Modae (Umetsugu Inoue, 1964)

Essere moglie è un’AGONIA! (titolo originale del film) per la neo-sposa Chieko (Ayako Wakao).

La splendente Wakao, ancora illibata, tenta di concedersi biblicamente ma si ritrova respinta dal maritino (brutto che pure tenta di cornificarla subito).
“perchè sei distante, forse non ti piaccio?”
L’uomo aspetta proprio la luna di miele per fare una bella sorpresina alla moglie, e rivela che ha perso le sue “facoltà di maschio prestante” a causa di un incidente automobilistico.
“il dottore mi ha detto però che con il matrimonio forse le cose si aggiustano”
La Wakao non la prende benissimo.
Sentendosi quindi in colpa per le sue défaillances maritali, propone alla coniuge di sperimentare con la triolagnia per ridestare l’organo riproduttivo ormai atrofizzato.

Inorridita dalla richiesta, Chieko poi invece cede grazie anche ad una vecchia compagna di scuola ora dedita al libertinaggio che la introduce al prestante giovane stallone Sadao.
In un disperato tentativo di salvare la loro tormentata coniugalità, il marito proporrà di sigillare il rapporto ricorrendo all’inseminazione artificiale ma oramai un torbido intreccio di gelosia e infertilità comincia ad avere effetti catastrofici sul loro ménage.

di Umetsugu Inoue mi erano noti alcuni dei suoi musical giapponesi e hongkonghesi e lo facevo uno strano ibrido fra Jacques Demy e Douglas
Sirk virato marcatamente al grottesco, come tanti registi prolifici degli studios nipponici nella sua carriera si è cimentato in realtà nei generi più diversi.
Questo melodramma eccentrico ed impetuoso si apprezza per la prova della Wakao qui al suo massimo splendore (nelle scene allusive e di nudo parziale ricorre purtroppo a controfigura, come da prassi anche in altri suoi film “piccanti”), con una prova drammatica intensa e di una classe che a volte perfino stona con le ero-pulsioni “di grana grossa” dell’autore.
Priceless sono gli effetti delle sequenze psichedeliche con il marito che, nei drammatici momenti di disfunzione erettile, precipita in un inferno rossastro di emulsioni vorticanti a sovraccaricare il suo strazio atroce di consorte emasculato

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