudio Bigagli) and the priest (Luigi Montini).

There are two quite enjoyable sections one from soldier Antonio Farina (Giuseppe Cederna) and a last one by Sgt. Nicola Lorusso (Diego Abatantuono).

I don’t know if I enjoyed those because I’m old too and I also wanted to change the world…

Best regards,

Straniero

Grande, divertente e malinconico film di Salvatores. Non lo metto ai livelli (altissimi) di Marrakesh Express o Turné ma siamo lì. Rispetto a straniero per me è un po’ il contrario, amo il film fino agli ultimi 5-10 minuti, che fosse per me taglierei selvaggiamente (inutili).

Leggo nell’autobiografia di Diego Abatantuono che il turco Nonzo, personaggio che appare brevemente nel film, era interpretato dal direttore di produzione Alessandro Vivarelli, figlio del noto regista Piero.

Sempre Abatantuono scrive che oggi (cioè quando uscì il libro, nel 1997) Alessandro Vivarelli non è più tra noi.

Bellissimo, esilarante e commovente. Salvatores è stato eccezionale.

come te la pensava la Miramax, che ha infatti tagliato completamente il finale ed apportato qua e là altre modifiche alla versione americana che ha poi vinto l’Oscar.

Personalmente preferisco la versione italiana.

Uh? Ho la versione americana, e i tagli non sono nel finale, casomai in mezzo. Tra l’altro è la stessa edizione uscita nel primo dvd di Mediterraneo, che aveva la versione tagliata per gli Oscar.

Concordo con Renato, non al livello di Marrakesh o Turné, ma poco ci manca.

Pare che Cecchi Gori (figlio) volesse stravolgere il film, metterci Eva Grimaldi e chiamarlo Club Mediterranee. E pare che Salvatores e Abatantuono furono malmentai all’Oscar, per aver fatto qualche critica di troppo agli USA.

La scena del film che preferisco è quella in cui il tenente Lorusso (Abatantuono) chiede ai suoi soldati se per caso conoscono un certo Dulliano Ergassia :smiley: :smiley:

Rivisto dopo molti anni è sempre bello, pur essendo d’accordo che sia “Turnè” che “Marrakesh Express” han qualcosa in piu’, comunque Salvatores c’è da dire che per molti anni è stato uno dei piu’ bravi registi italiani, supportato pure da ottimi attori; la scena che mi ha divertito è stata quella della partita di pallone quando dietro Abatantuono atterra l’aereo e tutti scappano, lui per ultimo perchè essendo il portiere non si era accorto dell’aereo che arrivava alle spalle; un ottimo film che, di cui fui felice per l’Oscar!!! :-p

Ottimo film con ottimi attori, io tra l’altro l’ho visto al cinema quando lo rimisero in programmazione dopo l’assegnazione dell’oscar. Si ride a profusione ma c’è anche lo spazio per pensare e per rifarsi gli occhi con un paio di belle donzelle (la pastorella e la “puta” :smiley: ). E visto che ne avete parlato, vi dirò che il finale tutto sommato per me ha il suo motivo di esistere con un abatantuono sfiduciato che è tornato da tempo per invecchiare nell’isola insieme all’ex commilitone ma al tempo stesso poteva anche terminare il tutto quando gli inglesi li riportano in patria alla fine delle ostilità. Ah, una piccola nota sulla location, ma che mare c’è in Grecia…? Per carità, anche da noi ne abbiamo, per fortuna, ma cacchio…
Un’ultima cosa, non sapremo maiche fine ha fatto il disertore bisio…

