Miracolo a Sant'Anna [2008 - Spike Lee]

Presentato alla stampa “Miracolo a Sant’Anna”, su una delle più efferate stragi naziste e in cui l’eccidio ha origine dal tradimento di un uomo della Resistenza…
Spike Lee: “Per il mio film
non chiedo scusa ai partigiani”
Il regista: “Mi fa piacere che la pellicola faccia discutere, non temo le polemiche”
E su Obama: “Barack ce la farà, anche se ad alcuni non piace per la sua pelle”

http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/spettacoli_e_cultura/spike-stazzema/stazzema-miracolo/stazzema-miracolo.html

ecco un altro articolo:

http://magazine.libero.it/cinema/generali/ne8728.phtml

per il resto che dire?
dato per scontato che il film non l’ho ancora visto e quindi è inutile stare a fare mille congetture.
L’unica cosa che mi sento razionalmente di affermare (visto altri precedenti non solo cinematografici) è che in Italia è ancora lungi dal venire un reale e lucida pacificazione riguardo alla guerra civile.

Qualsiasi opera non perfettamente allineata con la verità della vulgata storico/resistenziale è sempre vista come mistificazione, apologia e/o offesa gratuita.

Io mi domando come è possibile dopo più di cinquant’anni essere ancora qui a farsi certe pippe, ci sono altri paesi (vedi l’affaire USA/VIETNAM in primis) che con certe porcherie commesse in tempo di guerra hanno fatto i conti molto prima di noi sfornando opere o pellicole ben più controverse e scomode.

credo che sulla vicenda l’Anpi non abbia tutti i torti :cool:

Spike Lee ci presenta i fatti della strage a mo’ di rappresaglia militare provocata, appunto, dai partigiani tipo Via Rasella/Fosse Ardeatine

mentre secondo la sezione lucchese dell’Anpi si trattò di un gesto totalmente gratuito finalizzato a terrorizzare la popolazione più che per vendicarsi di qualcosa in sè

non è uguale! e stando così le cose, capisco perfettamente i partigiani locali che non vogliono essere nemmeno lontanamente “responsabilizzati” o associati a questa grave e vergognosa strage

nel cinema va bene romanzare, certo, ma nella fattispecie Spike, se non voleva attenersi alla realtà oltre che storica anche processuale, avrebbe potuto inserire nei titoli di coda un disclaimer che per esigenza di sceneggiatura si era inventato il fallito agguato al capo partigiano che poi cagionò il resto

alla fine lo scopo di Lee è quello di mostrare dei rambo negri che si sacrificano per l’esercito ammerigano.
poteva inventarsi qualsiasi altra guerra.

Visto ieri il trailer che mi ha lasciato positivamente impressionato.
Cast davvero non male, appena esce nelle sale me lo sparo.
Sull’episodio storico a cui è ispirato : lo ignoravo.

Attendevo con ansia questo film,visto che proprio un mesetto fa sono stato a sant’anna di Stazzema (che è un gruppo di case fra i boschi immediatamente sopra la versilia,bellissimo posto) a visitare il museo e il sacrario.
Leggere che la storia è stata modificata e/o romanzata mi ha fatto male,in italia c’è sempre il rischio e l’abitudine di revisionare anche quei fatti che ormai dovrebbero essere assodati.

A parte che di assodato non ci dovrebbe essere nulla, a mio parere, nella ricerca storica in generale, pena il trasformare la stessa in costruzione di codici, più che di discorsi scientifici, ma forse quel che dice sopra l’Infame non è sbagliato:

http://euro-holocaust.splinder.com/post/18582986/Spike+Lee%2C+Clint+Eastwood+e+i+

Stavo cercando le parole per esprimere questo concetto ed al solito l’amico Infame ne ha utilizzate di perfette, per il resto è la solita aria fritta cerchiobottista.
Ma quì si parlerà del film mi raccomando.

Riguardo al film, interviene anche Giorgio Bocca:

http://magazine.libero.it/cinema/generali/ne8757.phtml

A me il film è piaciuto molto
comunque Spike Lee ha dipinto i suoi protagonisti tutt’altro che da rambi
premetto che io non divido le persone in persone di destra o di sinistra,ma in persone oneste/degne di rispetto e i loro opposti
chissà quando in Italia si potrà parlare serenamente della resistenza,i presunti intellettuali di sinistra (qui basta che uno si dichiara di sinistra e diventa automaticamente intellettuale; mah…)come Giorgio Bocca non sono interlocutori utili in discorsi riguardanti certi argomenti perchè non sono disposti a arretrare di un millimetro dalle loro posizioni
Il film voleva soltanto dire che in una sporca cosa come la guerra vengono fuori tutti i tipi umani e io non credo che i partigiani fossero tutti dei santi
anche perchè la storia l’ha dimostrato
L’unica cosa che conta è che il film non annoia mai (questo deve fare un film),
gli altri aspetti lasciano il tempo che trovano
Bravo Favino

Visto oggi. Caruccio, una favoletta politically correct ambientata in quell’assurdo carnaio che è la guerra. Denigratorio nei confronti dei partigiani? Non scherziamo, qua il cerchiobottismo raggiunge livelli che io non oserei/potrei mai eguagliare (perfino i tedeschi non ne escono troppo male, figuriamoci). E 'sto qui avrebbe avuto il coraggio di attaccare Flags of our fathers per scarsa verosimiglianza? Spike Lee, mavvaffanculo.

