Con Maurizio Mazzei, Vincenzo Musolino, Daniela Igliozzi, Ivy Holzer, Carlo Reali
Strappalacrime anni '60, diretto dal futuro regista di Mala amore e morte.
La trama, all’insegna dell’allegria:
Il giornalista Pancalli, inviato a fare un reportage in un orfanotrofio, rimane colpito dalla storia di Michelino, soprannominato Cucchiarella. Il bambino, desideroso di ritrovare la madre, fugge dall’orfanotrofio e, giunto a Roma, si lega di affettuosa amicizia al vecchio Matteo che vive di elemosine. Il giorno di Natale i due sono invitati in casa di Marta Andrei, un’attrice in cerca di pubblicità, che però commossa dalla particolarità del caso, decide di adottare Michelino. Questi, quando apprende da una telefonata dell’attrice, che sta per arrivare il direttore del collegio, fugge di nuovo e si unisce alla carovana di un circo equestre. Dopo qualche tempo Michelino fugge di nuovo, ma si smarrisce e si accascia sfinito sulla neve. Soccorso da un boscaiolo, Michelino trova ricovero in un ospedale. Qui è raggiunto da Marta, dal direttore e dal giornalista, e ascoltando una loro conversazione, apprende che la madre è sepolta nel vicino cimitero. Eludendo la sorveglianza dell’infermiera, Michelino si reca al cimitero dove finalmente ritrova la mamma e muore sulla sua tomba.
Mai saputo che circolasse. Chissà.