MILANO NERA (1960) - Pino Serpi, Gian Rocco Con: Alessandro Quasimodo, Libero Cipriani, Maria Teresa Ferri, Adriano Fossati… Soggetto: Pino Serpi, Gian Rocco Sceneggiatura: Pino Serpi, Gian Rocco, Pier Paolo Pasolini Musiche: Giovanni Fusco
Che bel film, una vera sorpresa. Il dvd, da un punto di vista della qualità video, è ottimo. E’ una pellicola in bianco e nero, però mi pare sia stato fatto un eccellente lavoro di restauro, e il formato è corretto.
Da segnalare delle sfocature nelle riprese all’interno dell’auto delle ragazze dell’alta società, ma probabilmente sono errori tecnici (o voluti?) di chi ha girato le scene.
Chi si aspetta un poliziesco rimarrà deluso, è un film pasoliniano (che ha collaborato alla sceneggiatura), anche se rispetto a questi ultimi i personaggi mancano di caratterizzazione psicologica. Il risultato è più leggero, più superficiale se vogliamo.
In compenso il film è molto divertente, e la milanesità è dipinta assai bene. Da scompisciarsi dalle risate le varie battute pronunciate in dialetto meneghino (se avete bisogno di una traduzione sono qui ).
Non male la ragazza olandese: “uh, finisciatela”…“ma perché si pugnano?” rivolta ai ragazzi che fanno a botte.
Per gli esperti pasoliniani (quindi Franco Grattarola in primis): sapete quale fu il grado di collaborazione di Pasolini al film? sono curioso di capire in che modo Pasolini è legato a questo film.
Le fonti d’epoca, nonché la fondamentale biografia di Nico Naldini (“Pasolini, una vita”, Torino, Einaudi, 1989), accreditano il soggetto e la sceneggiatura del film (titolo di lavorazione “La vita urlata”) tout court a Pasolini. I titoli di testa di “Milano nera”, al contrario, riducono l’apporto dello scrittore a una mera collaborazione alla sceneggiatura. La pellicola, in realtà, è molto pasoliniana, e la trama narrativa ricorda molto quella de “La notte brava”, uno dei primi film firmati da Pasolini come sceneggiatore.
Grazie per la risposta. Ne approfitto per complimentarmi per il lavoro che hai fatto su Pasolini, l’ho letto e l’ho trovato davvero interessante: ho conosciuto tantissimi aneddoti e fatti che non avevo mai letto da nessuna parte.
Pure su quelle pagine, tra l’altro, ho trovato cenni a Milano nera.
Da poco tempo visionato, dopo averlo trovato finalmente ad un prezzo decente, devo dire che mi ha sorpreso per la regia (ai limiti del documentarismo, ma con un sapiente dosaggio di campi lunghi e piani-sequenza) e le musiche sublimi e realmente diegetiche. Ottima l’intera sequenza finale girata a San Siro.
Unico appunto: ma perchè nel retro copertina quelli della Alan Young si ostinano a definirlo “l’anello mancante del poliziesco italiano”???
Visto per la prima volta Ieri Sera.Non ne avevo mai sentito parlare,avevo letto i lusinghieri commenti sul retro del DVD
Ma…
Non è un poliziesco è un documentario , ma trattandosi di documentario delle imprese più o meno goliardiche di scapestrati e giovinastri milanesi, qualche riconduzione al sotto-genere delle “bravate” secondo me può starci.
E’ anche un film di 45 anni fa,che fascino e che nostalgia il bianco e nero, le moto dell’epoca, i vestiti, la musica…ma soprattutto lo Stadio, protagonista dell’ultima sequenza, (ancora rigorosamente scoperto, fermo al secondo anello e “Grigio”
Finale tragicissimo!!!
Forse sono comunque troppo giovane per capirlo:oops: :oops: …fossi nato nel 1940:( :rolleyes:
Fondamentalmente uno spaccato sui ragazzi di vita di pasoliniana memoria(non poteva essere altrimenti, vista l’identità dello sceneggiatore), con qualche lontano grado di parentela col noir. Elegante ma un po’ freddo per i miei gusti, da rivedere comunque.
Visto oggi! Cavolo che bel film a metà tra doc e poliziottesco…
Chi ha notizie dei registi di questo film?
Io ho trovato solo che hanno fatto altri due film oltre questo poi sono spariti, di cui uno tra l’altro si chiama “Giarrettiera colt”…:rolleyes:
Chi ha scritto l’articolo non ha visto il film! la trama non è proprio così… I gioielli non mi sembra che li regalino a nessuno, se non nel finale quando capiscono che sono falsi… Non mi ricordo nessuna scena in un night ma forse è colpa mia (se avessi visto Laura Betti credo mi sarei svegliato…). Il bambino non uccide nessuno ma credendo di averlo fatto, scappa e viene investito! Probabilmente la sceneggiatura originale era come ha scritto l’articolista, ma il film è diverso… Comunque non mi è proprio piaciuto e trovo veramente incredibile come la Alan Young abbia presentato il film sul retro del dvd. Per il resto è da vedere per capire come Pasolini fosse unico e non basta la sua firma in sceneggiatura per fare un bel film!
Ciao Ciao
Se fossi uno di quei narcisi che impazzano (non solo) su Internet, ti (vi) direi di andare a leggere, a proposito della genesi produttiva di “Milano Nero”, quanto ho scritto nel mio libro su Pasolini; ma siccome non lo sono, ti (vi) consiglio di leggere la mia opera non solo per le pagine dedicate al film di Serpi e Rocco.
Se posso Grande Franco! Un esperto come Te Non poteva, Giustamente, mancare “2 righe” di commento a questo, sempre parere personale, grandissimo film. Forse l’unico a Milano di grandissimo spessore! (Io sono di parte!) comunque, consigliatissimo! NON è un poliziesco NON è un giallo! “Solo” uno spaccato di vita “milanese”, che qualcuno a me molto vicino, ha vissuto sulla sua pelle! Se posso un consiglio: chi è di Milano lo guardi e rifletta…