Visto ieri sera.
A livello di film di guerra mi è piaciuto parecchio. Ma Miracolo a S.Anna non è solo questo ed il cocktail risulta un pò vario… Sta faccenda del “miracolo” insieme a tutto quell’altro viaggio mentale di cui è intriso il film (leggasi-l’uomo che dorme) invece non la ho capita. Molto ben composto il cast , eterogeneo come tipologie, provenienze ma quasi sempre di livello medio-alto. Anche se Sam Train dopo un pò hai rotto er cazzo a fare il tonto e a massaggiare l’enorme testa (che peserà 36kg e si porta appresso ovunque e soprattutto non si scalfisce nemmeno). Mi sfugge la presenza di John Leguizamo (Passava di là?) e secondo Me Lo Cascio (Angelo da Grande) poteva essere rappresentato un pò meno eccentricamente : sembra quasi una specie di sciamano ammaestratore di cigni. Non era un semplice bimbetto montanaro?
Bella invece la Valentina Cervi quando esce con il mitra e l’elmo dopo essersi fatta Bishop è troppo sexy
Graditissimo è stato il ritorno di Christian Berkel (Lo Steinhoff di Das Experiment) in una parte tutt’altro che trascurabile E’ il capo Nazista che praticamente salva la vita al protagonista consegnandogli la “famosa Luger”.
Parlando di questa presunta polemica che ha accompagnato il film: secondo me è sterile. Così come la Decimazione non se l’è inventata certo il regista. Il film non sarà un documentario o una fedele ricostruzione degli eventi ma è del tutto plausibile. Saranno capitati sicuramente episodi simili nella WWII. Pur prendendo posizioni chiare a proposito dei vari elementi del film… si vedano come esempi la inquietante (almeno per me) trasmissione radiofonica, la lunga e intensa scena dei “manifesti” , il flash back del bar-gelateria :gelato: (Con un John Hawkes barista razzista) il regista non tende a demonizzare nessuno in particolare tracciandolo come male assoluto, ed avete ragione!! riesce quasi a non far uscir troppo male gli stessi nazisti. E a far salire un pò di nervoso addirittura verso alcuni partigiani. Chiara e lampante invece la rappresentazione dei “Capi Bianchi” prepotenti e teste di cazzo.
Concordo con la tesi cerchiobottista. E con la bilancia che pende Leggermente verso il “Black Power” .
Tutto sommato il giudizio finale è quello di un film discreto. Piaciuto abbastanza.

Di Spike Lee, 2008

New York 1983, un impiegato postale spara point blank a un uomo con una vecchia p38 luger, è un mistero.
Le indagini nell’ appartamento dell’ uomo portano alla luce un curioso anacronistico reperto. L’ uomo un valoroso combattente decorato col “Purple-Heart” partecipò alla campagna d’ italia in toscana e come si evince dal titolo a St’ Anna teatro del famigerato eccidio del 1944.

i protagonisti del film:

Probabilmente all’ epoca eravamo tutti troppo distratti dall’ annuncio di Inglourious Basterds, perdendoci quest’ ottimo lavoro di Spike Lee, proponendoci una visione romanzata di un ipotetica versione della strage traendo ispirazione dal romanzo di Mc Bride.
Per quel che riguarda l’ ambientazione, cosa alla quale mi piace porre molta attenzione, pare di trovarsi di fronte a un film made in italy infatti come ha affermato il regista e lo si vede coi propri occhi c’è molto del neorealismo italiano. Come dicevo sopra, le ambientazioni sono credibilissime, sia la toscana del 44 che la Roma degli anni '80, una cura maniacale dei dettagli (che come in Munich, da una bella lezione a Romanzo Criminale e i suoi vestiti "anni '70 e le auto stralucide).

'Sto film è una cazzata, si può dire? Già la storia della testona che il ciccione si porta in giro per la Toscana, non essendo evidentemente abbastanza carico di suo, dà il colpo di grazia alla credibilità delle pellicola dopo meno di 20 minuti dall’inizio.

Il film si fa vedere, cioé si sente la mano di chi ci sa anche fare, ma la storia è davvero ridicola e la rappresentazione degli italiani (come quasi sempre in questi casi) è al limite della denuncia.