Mondo Cannibale (Bruno Mattei, 2004)

Verso l’inguardabile e oltre

Non so quanti di voi abbiano avuto la fortuna/sfortuna di incappare nei lavori digitali di Bruno Mattei, comunque descrivere Mondo Cannibale è davvero un’impresa dolorosa. A parte che il film è girato appunto in digitale e perciò inguardabile a priori, ma comunque penso non sia ugualmente possibile salvare niente di questa horror-finction filippina.
Il motivo per cui si compra un DVD come questo “sulla fiducia” dei “bei” tempi andati del regista (leggi Virus, Rats) è la speranza di trovarsi di fronte a qualcosa di eccessivo-trash-divertente. Ma le aspettative vengono presto disattese poichè il film si blocca proprio laddove dovrebbe eccedere, e nonostante ciò si è beccato un bel VM 18! Quindi, pure se la sceneggiatura, che scopiazza senza decenza Cannibal Holocaust e dialoghi da Predator, poteva permettersi delle scene estreme e magari pure di sesso, visto che le protagoniste sembrano provenire da quell’ambiente, e dato il fatto che tutta la “violenza” nel film è assolutamente gratuita (e tragicomica), a parte qualche scena di melting piuttosto raffazzonata, non v’è alcun eccesso. A completare il quadro una regia da fiction con telecamera su cavalletto per 3/4 del film, puntata su interpreti cani. Cigliegina sulla torta: autocitazione con scene di indigeni tratte da Virus che a loro volte erano mutuate da un documentario.

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Sembra di assistere a un film porno senza scene hard.Difficile pensare a qualcosa di piu’ brutto…E pensare che parlar male di Mattei mi dispiace davvero tanto.:frowning:

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Non vorrei offendere
ma per me Mattei e’ stato
uno dei peggiori registi italiani.
Ho visto una sua recente opera sugli “snuff”
voto 0

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ho visto un erotico di Mattei girato in digitale “privè” e nonostante sia oggettivamente brutto mi è comunque piaciuto; è un bel brutto film!!!
La protagonista bionda poi mi intrigava non poco, che voi sappiate ha fatto altri film con Mattei?
Mondo Cannibale cmq è davvero inguardabile.

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viene pure sgomitata l’autocitazione con occhiolino: “non se ne può più di questi materiali riciclati a oltranza, ho visto le stesse scene anche in un film di zombi”

peraltro da notare che l’anello di “valore inestimabile” che il protagonista dà in pegno è una ciofeca in simil-argento con un onice nero. lo si trova ai mercatini a 5 euro. io ne ho uno identico.

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