Monamour

L’ultimo Tinto Brass non stupisce.
Non ci sarà alcuna sorpresa per chi ha visto molti dei suoi film recenti.

Ed infatti la pellicola parte esattamente come “Fallo”.
Un’inquadratura su un particolare architettonico e poi giù sulla copula.

E mi sa che tutto questo è un bene per i numerosi fan del “sigarone”.

Sì, certo, è il primo lavoro in digitale del Maestro.
Quasi un’eresia sembrerebbe…ma poi che è cambiato in fin dei conti?
Eccoci con la solita fotografia “calda” di tutti i suoi film, le solite inquadrature a “tutto tondo”, i suoi soliti dialoghi da Accademia Della Crusca, il solito accento veneto in bocca (insieme ad altro…) alla succosissima protagonista, le solite scenografie e ambientazioni, i soliti topoi del regista (bidet, pissing, massaggi, “plein air” camporellesca, ciuffetti ascellari e pelvici ottimamente rifiniti e bla bla bla).

Sì insomma, pochi timori che mangerete sempre bene alla sua tavola…al massimo lui cambia le posate ma le portate, più o meno speziate, restano sempre le stesse.

Abbuffatevi.

Ho spostato il thread, è un film post 1990. E comunque c’era già un topic:

http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?t=1098