Ho sempre sperato che fosse crepato in mare

Per me è uno dei film della vita. Concordo con voi su Marrakesh, meno su Turnè, ma sono legato a questo film in maniera davvero personale e lo avrò visto davvero un milione di volte. Battute tipo “C’è n’è ancora di quella roba che ha lasciato il Turco”, erano entrate nel linguaggio comune della nostra compagnia di amici. Il campionario dei personaggi è perfetto, e per chi come me ama visceralmente la Grecia, beh l’ambientazione di Kastellorizo è davvero da sturbo, anche se tanti sono i posti simili nell’arcipelago ellenico.
Anche io credo che il finale sia azzeccato, c’è tutta l’amarezza e la delusione su coso si è trasformato tutto il “femmento” che ci doveva essere in Italia

Evento per altro alquanto probabile, visto il mezzo scelto…

Buon film, cast affiatatissimo, ambientazione figa e ruffianissima, ma “Marrakech…”, “Turnè” e il successivo “Puerto Escondido” sono decisamente superiori. Eppoi, lo sa pure Salvatores medesimo: ha RUBATO l’Oscar a “Lanterne rosse”! Quando Zhang Yimou non era ancora un servo del governo cinese…tempi lontani!
P.S. E la scena di Conti che fa “coming out” ad Abatantuono la dice lunga su parecchie cosette, EXTRA set…

Cioè? Dimmi, dimmi, che sono curioso :smiley:

Purtroppo è così, è morto nel 96:

Pare che fosse nel giro dell’eroina:

Sempre piacevolissimo da rivedere, non ha perso nulla nel tempo a mio parere.

Certo il trucco per invecchiare i tre attori nel finale è agghiacciante, e le esplosioni praticamente disegnate in mare fanno un po’ sorridere…

Gran film, comunque.

  • Sergente?
  • Cosa c’è?
  • Buonanotte!
  • … va’ a cagare

Film straordinario. Malinconico, commovente, ma allo stesso tempo divertente ed in alcuni tratti spensierato che racconta lo spaccato di una truppa italiana catapultata in una realtà che sembra uscire fuori da un altra dimensione rispetto al contesto della guerra. E così anche il tempo trascorre lontano dalle vicende belliche senza nemmeno accorgersene tra una partita di calcio ed un incontro con Vassilissa, tanto che quando sull’isola atterra il tenente Carmelo La Rosa interpretato da Antonio Catania sono già passati tre anni e la situazione della guerra è completamente ribaltata. Il film lo adoro anche se ci sono alcune obiezioni che gli devo muovere. La prima è che se sono passati effetivamete tre anni dallo sbarco dei soldati italiani nell’isola sembra che si vive in un’eterna estate, mai un temporale, mai un minimo di sospetto che si possa essere in un’altra stagione. E’ vero che siamo in mezzo al mediterraneo ed in Grecia ma un minimo di autunno lo farà o almeno qualche giornata annuvolata. Ma forse era proprio questa l’intenzione del regista che lo sottolinea nel dialogo fra Abatantuono e Catania a tavola dove Catania che dice che è settembre chiede ad Abatantuono in che mese sono arrivati sull’isola e lui risponde a Giugno e quindi Abantuono crede che siano passati solo pochi mesi quando in realtà sono passati tre anni. E poi non credo che nessuno della popolazione locale non avesse un calendario o un modo per misurare il tempo, nemmeno il prete ortodosso. Cioè hanno i libri e i colori per far dipingere il tenente Montini e non hanno niente per misurare il tempo. Mi sembra poco credibile. Il secondo appunto che però è più una mia opinione personale è il fatto della morte della “puta” Vassilissa. L’ho reputato superfluo, inutile ed inopportuno e poi non ne vengono specificati i motivi. Era meglio, per me, lasciarla viva e farle gestire il ristorante insieme a Farina. Infine lo stesso Farina (Giuseppe Cederna) prima di sposarsi con la suddetta Vassilissa sostiene di non avere moglie nè fidanzata in Italia e neppure i genitori che sono morti mentre lui era piccolo. Però in queste scene e prima del matrimonio con Vassilissa indossa un anello che sembra una fede. Potrebbe essere anche un anello normale ma a me sembra una fede. Che sia un bloopers?

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